Una sconfitta che fa male, molto male, alla classifica ed alla ‘testa’ del Savoia. Lo 0-1 di questo pomeriggio contro il Barletta lascia tanto amaro in bocca a Scarpa e compagni, protagonisti di una condotta di gara positiva. Neanche un punto in cascina nel giorno in cui l’Ischia, prossimo avversario dei bianchi, si fa superare in casa dal fanalino di coda Aversa (1-2). Un’occasione più unica che rara che avrebbe permesso ai torresi di allontanarsi dal terz’ultimo posto per lanciare la sfida al gruppetto a quota 25. Non è stato così, ennesimo jolly perso di un campionato che sembra non voler proprio sorridere al Savoia.
TUTTO STORTO – Che questo sabato girasse sotto una cattiva stella lo si era intuito al 20’ con l’infortunio a Ferrante che ha costretto Papagni a modificare l’assetto offensivo. Non più una punta centrale dal fisico possente ma un ‘peperino’ come Leonetti che si è scambiato più volte di posizione con Scarpa. Eppure il Savoia ha saputo superare l’handicap mantenendo sempre bene il campo. Poi il doppio episodio che ha deciso l’incontro nel momento topico del match. Minuto 32 della ripresa: cross dalla trequarti di Riccio, la palla attraversa tutta l’area di rigore fino ad arrivare alla parte opposta dove irrompe Leonetti che mette in rete. Tutti esultano ma l’assistente Bernabei è con la bandierina alzata: fuorigioco, il gol viene annullato (ormai un’abitudine con Viotti ad arbitrare. Già ne aveva annullati due con il Montalto in serie D sempre per offside). Neanche il tempo per dolersi della probabile vittoria sfuggita per un soffio che il Barletta si porta in vantaggio. Azione di rimessa degli ospiti, cross in area di Turchetta, Danti spizza di testa per Fall che tira di controbalzo, il pallone è deviato da Checcucci e si insacca imparabilmente alle spalle di Gragnaniello. Siamo al 34’, ultimo episodio di una gara iniziata storta e conclusasi peggio. Il Barletta col minimo sforzo ottiene tre punti d’oro.
LA PARTITA – La gara ha vissuto su un sostanziale equilibrio con il Savoia che ha avuto una discreta supremazia territoriale. Primo tempo più spumeggiante, ripresa di maggior attenzione da entrambe le parti fino al gol annullato. Papagni torna al 3-4-3, Sesia gli oppone il 4-3-3. La prima emozione è al 5’ con Partipilo che impegna dai 20 metri Liverani in una difficile parata. Al 12’ risponde il Barletta con Cortellini che con un pregevole tiro al volo colpisce la traversa. Al 46’ occasionissima per il Savoia: cross di Riccio, Partipilo non riesce a concludere egregiamente, la palla giunge sul secondo palo all’accorrente Scarpa che manca il tap-in vincente a pochi passi dalla porta. Nella ripresa saranno poche le emozioni. Le due squadre sembrano accontentarsi del pari che almeno farebbe muovere la classifica ad entrambe. Ma il veleno nella coda del match è dietro l’angolo ed il destino della partita cambia inesorabilmente al minuto 77 con quella bandierina alzata.
LE TIFOSERIE – Le due tifoserie hanno vissuto un pomeriggio di reciproco rispetto. All’arrivo dei 30 sostenitori del Barletta, una rappresentanza della Curva Sud li ha accolti all’esterno dello stadio per restituire il gesto di ospitalità della gara d’andata. Al triplice fischio di chiusura da entrambi i settori sono partiti reciproci applausi ed un bel coro della Sud: “Rispettiamo che ci rispetta”. Un bel momento che ci piace sottolineare.
(Giovanni Caracciolo)