Che senso avrà il derby con la Salernitana? La doccia fredda subita dalla squadra ieri sera con il segnale di ‘resa’ da parte del presidente Manca – “Non ho soldi per pagare gli stipendi” queste le affermazioni schock del massimo dirigente biancoscudato – hanno gettato nello sconforto e nell’incertezza più totale l’intero ambiente. Il delicato match contro la seconda forza del campionato assume davvero i crismi di una partita da giocare unicamente per la maglia e per la città.
I NUMERI – Seconda in classifica con 55 punti, a 4 dalle vetta. La Salernitana di patron Lotito si sta giocando il campionato contro i sanniti. Quella del Giraud per i granata sarà tappa fondamentale perché il turno successivo vedrà lo scontro diretto all’Arechi. 16 le vittorie, 7 i pareggi, 3 le sconfitte. 37 le marcature con Calil capocannoniere (13) , appena 20 le reti subite che fanno degli uomini del contestato mister Menichini la miglior difesa del torneo. All’andata fu 2-0 a Salerno con il Savoia allora allenato da Bucaro.
LA STORIA RACCONTA – Un derby campano tra i primi ad essere giocato, sempre sentito e seguito da entrambe le tifoserie
Domenica pomeriggio al “Giraud” si giocherà il derby n. 42 della storia del calcio. Un derby che affonda le radici nella notte dei tempi, quasi cento anni fa. Una sfida che il Savoia ha perso soltanto tre volte in casa. Un avvertimento alla squadra cara al presidente Lotito.
La prima volta risale al campionato di Promozione Campano, edizione 1919-‘20.
Il 29 febbraio 1920 Savoia e Salernitana si affrontano in un match senza storia. Una doppietta di Fariello ed un gol di Pagano chiudono la partita sul 3-0 per gli ospiti, in divisa a strisce verticali bianco-celesti.
Nella stagione successiva si gioca nel campionato di Prima Categoria, attuale serie A, suddivisa in Lega Nord e Lega Sud. La Salernitana attraversa un periodo di crisi e non si presenta né all’andata nè al ritorno. Alla sesta giornata, in programma il 23 gennaio 1921, Alfredo Fornari ed i suoi ragazzi attendono invano gli avversari. Sarà 2-0 a tavolino.
Nella stagione 1921-‘22 il copione è lo stesso, il 26 febbraio 1922 la Salernitana non si presenta ed è ancora 2-0 a tavolino.
La prima vittoria sul campo arriverà nella “storica” stagione della finale scudetto. Alla prima giornata, il 28 ottobre 1923, i bianchi, guidati dal tandem Di Giorgio-Wisbar, si aggiudicano il derby con un netto 5-1. Salvi porta in vantaggio i bianco-celesti (2’), poi ci pensa Giulio Bobbio (4’, 47’ e 84’) con una tripletta a ribaltare il risultato confezionato definitivamente con i gol di Maltagliati (51’) e Maresca (54’).
L’ultimo derby disputato nel campionato di Prima Categoria, stagione 1924-‘25, vede ancora il Savoia vincente in casa. Ancora il bomber in maglia bianca a giustiziare i “cugini” con una bellissima doppietta (2-0). Era il 18 gennaio 1925.
Le successive nove sfide sono tutte disputate in Prima Divisione e serie C, la stessa categoria dell’attuale Lega Pro.
Il primo derby in Prima Divisione lo decide il Giudice Sportivo. Sul campo, il 1 marzo 1931, finisce in parità, 1-1. La Salernitana avrà la partita vinta a tavolino perché l’arbitro Bertanelli aveva convalidato il gol del pareggio del Savoia siglato da Orsini solo per calmare la folla imbestialita contro un arbitraggio avverso (si racconta che furono negati ben tre calci di rigore evidenti al Savoia), per continuare la gara pro forma.
Arriva il primo pareggio, a Torre Annunziata nel derby con la Salernitana, nella stagione 1931-‘32. E’ il Savoia guidato da Mario Piselli, mentre Alfredo Gallo, alias “Cutegniello”, assume la presidenza del sodalizio biancoscudato. Il 1 novembre 1931 un gol di Vandelli al 30’ porta in vantaggio i torresi. Al decimo della ripresa pareggia il mezzo destro Brioschi.
