FACCIAMO RICORSO. Savoia e città, non fermiamoci qua! La provocazione di SoloSavoia.it. Vi sono 30 giorni di tempo per ricorrere nei confronti del Ministero degli Interni e 60 per appellarsi al TAR. Alziamo la voce, ne vale la nostra dignità

http://www.solosavoia.it/2015/03/28/facciamo-ricorso-savoia-e-citta-non-fermiamoci-qua/

calcio_malatoAdesso basta! Si è davvero passato il limite tra l’accettabile e l’incomprensibile. La decisione ‘finale’ assunta dal Prefetto di Napoli ha varcato questa sottile linea di demarcazione del buon senso. Ma stavolta non bisogna fermarsi, c’è in gioco la dignità di una città e l’onorabilità (per quel che ne resta) del sistema calcio. Ecco perché SoloSavoia.it ha deciso di lanciare un APPELLO PROVOCATORIO a tutte le parti interessate, affinchè, come purtroppo sempre accade, finito il clamore mediatico del momento, tutto passa nel dimenticatoio. Questo volta non dovrà essere così, bisogna reagire con forza, pur restando nel rispetto delle regole.

IL PRECEDENTE – La decisione con le sue assurde motivazioni non trova altri precedenti. Si potrà portare avanti l’esempio del Cagliari che lo scorso campionato ha giocato buona parte del torneo solo con la presenza dei propri abbonati. Ma in quel caso, il Prefetto (nonostante la presa di posizione del sindaco) potè giustificare la decisione con le carenze strutturali dell’impianto utilizzato dai sardi per la disputa delle gare interne. Situazione ben lontana da quella del Savoia.

LA PROVOCAZIONE – Nella parte finale dell’ordinanza prefettizia si legge che vi sono 30 giorni di tempo per ricorrere nei confronti del Ministero degli Interni e 60 per appellarsi al T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale) della Campania. Orbene, perché società, sindaco, Lega ed il comitato ‘Antica Passione’ non uniscono le loro forze per portare avanti questa battaglia di civiltà, ricorrendo agli organi superiori? Si potrebbe richiedere un risarcimento danni per il mancato incasso che mette a serio rischio la stessa prosecuzione del campionato, con danni per tutto il sistema, sia sotto l’aspetto sportivo e di immagine (per la Lega) che sotto quello prettamente sociale (per la città, tifosi in primis). Ricorso ed appello potrebbero non portare a nulla di concreto ma almeno si sarebbe alzata forte la voce del dissenso a tutti i livelli, la notizia continuerebbe a girare per molto tempo e non si potrebbe stendere un velo sulla questione. Chi ha deciso lo scempio sarebbe comunque chiamato a giustificare le proprie determinazioni. E poi la questione potrebbe davvero costituire un precedente affinchè non si ripetano più situazioni del genere e le regole vengano riscritte, stavolta consentendo la partecipazione ai tavoli decisionali (e non solo nei G.O.S. locali) di rappresentanti di società, istituzioni locali e tifosi. Tutto ciò anche perché tra due settimane al Giraud ci sarà un’altra gara ‘calda’, il derby con la Juve Stabia. Non osiamo pensare se dovesse ripetersi la decisione presa ieri. A quel punto si rischierebbe di entrare in un tunnel senza uscita.

(Giovanni Caracciolo, Alfonso Caracciolo, Giuseppe D’Ambrosio, Giuseppe Lucibelli, Matteo Potenzieri)





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