E’ di ieri la notizia dell’avviso di garanzia a carico di 20 tifosi del Savoia per alcuni cori nei confronti delle forze dell’ordine durante la gara Cimitile-Savoia, disputatasi a Nola lo scorso 5 settembre. La contestazione mossa ai sostenitori torresi è ‘oltraggio a pubblico ufficiale’. Gran parte dei destinatari delle indagini a proprio carico si è recata dall’avvocato Michele Riggi (nella foto) che SoloSavoia.it ha contattato per saperne qualcosa di più.
SOLUZIONE POSITIVA – Ieri sera nel suo ufficio il legale torrese ha ascoltato i diretti interessati e letto gli atti.
“Sono fiducioso nel buon esito della vicenda rispetto alla concreta possibilità che hanno i tifosi di motivare gli accadimenti e dimostrare che non c’è stato nulla di penalmente rilevante come invece viene contestato dagli organi inquirenti. Da parte mia ho dato massima disponibilità per arrivare ad una soluzione positiva dell’intera vicenda”.
IL DASPO –Riggi tiene a chiarire un altro aspetto molto delicato.
“Qualche tifoso coinvolto potrebbe incorrere in una sanzione più grave, al massimo obbligo di dimora o misura cautelare presso il proprio domicilio perché risulterebbe presente alla gara ma già colpito da Daspo”.
Quindi?
“In realtà il Daspo è stato notificato alcuni giorni dopo i fatti di Nola, pertanto anche questo rischio cade in quanto la notifica del provvedimento è successiva alla loro presenza allo stadio. Qualora infatti avessero avuto già precisa conoscenza di essere sottoposti a Daspo, ovviamente, non si sarebbero mai recati a quella partita ed avrebbero rispettato le prescrizioni di legge. Ritengo che l’intera vicenda possa concludersi con il reale accertamento dei fatti a favore dei tifosi da me difesi”.
(Redazione)