I tifosi hanno ‘giocato’ la loro partita sugli spalti e come sempre l’hanno vinta alla grande. I timori della vigilia sul possibile rischio contatto tra le opposte fazioni, divise da una rete, è subito svanito quando all’arrivo dei sostenitori dei bianchi c’è stato un reciproco parlare con un patto di rispetto e sostegno per i propri colori. Sugli spalti è così iniziata una ‘pacifica lotta’ di cori e canti. I torresi, seppur meno numerosi, hanno vinto questo bel confronto, al punto che spesso i tifosi di casa si fermavano a guardare la passione degli ultras biancoscudati. Una fede unica, irrefrenabile, che neanche sui gol che condannavano il Savoia sul terreno di gioco si è fermata. Oggi erano proprio loro a meritare la standing ovation che spesso viene tributata all’eroe della domenica sul campo.
CORI PARTICOLARI – Ci piace sottolineare due canti particolari che evidenziano quanto siano stati ‘feriti’ i tifosi dalla prestazione dei propri beniamini. Il primo è stato quello che ha invitato i calciatori a togliersi la maglia perché non meritavano di indossarla, il secondo è stato il ‘bianchi alè’ che non hanno voluto fare con la squadra in quanto non meritevole di tanto.
RIGORE SOTTO I FISCHI – Al momento del calcio rigore per il Savoia si è levata una sonora bordata di fischi, neanche un applauso alla realizzazione di Castiglione. Troppo grande l’onta dei cinque gol subiti per meritarsi un’ovazione.
LA CONTESTAZIONE – Al triplice fischio i calciatori sono rimasti qualche attimo in mezzo al campo per ‘decidere’ cosa fare, poi si sono avvicinati, applaudendo a distanza i tifosi. In quel momento in tanti li hanno inviatati ad andare sotto il settore loro occupato. Capitan Guarro è stato il primo ad accogliere la richiesta, seguito dagli altri. Ci sono stati alcuni minuti di duro faccia a faccia. Assurdo doversi confrontare su qualcosa di inimmaginabile. A questo punto del torneo si doveva aver preso il largo o almeno stare testa a testa con l’Herculaneum, invece chiedere spiegazioni per un’altra sconfitta è davvero mortificante. Le scuse del capitano sono state sincere ma la gente è stanca e vuole risultati e chiarezza a tutti i livelli.
IL BIVIO – Tra mercoledì e domenica ci saranno due appuntamenti decisivi, un vero e proprio bivio che potrebbe indirizzare la stagione. Entrambe le sfide saranno al Giraud, la prima contro il San Giorgio dove c’è in palio il passaggio ai quarti di Coppa Italia, la seconda con lo scontro diretto con la squadra di Gigi Squillante. Solo due vittorie potrebbero placare la rabbia e rilanciare i bianchi che altrimenti sarebbero costretti ad alzare bandiera bianca a neanche un terzo di stagione disputata, sancendo il fallimento tecnico e gestionale anzitempo.
(Redazione)