Prende il via la settimana ‘decisiva’ per il futuro del Savoia. Davanti c’è l’Eccellenza o il nulla. Un binomio davvero inimmaginabile solo 12 mesi fa, quando si festeggiava il ritorno tra i Professionisti dopo 13 anni di dilettantismo. Ma quella è già storia, il presente vede un gruppo di torresi pronti ad investire, a metterci la faccia, per ricominciare almeno dal campionato di Eccellenza. I fratelli Schettino, l’avvocato Michele Riggi e Ciro Vitagliano, presidente del Comitato Antica Passione, sono i promotori di questa vera e propria campagna per creare la basi economiche necessarie per sostenere il prossimo campionato. 240mila (suddivisi in 30 partecipazioni) sono gli euro ritenuti necessari per acquisire un titolo di Eccellenza, iscriversi al torneo e costruire la squadra (probabilmente il diesse sarà Felicio Ferraro). Ad oggi sono 10 le quote ‘promesse’, ne mancano ben 20. Tante, se si considera che da mercoledì scorso, giorno che ha fissato il termine ultimo per dar vita al progetto, il prossimo 22 giugno, nulla di nuovo è accaduto.
ARRIVA MATACHIONE – Ma in queste ultime, caldissime, ore, sembra che qualcosa di concreto si stia facendo avanti. Stiamo parlando di Nazario Matachione (nella foto), l’imprenditore farmaceutico, già presidente del Savoia (con lui due finali consecutive di play-off), che ha dato la propria disponibilità ad acquisire 10 quote, pari ad un esborso di 80mila euro che porterebbero a due terzi il capitale già sottoscritto. Rimarrebbero le ultime 10 quote che in tutta questa settimana potrebbero suscitare l’interesse di imprenditori locali e tifosi, in una vera e propria corsa contro il tempo per consentire di mettere nuovamente la ‘palla al centro’ dopo la bruciante delusione di questo fallimentare campionato.
LA CONFERMA – E’ lo stesso Matachione a confermare in anteprima a SoloSavoia.it la sua volontà.
“Mi sono reso disponibile ad acquisire la maggioranza della futura società sottoscrivendo 10 quote. A differenza di qualche mese fa, adesso ci sono le premesse per poter intervenire. I fratelli Schettino e Michele Riggi, tra i promotori di questa iniziativa, sono amici e persone serie sui quali si può contare. Quando sono stato contattato, ho detto si perché io tengo tantissimo a Torre Annunziata e non potevo permettere che la città perdesse il calcio”.
Il dottore ha posto un unico ‘paletto’ al suo ingresso.
“Ho detto ad Alfonso Schettino che le quote che ho promesso saranno interamente sottoscritte dopo aver avuto la certezza che le altre 20 saranno state coperte. E’ una sfida da vincere per Torre Annunziata. Sono una persona di parola, per questo appena ci sono state le giuste premesse sono intervenuto. Basta speculare sulla mia persona. In questi mesi qualcuno ha scritto e detto che volevo farmi pubblicità affiancando il mio nome a quello del Savoia. Niente di più falso, considerando che sono titolare di numerose farmacie in diverse città e non ho certo bisogno di pubblicità. Ribadisco, sto facendo questo solo per la città. Chi non vuol bene ai colori biancoscudati che se ne resti a casa invece di criticare. E’ finito il tempo delle parole, inizia quello dei fatti concreti”.
(Giovanni Caracciolo)
