Non è finita! Il Savoia non molla e ricaccia al mittente le tante ‘gufate’ che ha dovuto subire in questo periodo, un fuoco non solo nemico o lontano, tanto assurdo quanto incomprensibile. A dispetto dei pronostici e di chi oggi avrebbe voluto sancire la retrocessione dei bianchi, Scarpa e compagni hanno dimostrato di crederci fino in fondo. Vogliono giocarsi la permanenza in categoria fino all’ultimo respiro.
UOMINI VERI – La squadra stretta in cerchio a metà campo, al termine della gara, rappresenta la scena più bella e significativa di una giornata vissuta con tanta tensione e conclusasi con la speranza riaccesa da questi eccezionali ragazzi che dimostrano sempre più di essere uomini veri. Gli abbracci tra i giocatori, il tecnico, lo staff, il ‘bianchi alè’ finale, la dedica che capitan Scarpa fa a sua figlia presente in tribuna, dirigendosi proprio da lei ed urlando ‘Questa vittoria è per te!’, sono tutte scene da conservare nella memoria del popolo torrese.
CONQUISTATI I PLAY OUT – Con il 2-1 sul Messina, il Savoia conquista l’ultima posizione utile per accedere ai play out salvezza. I bianchi saranno impegnati proprio contro i peloritani, il prossimo 23 maggio a Torre Annunziata, sette giorni dopo al ‘San Filippo’ nel return-match che darà il verdetto definitivo a questo campionato. A meno di clamorose novità, saranno proprio le contendenti di oggi ad incrociarsi, per buona pace della Reggina e del suo disperato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Sembra improbabile che l’organismo del comitato olimpico nazionale possa dar ragione agli amaranto, sia per i tempi ristretti (dopo il 13 maggio ed entro 20, a tre giorni dall’inizio dei play out), sia per le motivazioni accampate dal club di patron Foti. Sembra difficilmente sostenibile la tesi di una restituzione di tre punti per conclamati inadempimenti di inizio stagione, legati unicamente all’attesa di una decisione del Tribunale di Reggio Calabria. D’altronde martedì il Savoia, così come tutte le altre società impegnate nei play out, sarà a Firenze per l’organizzazione degli spareggi. La Reggina non è convocata! C’è da attendersi l’ennesima guerra mediatica di Aronica e compagni. SoloSavoia manterrà alta l’attenzione su tutto quello che proviene dallo Stretto, così come fatto in questa settimana. Noi siamo con il Savoia!
LA PARTITA – Papagni si gioca tutte le carte e schiera la miglior formazione possibile. Confermato il 3-4-3, con il rientro dall’inizio di capitan Scarpa e Di Piazza. Mercadante gioca in mediana, Verruschi arretra a sostituire lo squalificato Sirigu. Di Costanzo oppone lo stesso modulo, tenendo comunque lo spauracchio Corona in panchina. Nigro non è neanche presente nella lista dei diciotto. I bianchi mettono subito in chiaro le loro intenzioni. Dal primo minuto è quasi un monologo per Gragnaniello e compagni alla ricerca della vittoria. Solo i tre punti possono dare il lasciapassare per i play out, dando per scontato che la Reggina (e così è stato) avrebbe vinto contro le seconde linee schierate dal Martina.
PRESSIONE SAVOIA – Dopo 11’ la prima occasione. Scarpa dribbla due avversari in piena area, si accentra e fa partire un tiro preciso, ottima la risposta di Berardi che devia oltre la traversa. Dall’angolo Checcucci, tutto solo in area, colpisce la traversa con un bel colpo di testa. Al 18’ Boilini tenta di piazzare un tiro dal limite, la palla indirizzata all’incrocio è intercettata dal numero uno peloritano che mette in angolo. Un minuto dopo il Messina si affaccia nell’area avversaria ma la conclusione di Orlando trova pronto Gragnaniello. E’ solo un break per i siciliani. Il Savoia torna a macinare gioco ed azioni. Al 27’ Di Piazza non sfrutta una indecisione di Stefani che libera in piena area l’attaccante torrese, la conclusione è deviata da Berardi. Il numero uno messinese si traveste da ‘batman’ al 44’, quando dagli sviluppi di un calcio d’angolo, vola all’incrocio dei pali per smanacciare la gran conclusione al volo di Scarpa. Si chiude praticamente qui il primo tempo con il gol che manca ai padroni di casa.
SCARPA 10 E… LODE – La ripresa comincia così come si era conclusa la prima frazione. E’ sempre il Savoia che domina la partita e cerca il gol. Al minuto 57, i 300 presenti al Giraud possono far esplodere il loro entusiasmo: cross dalla destra di Partipilo, Berardi viene superato dalla traiettoria, sul secondo palo è appostato Scarpa che colpisce di testa insaccando il gol dell’1-0. Per il capitano è la decima marcatura stagionale.
DI PIAZZA… DI RIGORE – Papagni comincia a cambiare qualcosa. Fuori Scarpa per Giordani. Il Savoia passa ad un più accorto 3-5-2. I bianchi gestiscono la gara senza alcun patema ed al minuto 74’ arriva il 2-0 della tranquillità. Di Piazza, sulla linea dell’area di rigore, viene atterrato da Donnarumma. Per Serra nessun dubbio: è calcio di rigore. Senza il capitano in campo e lo stesso ex Pro Vercelli ad incaricarsi del tiro. Palla a destra di Berardi che resta immobile. Il Savoia chiude la gara.
GRAGNANIELLO FA TRECENTO – C’è anche il tempo per un grande intervento di Gragnaniello. Ad impegnarlo è il suo compagno di squadra Verruschi (76’) che a pochi passi dalla porta devia il pallone verso la rete, gran colpo di reni del numero uno che dimostra le 300 presenze tra i prof. La sua reattività è quella di un ragazzino. A fine gara il diesse Carruezzo, il dottore Raiola e lo storico massaggiatore Vecchione gli consegnano una targa per immortalare questo importante traguardo.
OLRANDO NON FA MALE – Al 41’ arriva il gol della bandiera dei peloritani. Orlando si libera facilmente di due avversari, entra in area e supera con un preciso rasoterra Gragnaniello in uscita, la palla carambola sul palo e termina in rete. Nessuna paura, non ci saranno altre emozioni fino al triplice fischio di chiusura di Serra.
(Giovanni Caracciolo)
