Ad una settimana esatta dal termine ultimo fissato per la concretizzazione del progetto “Torresi per il Savoia”, facciamo il punto con il suo ideatore Alfonso Schettino (nella foto).
“Innanzitutto, lasciatemi dire che sono onorato dell’impegno che Matachione ha voluto prendere con noi promotori dell’iniziativa. Ero al corrente della cosa già la scorsa settimana ma per motivi di correttezza non ho voluto rendere pubblica la notizia prima che lo facesse lui. Devo dire, però, che il versamento delle sue dieci quote è ovviamente subordinato alla collocazione delle restanti venti e attualmente ne restano disponibili ancora ben dieci. A questo punto, mi preme evidenziare che, a parte Nazario, nessuno, dico nessuno, dell’imprenditoria locale e della città si è fatto avanti. Eppure siamo in presenza di quote non proprio inaccessibili con la possibilità di ulteriore frammentazione anche della singola quota. Sono molto deluso”.
Alfonso Schettino non lo dice ma l’amarezza deriva anche dal disinteresse delle istituzioni locali che, almeno fino ad oggi, non hanno raccolto l’appello alla mobilitazione per un proposito che rischia così miseramente di naufragare anche perché, contrariamente a quanto da più parti ventilato, non c’è alcuna intenzione da parte degli attuali soci di acquisire ulteriori “fette” azionarie. Alle porte, infatti, c’è solo un cambio di titolarità nell’acquisto di quote già “piazzate”.
(Redazione)
