La volontà espressa dal presidente della Lega Pro Mario Macalli di escutere la fidejussione rilasciata dal Savoia lo scorso luglio, ha dato seguito a commenti e prese di posizione, non sempre esatte ed in alcuni casi anche ‘confusionarie’ per quanto concerne le modalità e le caratteristiche della garanzia offerta. Per questo motivo SoloSavoia.it fa chiarezza, sia sotto l’aspetto tecnico che regolamentare sulla questione fidejussione. A tal proposito abbiamo ascoltato Umberto Calcagno (nella foto), vice presidente dell’A.I.C. (Associazione Italiana Calciatori) che ha anche chiarito il proprio intendimento.
CALCAGNO – Prima di passare alla nostra intervista, conosciamo Umberto Calcagno. E’ il braccio destro di Damiano Tommasi, presidente A.I.C., componente del Consiglio Federale presso la F.I.G.C., ex calciatore di Sampdoria (ha vinto lo scudetto con i blucerchiati nel 1991), Barletta, Giulianova, Benevento, Avellino, Rimini, Martina, Gualdo. Ha chiuso la carriera nel 2006 a Pagani in ‘D’.
LA FIDEJUSSIONE – La fidejussione, diretta ed a prima richiesta, è una garanzia rilasciata esclusivamente a favore della Lega Pro a tutela dei crediti dei tesserati, su tutti quelli di calciatori e dipendenti con regolare contratto depositato. Tutti questi sono crediti privilegiati in sede di escussione, così che la stessa fidejussione non è assolutamente ‘attaccabile’ da terzi fornitori.
Calcagno lo chiarisce.
“La fidejussione garantisce il pagamento degli stipendi ai calciatori ed agli altri dipendenti con contratto depositato fino alla concorrenza del loro credito. Altri che vantano crediti non possono intervenire sulla fidejussione che è una garanzia specifica con destinazione. I terzi creditori possono solo presentare ingiunzione di pagamento alla Lega che potrebbe bloccare residui di contributi o si potrebbe procedere con il pignoramento degli incassi. Ma la fidejussione è avulsa da tutto ciò”.
Non è quindi necessaria la nomina di un curatore fallimentare.
“E perchè. Qui non stiamo parlando di fallimento, si registra il mancato pagamento degli emolumenti. Più che altro c’è da valutare l’effettiva possibilità di escutere la fidejussione”.
Ci spieghi meglio.
“Sarebbe la prima volta che si ricorre ad escutere la fidejussione prima del termine del campionato. Ammetto di avere più di una perplessità in tal senso ma se il presidente Macalli, come ho letto sul vostro sito, ha dichiarato di voler procedere, probabilmente ci sono le premesse per farlo ed a noi non può che far piacere in quanto i nostri iscritti sarebbero soddisfatti prima”.
MESSA IN MORA – Un altro punto focale riguarda la messa in mora. Calcagno la reputa autonoma dall’eventuale escussione.
“L’insolvenza nel pagamento da parte del Savoia è già stata appurata dalla società di revisione per conto della lega (la Deloittle ndr), pertanto ai sensi dell’art. 90 del NOIF la Lega già può intervenire per mettere in campo tutte le azioni tutela del credito dei tesserati, compresa la fidejussione ed eventuali residui sui contributi federali se non già assegnati”.
Oggi incontrerete i calciatori del Savoia. Quale sarà il vostro messaggio?
“Saranno a Torre Danilo Coppola e l’avvocato Piscini. Suggeriremo loro di procedere comunque con l’inviare la raccomandata per la messa in mora. E’ un modo per tutelarsi ulteriormente perché con questo atto, al termine della stagione, i giocatori potranno liberamente svincolarsi. La messa in mora non comporterà ulteriori penalizzazioni perché quelle sono legate al deferimento, che arriverà a breve, da parte della Procura Federale per il mancato pagamento degli stipendi da novembre in poi (per gli ultimi due mesi del 2014 le penalizzazioni saranno comminate in questa stagione, da gennaio si passerà al campionato 2015/16 ndr)”.
Tecnicamente cosa accadrà.
“Trascorsi 20 giorni dal ricevimento della raccomandata, la società dovrà mettersi in regola con i pagamenti. Qualora non sia in grado di farlo, i singoli giocatori potranno chiedere al Collegio Arbitrale la risoluzione del contratto per inadempimento di una delle parti”.
Al momento ci risulta che la messa in mora sia stata inviata da Di Nunzio, Sabatino e Calzi.
(Matteo Potenzieri)