E giungiamo al Campionato di Prima Divisione edizione 1932-‘33. Il presidente Gallo chiama l’ungherese Hermann sulla panchina. La Salernitana approda al “Formisano” l’8 gennaio 1933. Il centravanti Miconi porta in vantaggio (10’) gli avversari. Luigi Vandelli pareggia i conti (37’) e su calcio di rigore Raffaelino Giraud (I) al 61’ realizza il gol della vittoria (2-1).
Ancora una vittoria per i bianchi di Giusto Senes l’11 marzo 1934. Finotto porta subito in vantaggio i bianco-celesti (5’), Sallustro II pareggia (25’) poi sale in cattedra Dante Rossi che con una doppietta spegne le velleità dei salernitani. Di Bergamini (83’) l’ultimo gol della contesa (3-2).
Vittoria del Savoia anche nell’ultimo derby giocato in Prima Divisione. Alla diciannovesima giornata, il 7 aprile 1935, finisce 2-1 per i torresi guidati da Osvaldo Sacchi. E’ Dante Rossi a rompere l’equilibrio (37’), invece Tricoli mette il risultato in cassaforte (82’). Un’autorete addolcisce la sconfitta proprio al 90’ (di Agostino Rossi). Finisce 2-1 per i padroni di casa.
In serie C (all’esordio storico) continua la serie positiva dei bianchi che battono la Salernitana con il più classico dei risultati (2-0) il 9 febbraio 1936. Le firme di quella vittoria sono di Langella I e Perazzi.
Nel campionato di serie C 1940-‘41 ritorna il risultato di parità. Alla ventottesima giornata, il 18 maggio 1941, Scagliotti e Negri definiscono il risultato finale (1-1).
Identico risultato nella stagione successiva. Siamo alla quattordicesima giornata, è il 25 gennaio 1942. Di Negri e Dalfin, la botta e la risposta (1-1). La Salernitana finisce il campionato al primo posto ma la FIGC la esclude dalla fase finale per un tentativo di corruzione accertato nella sfida con la Cavese. Prima della Guerra l’ultimo derby in serie C (1942-‘43) vede ancora l’U.S. Savoia vincente, 3-1. E’ la prima giornata di campionato, il 4 ottobre 1942. Gol di Coppelli (19’), pareggio ospite di Cagna (40’), nuovo vantaggio torrese firmato da Amadesi (46’) e tris definitivo con il secondo gol di Coppelli (50’).
Anche in serie B, l’8 giugno 1947, Torrese – Salernitana finisce 1-1. Al gol di Barbano (15’) per la Torrese, pareggia su calcio di rigore Buzzegoli (72’). La Salernitana gioca con la maglia granata, inaugurata nella stagione 1943-‘44.
Ancora tre derby in serie C, dopo quasi 20 anni di black-out. E’ l’anno della promozione della Salernitana in serie B e della retrocessione del Savoia in D dopo lo spareggio di Roma con il Nardò. A Torre si gioca il 9 gennaio 1966. Tra i pali il diciannovenne Gigi Farinelli, che anni dopo, insieme ai fratelli, reggerà le sorti della squadra. Paolo Ferrari realizza il primo gol della partita nei minuti iniziali (4’), pareggia al 44’ Pierino Prati (lo ricordate? Il famoso bomber rossonero-Milan), di nuovo in vantaggio i bianchi con Padovani (53’), pareggio definitivo di Minto (73’).
Il Savoia ritorna in serie C nella stagione 1970-‘71. Con i fratelli Russo alla presidenza e il tecnico Emilio Zanotti sulla panca, dopo il trionfale campionato di serie D. Il 4 ottobre 1970 finisce in parità, a reti inviolate (0-0).
Nella stagione successiva, sempre in serie C, la Salernitana arriva a Torre Annunziata il 12 marzo 1972. Un gol del baby Sergio Cirillo regala ai tifosi torresi la penultima vittoria di quella stagione (1-0). Infatti, dopo il successo sul Siracusa arrivarono cinque sconfitte consecutive casalinghe e la retrocessione in serie D.
L’ultimo derby è stato disputato nel Campionato di serie B, edizione 1999-2000. Alla nona giornata il calendario inserisce il derby campano. Savoia con 9 punti in classifica e con il suo bomber Ghirardello in vetta alla classifica dei cannonieri con 8 gol. E’ il 31 ottobre 1999. Finisce 0-0.
All’andata i bianchi hanno perso 2-0 malgrado una buona prestazione. Domenica non sono ammesse distrazioni, dopo tre sconfitte consecutive bisogna cambiare registro e passo.
(Giuseppe Lucibelli)