FORZA 4. Il Savoia c’è! Poker al Catanzaro. Doppio Scarpa, Riccio e D’Appolonia divertono al Giraud. Balzo avanti in classifica, i bianchi ora credono nel miracolo salvezza

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savoia-catanzaro14-15Quarta vittoria nelle ultime sei gare interne. Il Savoia c’è, oltre ogni ostacolo, oltre ogni più rosea aspettativa. I ragazzi di Papagni si sono compattati nel momento più difficile della stagione, dimostrando professionalità, attaccamento alla maglia, spirito di sacrificio. Comunque andrà a finire questa stagione, coloro che hanno deciso di non abbandonare Torre, andranno ringraziati per quanto stanno mettendo dentro e fuori il terreno di gioco. Gli abbracci finali, il grazie ai tifosi ed il ‘bianchi alè’ sotto la Curva rappresentato momenti di vera passione, che giocatori, tecnici e staff stanno mettendo quotidianamente in questa situazione a dir poco critica.

POKER D’ALTRI TEMPIMai in stagione il Savoia era riuscito a segnare quattro reti nella stessa gara. Un poker di gioco e spettacolo che ha fatto divertire gli spettatori presenti al Giraud. Lo stadio, non più deserto come nelle ultime due gare per volontà dei gruppi organizzati, è tornato a pulsare, specialmente in curva anche se i numeri non sono quelli di qualche tempo fa. Poco meno di 600 i paganti per quasi 6.000 euro di incasso (compresa la quota abbonati). Ma in questo momento va bene così, l’importante è che si è nuovamente confermata l’intesa tra pubblico e squadra, unico elemento in grado di poter trascinare i bianchi al miracolo salvezza.

LE SCELTEPapagni schiera il 3-4-3, Sanderra gli oppone il classico 4-4-2. L’allenatore di Bisceglie fa riposare Cremaschi, Checcucci e D’Appolonia e schiera dal primo minuto Vosnakidis, Giordani e Di Piazza. Tre gare in appena sette giorni hanno indotto il tecnico ad un mini turn-over.

SCARPA, UNA GARANZIAIl Savoia chiude il match dopo appena 12 minuti. Tanto basta ai bianchi per mettere in rete un uno-due davvero terrificante. Al 3’ angolo di Pizzutelli, sul secondo palo interviene Riccio che mette al centro, manca l’intervento Di Piazza ma non Scarpa che insacca a pochi metri dalla porta. E’ l’1-0. Dieci minuti dopo arriva il raddoppio. Leonetti viene atterrato in piena area da Daffara, Prontera indica il dischetto: è calcio di rigore. Tiro perfetto del capitano che si insacca alla destra di Bindi vanamente proteso in tuffo.

REAZIONE CATANZARO – Gli ospiti accusano il colpo ma tentano subito di tornare in gioco. Al 15’ angolo di Russotto, svetta in area Ghosheh, testa e traversa piena. La prima frazione scivola senza ulteriori emozioni con i padroni di casa che gestiscono senza alcun patema il doppio vantaggio. Nel secondo tempo Sanderra cerca di cambiare le sorti di una gara che sembra già segnata. Dentro Razziti, un attaccante in più. Al 55’ il Catanzaro trova il gol. Russotto vede l’inserimento di Bernardo e lo serve in verticale, Verruschi manca l’intervento ed numero 9 giallorosso di testa insacca. E’ il 2-1. Gli ospiti ci sperano e si rendono pericolosi in un paio di occasioni con Mounard ma Gragnaniello neutralizza tutto. Al 76’ l’azione più pericolosa dei calabresi: dal limite gran diagonale di Mounard e palla di pochissimo a lato.

TRIS DI RICCIO – La grande paura risveglia il Savoia che riprende a macinare gioco. Il neo entrato D’Appolonia ravviva il match. All’87’ angolo di Pizzutelli, sul secondo palo Riccio anticipa Daffara e insacca di testa. Corsa sotto la curva con il pallone sotto la maglia per dedicare il gol al figlio che sta per nascere.

LA PRIMA DI D’APPOLONIA – C’è gloria, più che meritata, anche per Davide D’Appolonia che all’89’ in contropiede dribbla il portiere in uscita avventata ben oltre l’area di rigore e deposita la sfera comodamente in fondo alla rete. E’ 4-1, apoteosi Savoia.

BALZO IN AVANTI – In attesa delle gare di domani, il Savoia fa un bel balzo in avanti e si porta al 16° posto, lasciandosi dietro Reggina, Ischia (pari odierno con la Casertana), Messina e Aversa. Sabato prossimo il derby del ‘Torre’ contro la Paganese potrebbe essere la grande occasione per il ritorno al successo lontano dal Giraud.

(Giovanni Caracciolo)





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