La sconfitta di Cimitile ha quasi sancito l’esclusione del Savoia dalla Coppa Italia di Eccellenza/Promozione. Solo l’eventuale vittoria del Quartograd mercoledì 9 contro i nolani ed il successivo successo dei bianchi in casa contro la compagine di Quarto, il prossimo 16 settembre, potrebbe permettere ai torresi di superare il turno qualora la differenza reti o ulteriori calcoli di classifica avulsa dovessero risultare favorevoli. Ma parliamo di probabilità, casi statistici, un incrocio di risultati e numeri che dovrebbero incastrarsi alla perfezione. L’attualità vede i ragazzi di Grimaldi usciti ‘male’ dal match di ieri, sia sotto l’aspetto dell’approccio mentale che sull’effettivo valore di una rosa che necessita di urgenti rinforzi.
Ma facciamo un passo indietro e per corretta informazione, onde evitare la confusione che si sta generando sui social relativamente ad una errata lettura del regolamento del Coppa Italia, evidenziamo che il diritto ad accedere al prossimo campionato di D attraverso la Coppa Italia è un percorso lungo e tortuoso. Non basta infatti vincere la Coppa Italia di Eccellenza/Promozione, fase Regionale, tanto per intenderci quella conquistata dal Savoia di Verdezza ad Avellino contro l’Agropoli, bensì conquistare il trofeo tricolore alla fase Nazionale. In pratica bisognerebbe non solo confrontarsi con le corazzate della nostra regione come Sorrento, Nocerina, Sessana ed Herculaneum ma, nel caso in cui arrivasse il successo con le campane, sarebbe necessario battere avversarie a livello nazionale, il che oltre ad un dispendio di energie fisiche e mentali comporterebbe anche elevati costi visti gli spostamenti.
Per completezza riportiamo il testo dell’articolo 49, comma 1 del N.O.I.F. che in maniera chiara specifica quanto da noi esposto:
‘Acquisirà il titolo sportivo alla ammissione al Campionato Nazionale Dilettanti la squadra di Eccellenza vincitrice la Coppa Italia Dilettanti – Fase Nazionale -, ovvero l’altra finalista, purché anch’essa di Eccellenza, qualora la vincente la manifestazione abbia già acquisito il diritto sportivo alla partecipazione al Campionato di categoria superiore o sia di Promozione. Nell’ipotesi in cui le due squadre finaliste della Coppa Italia Dilettanti – Fase Nazionale come sopra individuate, avessero già acquisito tale diritto, l’ammissione al Campionato Nazionale Dilettanti della successiva stagione sportiva viene riservata nell’ordine e con esclusione di diverse e ulteriori assegnazioni: a) alla società vincente di apposito spareggio fra le società di Eccellenza Regionale eliminate nelle gare della fase di semifinale; b) alla società semifinalista soccombente nella previsione che l’antagonista abbia anch’essa acquisito per proprio conto il diritto alla promozione alla categoria superiore’.
(Redazione)