Storia di un giovedì di ‘ordinaria’ tensione. Per il Savoia un’altra giornata sull’ottovolante di voci e notizie che si sono susseguite a ritmo forsennato. Le riordiniamo nello svolgersi temporale per arrivare ad un sunto di questa giornata particolare che si è chiusa, si fa per dire, con il probabile divieto anche per Reggio Calabria e con la penalizzazione di un punto in classifica appena comminata dal Tribunale Federale.
LA NOTIFICA – Il primo atto è stato rappresentato dalla notifica del prefetto di Napoli che ha aperto il derby ai soli abbonati annuali dei bianchi. L’ordinanza, firmata ieri pomeriggio dalla dottoressa Pantalone, come riportato dal nostro sito, ha basato la decisione sulle pretestuose motivazioni del Casms relativamente alle criticità sorte due settimane fa nel match contro il Matera. Un altro schiaffo in pieno volto alla città.
IL SINDACO – In mattinata Starita si è recato al Commissariato di P.S. di Torre Annunziata per incontrare il dirigente. Il primo cittadino ha ottenuto un’informativa su quanto deciso dagli organi preposti, prima di recarsi a Napoli dove, poco dopo le 13, è stato ricevuto dal Prefetto.
E’ lo stesso Starita a dettagliarci di quanto richiesto.
“Ho avuto un lungo incontro con il Prefetto, ho portato avanti le rimostranze della comunità che rappresento. Considerando che difficilmente l’ordinanza possa essere modificata, consentendo l’ingresso dei nostri tifosi allo stadio, ho preferito chiedere, per motivi di ordine pubblico, il rinvio della gara. Il Prefetto si è preso tempo per decidere su questa eventuale alternativa”.
IL PRECEDENTE – La proposta avanzata da Starita segue un precedente simile molto recente. Ci riferiamo a Frosinone-Latina di serie B. Per quella gara il Prefetto della provincia laziale aveva disposto la chiusura di due settori dello stadio ‘Matusa’, vietando di fatti l’accesso dei tifosi di casa ed ospiti. Il sindaco aveva fatto proprie le proteste della piazza ed aveva chiesto al Prefetto di disporre la chiusura dello stadio, con conseguente rinvio della partita per ‘ordine pubblico’. Richiesta accolta. Frosinone-Latina sarà recuperata il prossimo 14 aprile.
I TIFOSI – La tifoseria è sconvolta, disorientata dall’ennesima ingiustizia subita. In mattinata è seguito un tam tam sui social per darsi appuntamento nel pomeriggio al Giraud. Si sono ritrovati allo stadio i rappresentanti dei diversi gruppi, per discutere una linea comune. Dopo l’occupazione ‘simbolica’ dello stadio, si è deciso di interrompere questa forma di protesta e probabilmente domani ci sarà un’iniziativa collettiva per far sentire alta la voce del dissenso di un’intera comunità.
LA LEGA IN AIUTO DEL SAVOIA – Ieri sera il presidente Macalli (nella foto) ha diffuso una nota ufficiale per esprimere la propria solidarietà a società e tifosi. Una presa di posizione nella quale si è fatto espresso riferimento alle problematiche economiche del club.
In tal senso abbiamo aggiunto telefonicamente il massimo dirigente della terza serie per capire che tipo di aiuto possa essere fornito al Savoia.
“Abbiamo chiesto alla società il dettaglio delle spese necessarie per sostenere l’incontro di sabato. Se necessario, ce ne faremo carico, anticipando i costi per consentire il regolare svolgimento del derby”.
Presidente, questo è solo un palliativo, lo sa. Il problema è a monte. Nessuno vuole prendersi responsabilità e i tre organismi dello stesso Ministero (Osservatorio, Casms e Prefetto) vanno a braccetto.
“Ha colto il punto. Questa è una stortura del sistema. E’ nostra intenzione abbondonare il tavolo dell’Osservatorio perché ci siamo resi conto nella vicenda Savoia che non contiamo nulla. A decidere sono altri. Il nostro ruolo è svilito e non ci consente di tutelare le società ed i tifosi”.
UN ALTRO DIVIETO – Informiamo Macalli che l’Osservatorio ha appena determinato per il rinvio a Casms della gara Reggina-Savoia.
“Non so più che dire. Abbiamo fatto il possibile, ma ogni volta che c’è una gara del Savoia sembra che ci siano tutti i problemi del mondo. Non capisco francamente questo accanimento verso la tifoseria di Torre Annunziata. Sono sorpreso e dispiaciuto. Si figuri che ieri ho chiamato personalmente il presidente della F.I.G.C. Tavecchio affinchè intervenisse sulla questione. Lui ha chiamato personalmente il Prefetto di Napoli ma ha ricevuto un secco no”.
(Giovanni Caracciolo)