GRAGNANIELLO 6,5 – Nel giorno delle sue 300 presenze tra i professionisti, con tanto di due targhe consegnate da chi è rimasto della società e dai tifosi, il numero uno si rende protagonista di due interventi di rilievo. Il primo su Orlando, l’altro sul compagno Verruschi, autore di uno scellerato intervento che per poco causava autogol.
CREMASCHI 6,5 – Prestazione positiva, sbaglia poco o nulla, sempre concentrato, riconquista tantissimi palloni sia in fase di copertura che di proposizione della manovra. Sta crescendo costantemente, una freccia in più nella faretra di Papagni.
VERRUSCHI 6 – Meglio a centrocampo che in difesa, a volte sembra avere più passo per offendere che per contrastare gli attaccanti avversari. Capita che va in affanno, come nell’occasione del quasi autogol. Per fortuna che Gragnaniello ha i riflessi di un ragazzino ed evita il gol peloritano.
RICCIO 6 – Gioca per 86’ una partita più che sufficiente, non sbaglia nulla. Ma a quattro dal termine si distrae e consente ad Orlando di presentarsi tutto solo davanti a Gragnaniello, bravo il numero nove a trovare il corridoio giusto per insaccare il gol della bandiera del Messina.
CHECCUCCI 6,5 – Gestione di gara senza nessun patema, d’altronde il Messina di ieri ha praticamente rinunciato ad attaccare. E’ stato tutto facile per il reparto arretrato. Non sarà certo così nei due play out. Tutta la difesa è avvisata. Nel primo tempo colpisce anche una traversa con un bel colpo di testa in anticipo sull’avversario.
MERCADANTE 6 – Un deciso passo in avanti rispetto alle precedenti, opache, esibizioni. Trova il coraggio di proporsi in maniera più utile alla squadra. Indovina più di un cross, discreto anche in fase di ripiego.
BOILINI 6,5 – Sta diventando sempre più un punto di riferimento fisso per la squadra. Un regista aggiunto che smista una quantità industriale di palloni. I compagni lo cercano molto e questo dimostra l’estrema fiducia che hanno in lui. Ormai si è conquistato un posto di titolare fisso nel 3-4-3 di Papagni.
PIZZUTELLI 6 – La sua è una costante involuzione nella qualità di gioco espressa in precedenza. Non riesce più a ritrovarsi, fa fatica a gestire il pallone, nessun ‘lampo di genio’ come ci aveva abituato. Deve riprendersi assolutamente perché con la sua fantasia potrebbe essere decisivo nei play out.
DI PIAZZA 6,5 – Combatte con la consueta grinta ed attaccamento alla maglia. Lo dimostra il suo gesto e toccare lo scudo sulla maglia, al momento del raddoppio, il tutto mentre in tribuna un certo signor Cipriani osserva i compagni, probabilmente ammirando questo spirito di sacrifico che a lui è mancato in questi tre mesi di assenza. (Dal 37’ s.t. FERRANTE s.v.).
SCARPA 6,5 – A lui il merito di sbloccare la partita con un colpo di testa a pochi passi dalla porta. La gioia del gol gli era già stata strozzata allo scadere del primo tempo grazie ad una miracolosa parata di Berardi. Esce anzitempo senza alcuna polemica, abbracciando Papagni. Bella la sua dedica finale alla figlia in tribuna per la vittoria. Il capitano ha ricaricato le pile ed è pronto per gli spareggi. (Dal 23’ s.t. GIORDANI 6 – Entra subito in partita. Con lui la squadra passa al 3-5-2, svolge molto bene il doppio lavoro di difesa e proposizione della manovra da interno alto).
PARTIPILO 6 – Migliora di gara in gara. Dopo il gol di Caserta è protagonista nell’azione della prima marcatura. Suo è il preciso cross che supera Berardi e trova sul secondo palo capitan Scarpa appostato per mettere la palla in rete. Un altro giocatore ritrovato. (Dal 32’ s.t. LEONETTI s.v.).
PAPAGNI 7 – La vittoria di ieri è la più bella risposta a chi ha dubitato e continua a farlo della compattezza dello spogliatoio e della capacità di Papagni di gestire il gruppo. Il cerchio a metà campo di giocatori e tecnici a fine gare dimostra che il gruppo c’è, unito, compatto e determinato a proseguire in questo miracolo calcistico. Il Savoia c’è, questo è il messaggio forte e chiaro lanciato ieri pomeriggio.
(Redazione)