Il futuro del Savoia è legato ad un ‘doppio filo’, quello del campo con la drammatica lotta per evitare l’ultima posizione e quello relativo alla vicenda societaria con l’ormai approssimarsi della consegna dei libri contabili alla sezione fallimentare del Tribunale di Torre Annunziata.
FALLIMENTO – Domani, 5 maggio, scatta l’ora ‘X’ per dare il via alla procedura concorsuale che porterà al fallimento del Savoia. L’amministratore Piantoni, al più tardi entro dopodomani, dovrebbe presentarsi in Tribunale per consegnare in cancelleria l’istanza di fallimento per stato di insolvenza del debitore. Prenderà così il via la procedura simile a quella in corso per il Parma, con la quale il tribunale torrese nominare un giudice delegato ed uno o due curatori che sottrarranno l’amministrazione all’attuale proprietà per gestire il Savoia.
FIDEJUSSIONE – E cosa ne sarà della fidejussione bancaria? La garanzia rilasciata dalla Segesta lo scorso luglio, non ancora escussa da parte del presidente di lega Macalli, farà parte dei cespiti attivi del patrimonio fallimentare. La destinazione d’uso sarà salvaguardata. I 600mila euro saranno comunque utilizzati per il pagamento di calciatori e dipendenti con contratto depositato in Lega, secondo un piano di riparto che prenderà in considerazione le cifre scritte sui contratti e sul quale nessuno potrà scegliere o meno di aderire. Passerà più tempo, probabilmente si arriverà a fine 2015, ma la cifra non avrà destinazione diversa. Nel frattempo i calciatori potranno chiedere di attingere al fondo di garanzia costituito presso la Lega Pro.
LA ‘PAURA’ DELLA REGGINA – A Reggio Calabria non si è tanto più sicuri di poter ottenere la restituzione di ulteriori due punti, confermati dalla sentenza della Corte Federale D’Appello della scorsa settimana. Lo stesso ricorso al Collegio di Garanzia del Coni non è certo ci sia stato (la decisione potrebbe comunque avvenire anche ad inizio settimana prossima, in pratica dopo la fine del campionato!). Questo nervosismo si evidenzia dalle parole dei protagonisti che stanno cercando, in ogni modo, di alzare la tensione per Savoia-Messina. Molto gravi le parole di Salvatore Aronica (nella foto), ex difensore del Napoli, che, secondo quanto riportato da Strettoweb e ripreso da Tuttolegapro, ha affermato:
“Noi pensiamo solo ad andare a Martina e vincere, poi sappiamo come va nel calcio: magari il Messina va a Torre Annunziata a giocarsi la partita o meno, in base all’avversario che vuole affrontare. Il Messina adesso ha la possibilità di scegliersi l’avversario, adesso chiamo Corona e vediamo che mi dice. Nessuno vorrebbe incontrare la Reggina per organico, motivazioni e blasone, ma questa situazione è colpa nostra. Oggi possiamo solo sperare nel campo e nella giustizia sportiva, perchè ci sono altri 6 punti di penalizzazione ingiusti che ci stanno penalizzando più del dovuto“.
Dichiarazioni che vorrebbero gettare ombre sull’impegno dei messinesi a Torre, mentre Aronica dà per scontato che a Martina i suoi vinceranno. Insomma, una vera e propria guerra di nervi per tentare di evitare la retrocessione diretta. Non è certo bello leggere che Aronica chiamerà Corona, quasi ad invitarlo ad impegnarsi al massimo contro il Savoia, alla faccia del professionismo e del principio di lealtà sportiva.
(Redazione)