Un Giraud ‘vuoto’ sarà il teatro di Savoia-Foggia. Alle 19 di oggi venduti appena una ventina di tagliandi compresi quelli del settore ospiti. Una scelta forte e decisa che si evidenzierà in maniera ancor più netta rispetto a domenica scorsa. Ormai insanabile la frattura creatasi con la proprietà, mentre in città si è alla spasmodica ricerca di alternative.
QUALE FUTURO – Il futuro al momento è appeso davvero ad un filo sia sotto l’aspetto economico che agonistico. Sul primo punto la resa incondizionata di Manca, che ha ammesso di non aver soldi, ha praticamente aperto le porte alla ‘successione’ al comando della società che rischia concretamente di passare dalla gloria della promozione in Lega Pro all’ipotesi d’insolvenza, premessa per la consegna dei libri sociali alla sezione fallimentare del Tribunale Civile di Torre Annunziata, che porterebbe alla nomina di un curatore che traghetterebbe i bianchi al termine della stagione. Sotto l’aspetto meramente calcistico, il Savoia è penultimo in graduatoria, un punto sopra l’ultimo gradino occupato dalla Reggina ma in attesa di ricevere le pesanti penalizzazioni del Tribunale Federale (dai 3 ai 5 punti). Così le quattro sconfitte di fila, Lecce, Barletta, Ischia e Salernitana, cominciano a pesare come macigni nell’economia di un campionato davvero ‘maledetto’. Domani al Giraud ci sarà peraltro la squadra più in forma del momento, quel Foggia dell’ex Napoli De Zerbi, imbattuto da cinque turni, reduce dal 6-0 all’Ischia, con l’attacco più prolifico di tutto il girone ‘C’.
TIFOSI – Anche domani i tifosi si vedranno all’esterno del Giraud per far sentire il loro totale dissenso alla società. Probabilmente i gruppi organizzati si riuniranno alle spalle del settore distinti, in uno spicchio che consentirà loro di farsi ‘sentire’ dai giocatori in campo. D’altronde, a differenza di domenica scorsa, dove si registrò la presenza di oltre 400 tifosi provenienti da Salerno, stavolta i sostenitori dei satanelli non saranno più di 10, considerando che i gruppi del tifo organizzato dauno non hanno mai voluto aderire al programma della Supporter Card.
LE SCELTE – Nella conferenza stampa del pre-gara, Papagni ha messo da parte tutte le problematiche fuori dal campo per parlare solo dell’incontro col Foggia.
“E’ la squadra del momento, difficilissima da affrontare ma se saremo bravi nella fase di non possesso e ripeteremo per applicazione le gare contro Benevento e Salernitana, potremo far punti. Siamo chiamati a tre partite importantissime in otto giorni, non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo salvezza parchè chi sta avanti ha rallentato. Fin quando la matematica non ci avrà condannato lotteremo”.
Sulle scelte una parziale anticipazione sul modulo.
“Giocherò con la difesa a tre perché ogni volta che ho messo i quattro in retroguardia abbiamo sofferto. Di Piazza è finalmente tornato disponibile, se non domani, almeno contro il Martina sarà fra i 18. Per ora penso a sostituire Scarpa la cui assenza è pesante. Per quanto riguarda Cipriani non lo vedo dal termine della gara contro l’Aversa”.
Con ogni probabilità Papagni opterà per il 3-4-3 con la conferma di D’Appolonia nel tridente d’attacco dopo la buonissima prova offerta contro la Salernitana. Ferrante dovrebbe essere schierato al centro del reparto offensivo. In mediana ballottaggio Giordani (55%)-Cremaschi (45%).
LA FORMAZIONE – Questo il probabile undici anti-Foggia. Gragnaniello tra i pali; avanti a lui linea a tre con Riccio (dx) e Sirigu (sx) sugli out, al centro Checcucci; a centrocampo Giordani (dx) e Verruschi (sx) opereranno sulle fasce, al centro la coppia Pizzutelli-Saric. In avanti Ferrante puntero centrale, ai suoi lati D’Appolonia (dx) e Leonetti (sx) nell’improbo compito di sostituire il capitano. Dirigerà il match l’esperto Edoardo Paolini della sezione A.I.A di Ascoli Piceno, un quarto anno in Lega Pro che dovrebbe assicurare la giusta esperienza in un match molto delicato e oggetto di attenzione dopo gli ultimi arbitraggi contrari al Savoia. Ad assistere il direttore di gara nativo di Ravenna ci saranno Stefano Pizzagalli di Pesaro e Massimiliano Pancaldo Trifirò di Barcellona Pozzo di Gotto.
(Redazione)