Il post gara di Savoia-Lupa mostra i segni di una ‘stanchezza’ generale nell’intero ambiente. Le problematiche portate avanti da mesi, cominciano a pesare troppo e questo lo si denota in ogni frangente. Prima mister Papagni poi Raffaele Gragnaniello evidenziano il delicatissimo momento psicologico che sta vivendo il gruppo che, nonostante tutto l’impegno possibile, non può non essere ‘distratto’ dai problemi fuori dal campo. In sala stampa arrivano anche l’ex Del Sorbo e Cucciari per i quali il successo del Giraud rappresenta la salvezza matematica.
PAPAGNI – La prima dichiarazione del tecnico di Bisceglie è un’amara riflessione.
“Sen qualcuno, a fine primo tempo, mi avesse detto che la gara sarebbe terminata 1-3 non mi sarei lanciato in una scommessa. Abbiamo disputato una prima parte molto positiva, senza rischiare nulla. Nel secondo tempo il gol subito subito dopo pochi secondi ci ha scossi. Una squadra che lotta per salvarsi non può prendere una rete in quel modo”.
L’analisi passa all’aspetto psicologico.
“Il fatto è che non ci siamo aiutati nel momento più delicato dell’incontro. Questo nasce da una generale stanchezza mentale. Aver giocato senza pubblico ha fatto il resto, questo per noi è un enorme handicap. L’espulsione di Verruschi ci ha messo in ulteriore difficoltà”.
GRAGNANIELLO – Il numero uno del Savoia dopo aver dedicato la prima parte del suo intervento alla sincera solidarietà di tutta la squadra a Rodolfo Nastro, vittima del vile gesto del manifesto affisso in città, è passato a delineare il suo pensiero sul match.
“Un’analisi tecnica vera e propria non c’è. Ci stiamo portando avanti problemi fuori dal campo da tempo ed al primo episodio negativo ci siamo lasciati andare. Non si tratta di errori di singoli è stata tutta la squadra che è venuta meno. Abbiamo disputato un secondo tempo bruttissimo. Purtroppo, sono emerse nella nostra mente tutte le problematiche di questo periodo che non sono quelle del calcio giocato. Martedì ci ritroveremo nello spogliatoio e cercheremo di capire cosa fare per superare questa situazione. C’è stanchezza in tutte le sue componenti ma dobbiamo cercare di essere nuovamente uniti perché, arrivati fino a questo punto, sarebbe un peccato perdere tutto quanto abbiamo fatto finora per giocarci la salvezza. In questo devono aiutarci anche i tifosi. Pure loro stanchi di questa situazione, con le porte chiuse che li hanno tenuti lontani da noi”.
DEL SORBO – E’ il momento dell’ex Antonio Del Sorbo (nella foto), all’andata aveva segnato il gol del 2-2 con la maglia del Savoia. Ieri pomeriggio ne ha fatti altri due, stavolta nelle fila dei capitolini. Il calcio è anche questo e bisogna accettarlo. Per lui è l’ottavo gol stagionale tra Savoia e Lupa.
“Mi ha fatto un brutto effetto giocare al Giraud contro la mia ex squadra. Ho sentito la partita specie nel primo tempo. Una sensazione davvero strana soprattutto verso Gragnaniello e Scarpa che per me sono come due fratelli. Ma sono un professionista ed ho il dovere di dare il massimo per la mia squadra. Per rispetto nei confronti degli ex compagni e dei tifosi non ho esultato ai miei gol”.
A proposito di tifosi, la loro assenza è stata determinante. Del Sorbo lo ammette.
“Una partita senza i tifosi è come un teatro senza spettatori. Meglio non trovarsi in queste situazioni, poi a Torre la tifoseria è sempre determinante”.
Un ultimo pensiero per i suoi ex compagni.
“Li sento spesso. Seguo il Savoia con affetto. Bisogna ringraziare questi ragazzi per tutto quanto stanno facendo. Hanno un cuore enorme, onestamente non so se, al loro posto, avrei fatto lo stesso”.
CUCCIARI – A chiudere gli interventi nel dopo partita è l’allenatore della Lupa Roma, Cucciari.
“Credo che il Savoia possa ambire a fare un play out importante per gratificare questi ragazzi. Noi ci godiamo la salvezza raggiunta. Abbiamo disputato un secondo tempo di grande determinazione dopo che mi ero arrabbiato tantissimo negli spogliatoi nell’intervallo per la prima parte non all’altezza. Nella ripresa ho ottenuto dalla squadra quello che cercavo, sono molto soddisfatto”.
(Giovanni Caracciolo)