MARADONA JR. “Non ho bisogno dell’aiuto di mio padre” Il figlio del ‘Pibe de oro’ snobba il papà che ha sparato a zero su tutti, anche su di lui: “Penso soltanto a scendere in campo con la maglia del Savoia e raggiungere la serie D da protagonista”

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maradonajrUn cognome ‘pesante’ sulle spalle, eppure sentendolo parlare sembra essere lontano anni luce dal modo di porsi di suo padre, sempre fuori dalle righe. Il suo è un aplomb quasi britannico. Stiamo parlando di Diego Maradona jr (nella foto), responsabile della scuola calcio del nuovo Savoia ma pronto a tuffarsi nella ‘mischia’ della prima squadra. Con lui una chiacchierata libera, tranquilla, dai toni soft, con un sogno nel cassetto.

LE PAROLE DI PAPA’ DIEGO – Di qualche giorno fa le ennesime esternazioni del ‘Pibe de oro’ che in una lunga intervista televisiva ad un’emittente straniera, ha sparato a zero su tutto e tutti, dalla F.I.F.A. a Platini, dalla sua ex moglie Claudia, non ‘dimenticandosi’ del figlio Diego collocato nel suo ‘libro nero’.

Che effetto ti hanno fatto quelle parole?

“Purtroppo le ho viste e sentite in diretta televisiva. Che dire, ormai ci sono abituato. Da tempo mio padre ha deciso di non volermi nella sua vita. Ormai sono un uomo, da poco mi sono sposato e vado avanti per la mia strada. Non ho bisogno del suo aiuto economico, ci ho rinunciato liberamente”.

Anzi Diego jr la prende quasi col sorriso.

“Nei suoi attacchi ha dimenticato mia madre (Cristiana Sinagra ndr) che nomina sempre. Le sarà sfuggita questa volta, meglio così”.

TORNARE INDIETRO – Diego parla con saggezza nonostante la giovane età.

Hai mai pensato che se non fossi stato il figlio di Maradona la tua vita sarebbe stata diversa?

Professionalmente si. Questo cognome mi è pesato tantissimo. Tutti fanno riferimento a mio padre e questo non mi fa essere apprezzato per quello che sono. Ma da un punto di vista personale non ho nulla da dire. Sono molto credente e penso che Dio nel suo disegno abbia voluto che io fossi il figlio di Maradona”.

DIEGO E IL SAVOIA – Passiamo alla tua attuale esperienza.

Cosa hai pensato quando ti ha chiamato il Savoia?

Sono molto legato a Gaetano Arpaia dai tempi del San Giorgio. Mi ha voluto qui ed io ho accettato con tantissimo entusiasmo. Dopo le esperienze iniziali della mia carriera con Napoli e Genoa, sicuramente quella che sto vivendo è la più bella e gratificante di tutte. In Campania il Savoia ha sempre rappresentato qualcosa di importante per tutti. Questa è una vera piazza di calcio e sono onorato di stare qui”.

PRONTO A GIOCARE – Diego è in Sicilia impegnato in un tour estivo con la sua squadra di beach soccer.

Quando gli chiediamo di parlaci del suo ruolo di responsabile della scuola calcio, il suo primo pensiero è ben altro.

“Diciamo che il mio primo obiettivo è quello di scendere in campo con la prima squadra. Sto meglio, ho superato i problemi fisici e sono pronto per mister Grimaldi. Non sono venuto certo qui per fare vacanza o farmi fotografare solo perché mi chiamo Maradona. Sono un destro (differenza del magico piede sinistro di papà Diego ndr), trequartista naturale. Nel 4-3-3 del mister posso giocare sia da esterno di centrocampo che nel tridente d’attacco. Spero davvero di scendere sul terreno di gioco del Giraud con la maglia bianca. Il mio sogno è quello di festeggiare subito la promozione in D vivendola da protagonista”.

(Alfonso Caracciolo)





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