ABBANDONATI. Gragnaniello: “Non riusciamo ad andare avanti” La squadra chiede l'aiuto della città. Il portierone parla a nome del gruppo: “Nessuno si è fatto sentire tranne i tifosi e la stampa. Chiediamo l’escussione della fidejussione, domani andremo dal sindaco”

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conferenza_calciatori“Se andiamo avanti così non arriviamo a fine maggio!”. E’ categorico Raffaele Gragnaniello che parla a nome dei compagni in un’affollata conferenza stampa. La squadra è presente quasi al gran completo. Ci sono 18 giocatori con il numero uno che tiene un lungo monologo, lucido e preciso, con il quale spiega la situazione critica nella quale vivono i calciatori da otto mesi a questa parte. Arrivano anche il direttore generale Carruezzo, l’allenatore Papagni, il Responsabile Comunicazione Nastro, il Responsabile rapporti con la tifoseria Carpentieri. Ci sono davvero tutti coloro che quotidianamente lavorano per la prosecuzione della stagione. Un ‘j’accuse’ fortissimo che non risparmia nessuno. Da Manca a Piantoni, passando per il sindaco, le istituzioni e gli imprenditori locali.

ABBANDONATI – Le prime parole di Gragnaniello risuonano come un richiamo alla città.

“Vi chiediamo scusa ma ci sentiamo abbandonati. A parte i veri tifosi e voi della stampa che continuate a starci vicini, nessuno si è fatto sentire. Non parliamo con il presidente Manca dal 26 febbraio, dalla sera dell’incontro di Cava de’ Tirreni con il quale ci disse che non c’erano soldi per pagarci fino alla fine del campionato. Non abbiamo mai avuto il piacere di parlare o incontrare il nuovo amministratore Piantoni. Gli imprenditori di questa città non si vedono, lo stesso vale per il sindaco. Noi non chiediamo l’elemosina a nessuno ma lanciamo un grido di aiuto alla città. Oggi siamo qui in 18, non escludo che andando avanti alcuni possano non riuscire a continuare”.

La situazione è ai limiti della sopportazione

“Alcuni compagni non sono potuti tornare a casa per Pasqua perchè non avevano i soldi per pagare il treno, altri hanno prenotato in orari assurdi per risparmiare. Il magazziniere, il massaggiatore e tutti i componenti dello staff sono nelle nostre stesse condizioni. Eppure tutti con dignità e professionalità stiamo andando avanti, stiamo onorando la maglia e la città”.

TUTTI DAL SINDACO – Dopo l’allenamento in piazza, la squadra domani farà un altro importante passo.

Correremo per le strade della città fino ad arrivare a Palazzo Criscuolo dove abbiamo appuntamento con il sindaco Starita. Vogliamo parlare con lui in rappresentanza delle istituzioni e della comunità. Chiediamo un loro intervento. Abbiamo deciso di fare questo così come altre iniziative che seguiranno perché è venuto il momento di tenere alta l’attenzione sulla nostra situazione. Abbiamo permesso ad altri di farsi pubblicità mediatica, hanno parlato presidenti o pseudo tali, si sono dette tante cose. Ora tocca a noi tutelarci”.

TOMMASI – Poco prima della conferenza, Gragnaniello ha sentito Damiano Tommasi, il presidente dell’Assocalciatori.

“Damiano mi ha detto che la situazione del Savoia è quella più critica. Anche il Monza sta meglio di noi. Il Varese che non prende stipendi da gennaio, lunedì farà sciopero. A Parma sono stati messi a disposizione fondi, il presidente del Barletta ha permesso di escutere la fidejussione per pagare parte degli stipendi”.

FIDEJUSSIONE – Qui il grido d’accusa di Gragnaniello è sempre più forte.

Chiediamo alla società, al presidente Manca, all’amministratore Piantoni di permettere lo svincolo della garanzia a base della fidejussione per ottenere almeno un ritorno ad una certa normalità. Almeno potremo ‘vivacchiare’, tirare avanti. Credo sia un nostro diritto. Sia ben chiaro questo non è un ultimatum, non è una minaccia, è semplicemente un’ammissione di una situazione ormai insostenibile. Non ce la facciamo più ad andare avanti”.

(Giuseppe D’Ambrosio)





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