Due squadre, la terna arbitrale, gli addetti ai lavori ed un centinaio di abbonati: questo il triste palcoscenico che domani pomeriggio presenterà il Giraud per quello che sarebbe dovuto essere il gran derby tra gli ‘ex amici’ di Savoia e Juve Stabia, undici anni dopo l’ultimo incontro (1-1- in serie D). Il cuore pulsante degli ultras resterà fuori per colpa di chi ha voluto rovinare tutto.
QUANTE COLPE – Si dirà ‘The show must go on’, lo spettacolo deve continuare. Ma ci chiediamo a che prezzo? Si è voluto punire con pretestuose motivazioni un’intera città, vilipesa e schiacciata quotidianamente da tanti fardelli. Ora ci si è messo pure il calcio a rappresentarne uno dei ‘mali’. Così non va. Anziché dare la possibilità ad una comunità ferita di riprendersi, di ancorarsi ai valori dello sport, della sua squadra che da oltre cento anni tiene alto il suo glorioso vessillo, si è voluta colpire a morte una fede, una passione, la possibilità di gioire. Non ci sono se e ma: chi ha deciso questo ha sbagliato a basta. Chi ha tentato di far cambiare le cose, in primis il sindaco Starita e poi la Lega, hanno trovato un muro di dinieghi davanti. Commissariato di Torre Annunziata, Questura, Osservatorio, Casms, Prefetto, ognuno ha la sua buona dose di responsabilità, è inutile scaricare il barile sull’ultimo che ha deciso, se non fossero partite assurde informative alla base, il risultato finale sarebbe stato diverso ed oggi probabilmente si sarebbe registrato il record di presenze al Giraud.
SOTTO ASSEDIO – Da due giorni in città si è aperto un vero e proprio dibattito pubblico sul cosa fare. C’è chi non vorrebbe far scendere la squadra in campo, chi vorrebbe che comunque si giocasse. A meno di clamorosi colpi di scena (è ancora all’attenzione del Prefetto la richiesta ufficiale del sindaco Starita di rinviare l’incontro per ragioni di ordine pubblico) la partita si giocherà, con uno stadio assediato da cellulari e camionette delle forze dell’ordine che già dal mattino prenderanno posto all’esterno del Giraud, pronti a spegnere qualsiasi tentativo di protesta, così come ormai ci si è tristemente abituati nel nostro Paese. La tensione si taglierà col coltello perché ormai il timore è che già qualcuno è pronto a segnalare ulteriori criticità al primo intoppo per vietare anche la prossima in casa con la Lupa, poi quella con il Messina e magari i play-out. Comunque vada sarà un pomeriggio triste con lo sport e non solo che ne usciranno pesantemente sconfitti.
LA CARICA DI PAPAGNI – Parallelamente la squadra sta facendo il proprio dovere. Gli ‘stoici’ ragazzi di mister Papagni si stanno allenando con impegno e professionalità pronti a sovvertire ogni pronostico e regalare una piccola, grande, gioia ai tifosi.
Il tecnico ne è convinto.
“La Juve Stabia è la mia bestia nera, non ci ho mai vinto. Per la legge dei grandi numeri sarebbe bellissimo sovvertire questo trend negativo”.
Papagni sa tirare sempre fuori dal suo cilindro parole ed atteggiamenti rassicuranti.
“Nonostante tutti i problemi che stiamo vivendo da mesi, star qui a parlare di salvezza e di battere una corazzata come la Juve Stabia significa che già abbiamo fatto qualcosa di eccezionale. Ma non basta, il nostro dovere è continuare per rendere reale il nostro sogno. Ce la metteremo tutta per noi stessi e naturalmente per i nostri eccezionali tifosi ai quali vogliamo dedicare un risultato importante in questo derby”.
LE SCELTE – Passando all’attualità del campo, quella che sempre dovrebbe rappresentare la notizia’ nel mondo del calcio, tentiamo di capire le scelte di Papagni che, pur non anticipando la formazione, parla dell’avversario.
“Mister Savini è una sorpresa. In quattro gare ha ottenuto otto punti, è imbattuto, la squadra gioca bene. Dal canto nostro purtroppo dovremo rinunciare a D’Appolonia che si è fermato dopo il colpo al ginocchio subito a Cosenza. Mi spiace perché in questo periodo era un calciatore in grado di dare qualcosa in più alla squadra. Ma non mi fascio la testa, non l’ho mai fatto”.
Scontata dunque l’assenza dell’attaccante veneziano, Papagni non avrà altri problemi di formazione. Tra i diciotto ci sarà anche Sanseverino, mentre da valutare le condizioni di Saric che per i primi due giorni della settimana non si è allenato. Previsti tre ballottaggi. In mediana Giordani (55%) sembra favorito si Cremaschi (45%), Boilini (60%) su Saric (40%). In attacco Ferrante (55%) leggermente favorito su Di Piazza (45%) che in genere dà il meglio di se a gara in corso. Scontato il modulo (3-4-3).
LA FORMAZIONE – Questo il probabile undici che Papagni opporrà alla terza forza del campionato. Gragnaniello tra i pali; davanti a lui difesa a tre con Riccio a destra, Sirigu a sinistra, Checcucci centrale. A centrocampo Giordani (dx) e Verruschi (sx) agiranno sugli out, coppia centrale Pizzutelli-Boilini. In attacco il tridente vedrà Ferrante al centro, ad assisterlo Leonetti (dx) e Scarpa (sx). Dirigerà l’incontro l’esperto Alessandro Caso di Verona, quinto anno in Lega Pro, in odore di promozione. I suoi assistenti sono Marco Ciocchi di Foligno e Nicola Fraschetti di Perugia.
(Redazione)