Teore Grimaldi (nella foto) saluta Torre Annunziata ed il Savoia in punta di piedi, evidenziando una signorilità ed un affetto per la piazza davvero esemplari. L’ex tecnico dei bianchi ha ‘scelto’ www.SoloSavoia.it per congedarsi da quest’avventura “bella, emozionante e passionale” come lui stesso ama sottolineare in un’intervista nella quale esprime tutto il suo rammarico per non aver potuto portare a termine quanto avrebbe voluto ma, allo stesso tempo, afferma di aver imparato tanto da questi mesi di esperienza all’ombra del Vesuvio.
SI VOLTA PAGINA – Nella vita professionale di un allenatore c’è sempre il rischio di lasciare anzitempo la panchina. E’ toccato anche a Teore Grimaldi che probabilmente ha pagato su tutti colpe che andrebbero divise, ma tant’è il calcio è questo ed è facile trovare un capro espiatorio proprio nella guida tecnica.
Quanto l’è dispiaciuta la fine del suo rapporto con il Savoia?
“Non sarei sincero se non dicessi che sono molto dispiaciuto, specialmente per i tifosi, sempre calorosi, di un’altra categoria. Ma ho subito pensato a voltare pagina, vedo il bicchiere mezzo pieno e vedo la parte positiva in tutto quanto è accaduto. Ho fatto esperienza, un’esperienza importante che porterò con me per sempre”.
IL CROLLO DELLA SQUADRA – Ieri nel corso della sua presentazione il nuovo allenatore Sosa ha affermato che il problema del Savoia è mentale, in questa squadra c’è un blocco psicologico, manca il sorriso.
Lei che idea s’è fatto di questo improvviso crollo?
“Le ultime tre partite hanno acuito alcune convinzioni che mi ero fatto prima ma che preferisco tenere per me. Sta di fatto che prima dell’1-4 con il Portici questa squadra era ad appena un punto dalla vetta, aveva la miglior difesa, secondo miglior attacco, vicino alla qualificazione ai quarti di Coppa. Giocavamo bene e vincevamo”.
Poi?
“Bella domanda. Poi si è spenta la luce, è successo qualcosa all’improvviso che onestamente neanche io sono riuscito a spiegarmi del tutto, mi sono fatto un’idea, questo si. E’ come se per magìa tutto fosse diventato negativo. In un certo senso avevo timore che ciò accadesse. Non a caso avevo confidato ad amici più stretti che alla prima sconfitta tutto sarebbe crollato, così è stato”.
STRANE SITUAZIONI – Grimaldi per un certo periodo ha vissuto la sua esperienza quasi da ‘separato in casa’. Questo è accaduto dopo la sconfitta di Curti con il Casagiove, poi le vittorie hanno fatto tacere tutti ma la quasi costante presenza di Sosa in tribuna al Giraud in un certo senso era portatrice di possibili cambiamenti.
Mister, si è sentito tradito da qualcuno?
“Non del tutto. Mi spiego meglio, probabilmente qualcuno ha assunto un comportamento poco corretto che ha fatto male non solo a me ma anche al presidente ed ai tifosi. Io in questo calcio non mi ritrovo, per questo è stato meglio così”.
E la presenza di Sosa?
“Il problema non è certo il mio, magari di chi ha permesso ciò. Ma non voglio polemizzare con niente e nessuno, vado avanti per la mia strada convinto di aver lavorato per il bene del Savoia con la massima serietà”.
Un’altra strana ‘situazione’ è riferibile alle parole di Manzo domenica scorsa dopo la sconfitta con l’Herculaneum. Il fantasista ha parlato di organico poco competitivo per la vittoria finale.
Lei cosa ne pensa? E’ d’accordo con questa affermazione?
“Dico che questa rosa andava rimodellata in qualche ruolo ed adesso che il mercato era alle porte c’erano tutte le condizioni per sistemarsi. Non voglio gettare la croce su tutti, è ovvio, ma qualcuno non ha fatto bene”.
LA SCONFITTA CON LA CAPOLISTA – Domenica scorsa è giunta la terza sconfitta di fila che ha determinato la conclusione dell’esperienza Grimaldi.
In caso di successo cosa sarebbe accaduto?
“Secondo me niente. Era già deciso che dovessi andare via. L’ho capito mercoledì dopo la qualificazione ai quarti di Coppa contro il San Giorgio. Ma va bene così. Ripeto, ho imparato tanto in questi mesi, anche le critiche mi hanno fatto bene, compreso quelle della stampa. Ringrazio davvero tutti”.
IL SALUTO A TODISCO… – Come ha salutato il presidente?
“Abbiamo rapidamente raggiunto l’accordo per la rescissione consensuale, ci siamo stretti la mano, è finita li. Nessun tipo di problema con lui, il calcio è anche questo, figuriamoci. Auguro al Savoia di riprendersi quanto prima per far gioire questa piazza che merita tanto”.
…E AI TIFOSI – Un grazie particolare Grimaldi lo rivolge alla tifoseria.
“Chiedo scusa ai tifosi, a tutti, quelli che mi sono stati vicino e quelli che mi hanno criticato. Questa è una piazza troppo bella, rifarei mille volte la scelta di venire qui”.
Porterà con se quel ‘bianchi alè’ con i tifosi.
“Questo mi rimarrà per sempre nel cuore, un’emozione indescrivibile, mi hanno fatto sentire parte del Savoia a pieno titolo, avrei davvero voluto continuare per regalare loro il ritorno nel calcio che conta, però, purtroppo…”.
(Giovanni Caracciolo)