Un’ora e mezza a contatto diretto con squadra e tecnici poi Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, accompagnato da Danilo Coppola, consigliere delegato alla Lega Pro, si rende disponibile ai taccuini e telecamere per una disamina sulle problematiche che affliggono il Savoia allargando l’orizzonte anche al caso Parma. E’ trascorso così l’intenso pomeriggio di Tommasi a Torre Annunziata.
GIOCATORI ESEMPLARI – “La situazione che stanno vivendo attualmente questi giocatori – attacca l’ex centrocampista di Roma e Nazionale – purtroppo non è un caso isolato. Tuttavia, mi è sembrato doveroso essere loro vicino anche in considerazione delle enormi difficoltà in cui si dibattono ormai da mesi. Sono fermamente dell’avviso che vadano cambiate le regole puntando sulla prevenzione e la tutela degli associati affinchè non abbiano più a verificarsi casi come quello del Savoia, ma anche del Monza ed in misura diversa, del Parma. In casi come questo, il minor clamore mediatico non toglie nulla alle difficoltà che ciascun giocatore sta vivendo persino in relazione alla gestione del quotidiano.”
Per Tommasi i giocatori del Savoia vanno soltanto elogiati.
“Ho trovato in loro grande professionalità e dignità. Mi hanno confermato che lotteranno fino al termine della stagione per onorare il campionato e la maglia che indossano. Un esempio di attaccamento che va sottolineato in una fase nella quale pensare al campo con tutte le problematiche esterne è davvero qualcosa da elogiare”.
CONSIGLIO FEDERALE – Presto il ‘caso Savoia’ sarà portato all’attenzione del Consiglio federale.
“La mia visita a Torre Annunziata è stata dettata dal portare la massima vicinanza dell’associazione ai calciatori al fine di tutelarne i diritti acquisiti sotto il piano contrattuale. Mi farò portatore della problematica in F.I.G.C. essendo io stesso componente del Consiglio Federale”.
SAVOIA DIVERSO DAL PARMA – Nei minuti in cui Tommasi si intrattiene con la stampa arriva, in tempo reale, la notizia che il Tribunale della città ducale ha dato il via alla procedura di fallimento con la nomina di due curatori (stamane è stato tratto in arresto dalla Guardia di Finanza il presidente Mainenti).
Alla domanda sulla affinità dei casi Parma e Savoia, il numero uno dell’Assocalciatori tiene a precisare.
“Non c’è nessuna analogia. Nel caso del Parma, ci troviamo di fronte ad una istanza fallimentare presentata da alcuni creditori che ha innescato l’iter procedurale previsto in questi casi. Per quanto concerne il Savoia, invece, a quanto è a mia conoscenza, al momento non c’è alcun ricorso al tribunale da parte dei creditori né le norme prevedono che possano essere gli stessi giocatori a chiedere il fallimento in maniera diretta; nel caso degli atleti, infatti, è possibile avanzare la messa in mora, che apre le porte ad un Collegio Arbitrale e ad uno svincolo dai legami contrattuali con il club o alla rescissione. Inoltre, anche qualora un soggetto dovesse rivolgersi al tribunale per chiedere il fallimento, comunque l’istanza può essere ritirata se il club soddisfa il creditore. Questa casistica è accaduta a Monza”.
Sulla possibilità che, come per il Parma, anche per in Lega Pro potrebbe essere varato un piano “salva club”, Tommasi non è apparso possibilista.
“La Lega di serie A ha l’assoluta necessità che il campionato volga al termine regolarmente (in ballo, a titolo esemplificativo, ci sarebbero pesantissime penali con la pay-tv detentrice dei diritti per le partite a pagamento, ndr), per cui si è ritenuto necessario adottare quel tipo di provvedimento; per il Savoia, invece, potrebbe essere seriamente presa in considerazione l’escussione della fidejussione purchè sia garantito che serva esclusivamente al pagamento degli stipendi agli atleti. D’altronde la garanzia fidejussoria esiste solo in lega pro, se ci fosse stata anche in A, probabilmente non si sarebbe arrivati con il Parma fino a questo punto”.
TOMMASI OTTIMISTA – In definitiva, comunque, il presidente dell’A.I.C. si è mostrato moderatamente ottimista sulla sorte del sodalizio biancoscudato.
“Torre Annunziata è una piazza interessante dal punto di vista sportivo e può attirare imprenditori, a maggior ragione se si riuscisse a salvare la categoria, circostanza cui i giocatori non hanno nemmeno per un attimo pensato di mollare ma anzi, sono assolutamente concentrati sull’obiettivo salvezza anche in previsione delle inevitabili penalizzazioni in classifica che saranno irrogate”.
Al termine della conferenza Tommasi è rimasto per un’altra ventina di minuti sul terreno di gioco del Giraud per assistere all’allenamento della squadra. Qualche scambio di idee ‘riservato’ con il diggì Carruezzo. Poi via all’aeroporto per rientrare a Venezia.
(Matteo Potenzieri)