ASSEMBLEA DI LEGA. Vince Macalli Il presidente della Lega Pro resta in sella. Il club torrese, rappresentato da Manca, si è schierato a suo favore. Arpaia, patron della Vigor Lamezia, nuovo Consigliere federale

http://www.solosavoia.it/2015/02/16/assemblea-di-lega-vince-macalli/

macalliMario Macalli resta al suo posto. E’ naufragato, almeno per ora, il tentativo del gruppo Gravina/Ghirelli di spodestare l’attuale presidente della Lega Pro per dare inizio ad una nuova governance della terza serie professionistica nazionale, la più numerosa, costituita da ben 60 club. L’Assemblea che si è tenuta stamane a Firenze ha rappresentato il prosieguo di quella dello scorso 15 dicembre nella quale non era stato approvato il bilancio di esercizio. Da allora gli schieramenti contrapposti hanno affilato le ‘armi’ ed oggi si è tenuto un consesso teso e complicato nel quale, alla fine, l’ha sputata Macalli per un pugno di voti. SoloSavoia.it dopo avervi raccontato nei numeri cosa è accaduto, evidenziando come hanno votato le società del nostro girone, ha ascoltato Mario Macalli in un’intervista molto ‘sentita’ nella quale il numero uno della Lega ha anche parlato del caso Lotito/Iodice, di Savoia, del presidente Manca e degli arbitri.

L’ASSEMBLEA – Dopo aver approvato la suddivisione dei diritti audiovisivi per la stagione in corso, si è proceduto a votare la richiesta di sospensione dell’Assemblea (in pratica una sfiducia a Macalli) avanzata da alcune società. Con 29 voti favorevoli e 28 contrari (2 gli astenuti: Lumezzane e Foggia, escluso dal voto l’Ascoli perché società appena acquisita da un fallimento) è stata confermata l’attuale governance. Non sono mancati i momenti di tensione perché sembra che alcune società, che inizialmente avevano dato fiducia al nuovo progetto di Gravina, all’ultimo momento abbiano saltato la barricata per schierarsi con Macalli. Subito dopo si è proceduto all’elezione del nuovo Consigliere di Lega, il ‘macalliano’ Claudio Arpaia, presidente della Vigor Lamezia, nominato con 33 voti a favore. A quel punto i dissidenti hanno abbandonato l’aula per protesta.

SAVOIA PRO MACALLI – Andiamo nel dettaglio del girone ‘C’. Subito l’interesse è per il Savoia, presente oggi con il presidente Manca (sembra che Maglione qualche tempo fa avesse fatto pervenire una richiesta alla proprietà per farsi dare la delega per votare oggi!!! In ogni caso oggi l’avvocato era a Firenze con i dissidenti ma non in assemblea). La società torrese ha votato a favore di Mario Macalli. Lo stesso hanno fatto Salernitana, Casertana, Benevento, Martina, Reggina, Cosenza, Lupa Roma, Vigor Lamezia, Barletta. Con Gravina si sono schierate Aversa, Ischia, Juve Stabia, Paganese, Melfi, Messina, Lecce, Catanzaro e Matera.

LA RIVINCITA DI MACALLI – In questi due mesi trascorsi dalla mancata approvazione del bilancio, Mario Macalli è stato sottoposto ad una guerra di comunicati, istanze, denunce dal gruppo che lo voleva scalzare.

Presidente, oggi ha vinto. E’ soddisfatto?

Per me non è una vittoria piena. E’ mia intenzione ricompattare la Lega e far comprendere a tutte le società di ‘C’ che il nostro lavoro è nel giusto. La soddisfazione, invece, è ampia per i 33 voti che hanno consentito a Claudio Arpaia di entrare nel Consiglio Direttivo. Le faccio notare che anche se l’Ascoli avesse votato, i contrari non avrebbero avuto la maggioranza”.

Macalli va giù duro.

“In questi mesi ho dovuto subire attacchi personali inauditi da parte di coloro che volevano farmi fuori. Alla fine io resto al mio posto ed il signor Gravina deve farsene una ragione. Invece di attaccarmi avrebbero fatto bene ad avanzare un programma alternativo serio. Non l’hanno fatto. Da parte mia sono pronto a dimettermi in qualsiasi momento ma solo se chi viene al mio posto sarà capace di portare avanti una politica serie. A me non sembra che il gruppo che voleva scalzarmi portasse qualcosa di positivo, anzi”.

I dissidenti hanno lasciato per protesta la seduta. Gravina ha dichiarato che andrà avanti per chiedere la sua rimozione.

Faccia quello che vuole. Nel regolamento federale non è prevista la sfiducia personale al presidente, mi spiace per loro. Hanno tentato in maniera pretestuosa di non far approvare il bilancio per sfiduciare l’intera governance. Gli è andata male. Io continuo fin quando avrò la forza per il bene di tutte le 60 società che rappresento. Il sottoscritto può anche aver commesso errori, per carità, ma sempre in buona fede. Vi dico solo che in 25 anni di vertici calcistici, non ho mai visto un’acredine così netta nei confronti di una persona”.

IL CASO LOTITO/IODICE – Macalli si è fatta la sua idea sul caso scoppiato nello scorso fine settimana sulla telefonata ‘scandalo’ tra il presidente di Lazio e Salernitana, nonchè Consigliere Federale, Claudio Lotito, ed il diggì dell’Ischia, già segretario del Savoia ai tempi di Moxedano, Pino Iodice.

E’ stata la classica bomba ad orologeria fatta esplodere proprio alla vigilia dell’Assemblea di oggi. Non aggiungo altro, ognuno tenga la propria idea. Una cosa è certa: il signor Iodice oggi ha votato contro di me perché ce l’ha con il sottoscritto. Un’altra guerra personale della quale non capisco proprio le motivazioni”.

(Giovanni Caracciolo)





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