IL FOGGIA. Satanelli vincenti a Torre solo nel ‘51 Sfida n.18. La squadra di De Zerbi è la più in forma del momento. Reduce dal 6-0 ai danni dell’Ischia, punta al raggiungimento dei play-off

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foggia-savoia20Seconda gara consecutiva in casa per il Savoia. Dopo la sconfitta con ‘onore’ nel derby contro la Salernitana, stavolta al Giraud è di scena il Foggia che nello scorso turno ha strapazzato l’Ischia per 6-0, il risultato più rotondo fin qui registrato nel nostro girone. Probabilmente i ‘satanelli’ di De Zerbi sono la formazione più in forma del momento. Due turni fa hanno messo paura anche alla Salernitana all’Arechi. All’andata i rossoneri ebbero la meglio sulla squadra allora allenata da Bucarto per 1-0. Sabato ricorrerà la sfida n. 18.

I NUMERI – Il Foggia è imbattuto da cinque turni nei quali ha totalizzato 2 vittorie e tre pareggi. Settimo in graduatoria con 46 punti, ha perso solo 4 gare. Ben 45 i gol segnati che ne fanno il miglior attacco del campionato, 24 sono le reti subite. I play-off distano solo due lunghezze. Ben 22 del totale punti conquistati sono stati ottenuti lontano dallo ’Zaccheria’ a dimostrazione che la squadra di De Zerbi gioca sempre e comunque per fare risultato. Iammello è il cannoniere della squadra con 11 realizzazioni, lo segue Cavallaro con 9.

LA STORIA RACCONTA – Il Foggia arriva a Torre Annunziata per la prima volta il 23 ottobre 1927. Si disputava il Campionato di Prima Divisione (attuale Lega Pro unica), il calendario proponeva alla quinta giornata la prima sfida tra bianchi e rossoneri.

La scelta di questi colori è motivata dal fatto che i fratelli Tiberini, tra i fondatori del Foggia, erano tifosi del Milan ed inoltre supportarono l’idea del fondatore milanista Herbert Kilpin, che scelse quei colori per rappresentare il fuoco dei diavoli (rosso) e la paura degli avversari nell’affrontarli (nero).

L’Unione Sportiva Savoia giocava sul Campo “Oncino” ed aveva due presidenti: Francesco De Nicola e Pasquale Fabbrocino. Anche all’epoca non si navigava nell’oro e per necessità si innescò una delle prime combine nel mondo del calcio. Quando arrivò la Fiorentina, bisognosa di punti perché in lotta con il Bari per la promozione nella Divisione Nazionale, ci fu l’accordo tra i dirigenti. Sul campo finì 4-1 ma l’Ufficio Indagini della FIGC scoprì la combine e con una multa “salata” di 4.300 lire spinse nel fallimento la società torrese. Ritornando alla partita con il Foggia finì 2-2. Grazie a due doppiette, di Bobbio per il Savoia e di Poli per i pugliesi.

Dopo cinque stagioni di nuovo contro, sempre in Prima Divisione.

Il Savoia travolgeva il Foggia con la doppietta di Vandelli ed i gol di Zanolla e Fadda, per i rossoneri una doppietta di Bellotti addolciva la pillola (4-2). Era il 12 marzo 1933. In quel campionato il Foggia sarà promosso nella categoria superiore.

In serie C le due squadre si ritrovarono nella stagione 1938-‘39. Ancora una vittoria dei torresi (3-1) con vantaggio di Fasoli, pareggio di Galante e doppietta determinante di Cremaschi. L’appuntamento è rinviato in serie B, otto anni dopo. E’ il 9 marzo 1947, la Torrese vince facilmente contro un Foggia proiettato verso la retrocessione in serie C.

Tripletta di Rossi, gol della bandiera per i “satanelli” di Spatuzzi, poker finale servito da Ghezzi (4-1).

Si ritorna in serie C. Il 24 aprile 1949, al “Formisano” finisce in parità (2-2).

Vantaggio pugliese al 4’ su calcio di rigore trasformato da Trovatore, pareggio sempre dagli undici metri di Belcastro, ancora in vantaggio gli ospiti con Spatuzzi e pareggio finale di Carola per i torresi. Si giocano altri due campionati insieme in serie C. Il 20 novembre 1949 i bianchi vincono 3-2, al termine di una partita ricca di gol ed emozioni. Vantaggio torrese con Morrone. Spatuzzi e Lanciaprima ribaltano il risultato poi Rossi e Castagnola lo definiscono. Nella stagione successiva arriva la prima vittoria del Foggia a Torre Annunziata. Era il 28 gennaio 1951. Frassinelli II illude i tifosi locali, Di Fonte e Lanciaprima ribaltano il risultato e regalano il primo successo alla formazione pugliese.

Bisogna aspettare quasi 50 anni prima di rivedere Savoia e Foggia di fronte. Non si gioca a Torre Annunziata, però. Il Savoia di Moxedano gioca al “San Paolo” di Napoli. E’ la stagione 1998-‘99. Il 7 gennaio 1999 finisce in parità (2-2). Ferazzoli e Califano portano i bianchi in doppio vantaggio, nella ripresa prima il difensore centrale Oshadogan poi Perrone agguantano il pareggio. Sabato pomeriggio sfida n. 18, tutta da giocare.

(Giuseppe Lucibelli)





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