Una vergogna senza fine. il Savoia retrocede in D, la Reggina scavalca i bianchi e giocherà i play out contro il Messina. Questo l’esito del ricorso presentato dal club di patron Foti e discusso ieri pomeriggio a Roma nella sede del Collegio di Garanzia del Coni, presieduto dal magistrato Franco Frattini (nella foto). L’Alta Corte di Giustizia sportiva ha praticamente ‘smentito’ i precedenti gradi di giudizio, restituendo due punti agli amaranto. Una pagina nerissima della giustizia sportiva del nostro Paese che, in pieno scandalo scommesse, si consente ancora di sovvertire le regole precostituite. Ci riferiamo al principio stabilito dalla clausola compromissoria, sottoscritta da tutti i tesserati con la F.I.G.C. (ovviamente Reggina compresa) per la quale le norme del diritto sportivo prevalgono su quello ordinario. Ma per Frattini non è stato così. Le fortissime pressioni in tutte le sedi operate dallo scaltro Foti hanno avuto la meglio.
IL COMUNICATO – Di seguito il testo integrale del comunicato ufficiale con il quale il Collegio di Garanzia ha accolto il ricorso della Reggina Calcio:
‘Il Collegio di Garanzia dello Sport, dopo la sessione di udienze tenutasi ieri a Sezioni Unite, ha parzialmente accolto il ricorso della società Reggina Calcio spa contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio e nei confronti della Procura Federale, nonché delle altre partecipanti al giudizio innanzi agli organi di giustizia FIGC, e per l’effetto, ha rideterminato in 1 punto la penalizzazione a carico della società ricorrente. La Reggina Calcio aveva presentato ricorso contro la decisione della Corte Federale D’Appello (Sez. Unite) FIGC (C.U. n. 50 del 6 maggio 2015), con la quale, su ricorso della Procura Federale FIGC ed in riforma della decisione del Tribunale federale, gli erano stati irrogati 3 punti di penalizzazione’.
RAPIDITA’ E SEVERITA’ – Ed ora? A Torre ci sarà il rompete le righe. Si è infranto il sogno di entrare nella leggenda del club con una salvezza anelata da questi eccezionali ragazzi che, nonostante le enormi difficoltà economiche e gestionali, hanno onorato fino in fondo la maglia e lo sport, comportandosi con lealtà e correttezza, a differenza di molti loro colleghi che, ahimè, hanno preferito le ‘lusinghe’ del guadagno facile come evidenziato dal filone del calcioscommesse che vede implicate ben 9 società del girone ‘C’ di Lega Pro. A questo punto la speranza è che vi sia una giustizia vera, una volta per tutte, in grado di restituire un minimo di credibilità all’intero movimento. In tal senso, importanti le parole che ieri sera, in occasione della finale di Coppa Italia Juve-Lazio, ha espresso il Presidente della Repubblica Mattarella.
“Mi auguro che le responsabilità vengono accertate con rapidità e che i responsabili siano puniti severamente. Questo per tutelare i tantissimi sportivi che seguono il calcio”.
Al Capo dello Stato ha fatto eco il Primo Ministro Renzi che è andato giù duro.
“E’ giunto il momento di fare pulizia ed azzerare i vertici della Federazione”.
Per Tavecchio, Lotito e compagni è probabilmente finita la ‘storia’. Parole forti, in grado di smuovere le coscienze. Ora auspichiamo che al Procuratore Palazzi non vengano messi i bastoni tra le ruote da parte di qualcuno e che gli si consenta di andare fino in fondo e punire in maniera esemplare chi ha sbagliato. Barletta, Vigor Lamezia, Lupa Roma, Juve Stabia, Aversa, Salernitana, Paganese, Catanzaro e Benevento. Che ognuno paghi per quanto ha sbagliato. Retrocessione immediata per i club responsabili e restituzione della serie a chi si è trovato ultimo solo per aver giocato ‘pulito’, Savoia in primis!
(Redazione)