SAVOIA-HERCULANEUM. Il pagellone Si salva il solo Viglietti, Marfella ‘regala’ il vantaggio a Polverino. Difesa in affanno, Velotti chiude anzitempo la partita beccandosi il rosso. Manzo da dimenticare, sbaglia anche un rigore

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pagelloneMARFELLA 4 – Il suo marchiano errore che ‘regala’ lo 0-1 all’Herculaneum è un regalo del quale la capolista poteva davvero fare a meno. Fino al quel momento la gara era stata equilibrata, il gol di Polverino spezza la partita.

CIOFFI 4,5 – Dopo la positiva prestazione in Coppa contro il San Giorgio, il giovane esterno destro non si ripete. Troppo scaltri e d’esperienza gli attaccanti avversari che fanno ciò che vogliono con la retroguardia del Savoia. Cioffi sarà una delle vittime ‘sacrificali’.

GUARRO 4,5 – La giornata ‘no’ colpisce davvero tutti, pure il capitano che va in enorme difficoltà con l’entrata in campo del cannoniere El Ouazni. Praticamente perde tutti i confronti con lui, neanche supportato dai compagni in totale confusione.

CASTIGLIONE 4,5 – La partita viene persa anche in mediana. L’ex Frattese non riesce a tamponare le azioni avversarie con i granata che sbucano da tutte le parti, un compito improbo il suo perso nettamente alla distanza.

VELOTTI 4 – Tra i peggiori. Appare subito in difficoltà nel bloccare gli avanti ercolanesi, Caso Naturale è di altra categoria, la lotta è persa quasi subito. A mettere la ciliegina sulla torta il fallo da rigore con tanto di espulsione che rende ancor più umiliante la sconfitta del Savoia.

VIGLIETTI 5,5 – L’unico che si salva nel marasma generale. Corre e combatte su quella fascia fino all’ultimo minuto come se il risultato fosse sempre in bilico. Un esempio per chi ha ‘mollato’ prima. Non per caso è su un suo cross che Polverino commette il ‘mani’ che determina il rigore poi sbagliato da Manzo.

GARGIULO 5 – Combatte per buona parte della gara. Su di lui il fallo che potrebbe portare al penalty ma che solo l’arbitro ‘non vede’. Poi una ripresa in calo che coincide comunque a quello di tutta la squadra. L’impegno non gli manca mai.

TOSCANO 4,5 – Recuperato all’ultimo minuto non incide mai nel match. Poco volitivo, poco incisivo, non si nota quasi in campo se non quando va a protestare con il guardalinee per il rigore negato su Gargiulo. In quel caso ci mette una grinta da paura che oggettivamente sarebbe stato meglio vedere nelle sue giocate quasi sempre anonime. (Dal 21’ s.t. RUSSO 5 – Non fa sfaceli, la gara è ormai compromessa ma almeno ci mette determinazione e voglia di fare e questa va premiata).

MALLARDO 5 – Solo, troppo solo. Fa a sportellate con gli avversari ma sembra lottare contro i mulini a vento, perde quasi sempre perché viene raddoppiato e nessuno gli dà una mano. Un vero peccato vedere un attaccante del suo spessore non trovare nessuno che gli dia una mano. Ovvio che in un contesto del genere tutto diventa impossibile.

MANZO 4 – Partita sotto tono. Non un’invenzione, non uno spunto, ‘svogliato’. Un giocatore così quando non è in giornata è un ‘regalo’ per gli avversari. La sua apatia raggiunge il culmine con il rigore sbagliato. Partita da dimenticare.

PALMIERI 4,5 – Saranno stati i troppi complimenti ricevuti ma da qualche gara a questa parte non è il giocatore brillante ammirato prima. Facilmente marcabile, a volte sembra ‘nascondersi’. Risultato? Poco concreto. (Dall’8’ s.t. ONDA 4,5 – Invertendo i fattori il prodotto non cambia. L’ex talento del settore giovanile non entra in partita, certo non era facile farlo in quelle condizioni ambientali ma gli manca la solita verve dimostrata finora. E’ tra i giocatori che vanno recuperati alla causa).

GRIMALDI 4,5 – E’ stata la sua ultima partita sulla panchina del Savoia. Un’esperienza durata undici giornate con 21 punti conquistati. Le ultime tre uscite hanno segnato il destino del tecnico ex Frattese che dalla gara col Portici in poi ha perso il bandolo della matassa non riuscendo più a recuperare mentalmente la squadra. Indipendentemente dalle scelte tecniche la maggior critica da muovere a Grimaldi riguarda proprio l’aspetto psicologico di una squadra che alle prime difficoltà si è sciolta come neve al sole. Non era comunque facile gestire una situazione di quotidiana emergenza con un organico che, anche a detta degli stessi giocatori, non è all’altezza di primeggiare per la vittoria finale.

(Redazione)





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