Secondo appuntamento con lo SPECIALE DERBY curato da SoloSavoia.it & Beneventofree.it. Dopo aver ascoltato in un simpatico ‘botta e risposta’ Gragnaniello ed Eusepi, rispettivamente portiere del Savoia ed attaccante del Benevento, oggi vi proponiamo un’interessantissima intervista in ‘parallelo’ dei due allenatori, il ‘torrese’ Aldo Papagni ed il ‘sannita’ Fabio Brini.
LE DOMANDE – Cinque quesiti a testa per i nostri interlocutori che ci hanno risposto con assoluta serenità, forti della loro lunga esperienza in panchina. Non c’è dubbio, il derby sarà anche una sfida tra allenatori.
Come si vive emotivamente la settimana che precede un derby così sentito?
PAPAGNI – “Questa è una di quelle gare nella quale non c’è bisogno di creare motivazioni. L’emotività è a mille, anzi è il caso di acquietare la troppa adrenalina. Tutti siamo consapevoli di quanto sia sentito questo match perché intendiamo dare il massimo alla presenza di due tifoserie legate da profonda amicizia. Per quanto mi riguarda sto vivendo questa settimana con semplicità ed applicazione nel lavoro”.
BRINI – “E’ chiaro che di derby in Campania ce ne sono molti. Una sfida così credo che vada affrontata come abbiamo fatto sempre, con la stessa concentrazione e preparazione, al di là che sia una gara sentita o meno”.
In questi casi bisogna più lavorare sugli schemi o sulla testa dei giocatori?
PAPAGNI – “Noi viviamo una situazione particolare. Sono arrivato da poco ed ho potuto sostenere non più di dodici allenamenti. In questo momento sarebbe profondamente sbagliato voler imporre teoria e schemi di gioco, rischierei solo di confondere i giocatori. Basta puntare su 3-4 principi di base mentre per il resto mi sto dedicando all’aspetto motivazionale. Devo ammettere che i ragazzi mi stanno seguendo in maniera esemplare”.
BRINI – “I bianchi hanno ottenuto dei risultati importanti ultimamente e questo significa che con l’arrivo di calciatori nuovi ci sono degli stimoli in più. Non sarà una partita semplice. L’importante sarà darle l’interpretazione giusta anche a livello mentale”
All’andata il Savoia vi tenne testa, il 2-3 finale poteva essere anche pari se Scarpa non avesse colpito la traversa su punizione. Quanto sono stati preziosi i tre punti del Giraud?
BRINI – “Ricordo all’andata una gara molto importate sul piano agonistico da parte di entrambe. Nell’arco dei novanta minuti abbiamo avuto qualche episodio favorevole. Il Savoia fu molto determinato a centrare un risultato positivo e sono certo che ci riproverà sabato”.
Lei è un ex. Cosa ricorda dell’esperienza a Benevento? E’ la sua terza gara, la più difficile?
PAPAGNI – “Per parlare della mia esperienza a Benevento dovreste scrivere tre pagine. Arrivai nel Sannio nella fase più alta della mia carriera. Avevo vinto un campionato a Taranto, l’anno dopo ho sfiorato la B ai play-off con i pugliesi, poi sono andato a Cava facendo un girone di ritorno eccezionale. Fui chiamato dal presidente Vigorito che mi chiese la serie B. Accettai. Ma dopo 7 risultati utili consecutivi, a pochi punti dal primo posto, fui mandato via. Ho ancora tanto dispiacere a pensarci, nonostante a Benevento ho tanti amici tra i giocatori, dirigenza e la stessa tifoseria mi ha apprezzato. Sono un uomo di calcio e capsico che sono cose che possono accadere, sono andato via in punta di piedi senza fare alcuna polemica anche se mi domando ancora perché accadde. In ogni caso sono convinto che quella squadra sarebbe potuta arrivare in B, così come quella di quest’anno. Il Benevento ha le stesse possibilità di arrivare lontano come il Sassuolo. Sul secondo quesito, non la vedo come la partita più difficile. Io lavoro alla giornata e ora penso solo all’allenamento odierno”.
Chi o cosa potrebbe decidere il derby?
PAPAGNI – “Se ci fermassimo a guardare la classifica e gli organici, allora non dovremo proprio presentarci, non ci sarebbe partita. Invece il calcio è bello per la sua imprevedibilità, ti consente di avere sempre possibilità. Noi dovremo essere bravi a ragionare ed a non commettere errori, poi vedremo”.
BRINI – “Gli episodi possono essere fondamentali. Non ci sono calciatori particolari che possono risolverlo. L’intero organico può determinare una giocata importante”.
Un risultato negativo come potrebbe incidere sul vostro campionato?
PAPAGNI – “Per noi assolutamente no. Giochiamo contro la migliore squadra del campionato, figuriamoci se un risultato negativo possa influire sul resto del campionato. Se fossero mancate poche giornate alla fine, probabilmente ci poteva stare, ma adesso ci prendiamo quello che viene perchè siamo ancora un cantiere con lavori in corso. Fino alla conclusione del mercato non ci assesteremo. Dopo saprò con quale organico dovrò portare il Savoia alla salvezza”.
(Giovanni Caracciolo – Ivan Calabrese)