‘Ogni limite ha una pazienza’, avrebbe detto il grande Totò. E quella del duo Todisco-Arpaia sembra aver raggiunto il livello di guardia. Sarebbe crescente il malumore dell’ala napoletana del nuovo Savoia. Spifferi sinistri provenienti da Piazzale Gargiulo registrerebbero infatti una certa insofferenza nei confronti della cordata torrese che, ad eccezione di Michele Riggi, costantemente in contatto con l’ex numero uno del Ponticelli per regolarizzare la sua posizione e provvedere al versamento della quota pattuita, non avrebbe dato seguito concreto agli impegni presi.
Al momento, infatti, tutti gli esborsi economici relativi alla campagna acquisti sarebbero stati onorati dai soli soci partenopei. E all’orizzonte spunta una cordata romana interessata alle sorti dei bianchi ed alla quale gli uomini del capoluogo avrebbero dato appuntamento a sabato. Sul piatto, la disponibilità a subentrare laddove ci fossero quote societarie non coperte. C’è poco tempo dunque per evitare che la torresità di cui il club è ancora ammantato non si riduca al solo Riggi ed ai fratelli Schettino che, pur non facendo parte del Savoia, non hanno mancato di provvedere al “solito” versamento annuale sotto forma di sponsorizzazione. In pratica l’attuale 49% promesso sulla carta dai torresi rischia seriamente di essere acquisito dal gruppo capitolino. Dopo il progetto ‘torresi nel Savoia’ naufragato come ammesso dallo stesso Alfonso Schettino, suo fautore, anche la presenza in minoranza dei nostri concittadini rischia di essere compromessa. E’ una corsa contro il tempo altrimenti da lunedì potrebbero esserci grosse novità.
(Redazione)
