Il 2015 si apre con un match che è davvero una variabile ‘impazzita’. Messina-Savoia, valevole come ultima sfida del girone d’andata, si incastra nel momento più enigmatico di questa prima parte di stagione. Il giro di boa di fine anno ha restituito un Savoia in crisi di gioco e risultati, provato dalla querelle societaria. La schiarita del 29 dicembre, con la revoca dall’incarico subìta dall’ormai ex amministratore Maglione, ha fornito una prima risposta sulla gestione della società ma non poche perplessità suscita la ‘rivisitazione’ dell’organico che al momento vede solo uscite. Da oggi il mercato è ufficialmente aperto ed il consulente alle operazioni Eupremio Carruezzo, assistito dal ‘futuro’ diesse Bruno Russo (Obbedio è ancora in carica ma non ha più alcun potere decisionale), è in fibrillazione per piazzare i primi, necessari, colpi per consegnare ad Ugolotti o a chi gli succederà, qualora i risultati del tecnico dovessero essere ancora scarsi, una rosa in grado di giocarsi la permanenza in categoria.
A MESSINA CON GLI UOMINI CONTATI – Prima conseguenza di questi giorni di ‘anarchia’, con ruoli duplicati se non triplicati in seno alla dirigenza, la ‘fuga’ di numerosi calciatori. Dopo quelli già concretizzatisi di Del Sorbo, Calzi e Sabatino, sono ormai certi anche gli addii di Gallo, Di Nunzio e Malaccari. Sicuri partenti anche Cipriani, Corsetti, Di Piazza e D’Appolonia. Un vero ‘esodo’ di massa che ha costretto il tecnico a ‘rifocillarsi’ alla fonte della ‘Berretti’ di Marasco. Per raggiungere i 18 effettivi, Ugolotti ha convocato i giovanissimi (tutti classe ’97) Cuomo, Marasco e Amarante.
SENZA TIFOSI – Per la quarta volta in stagione (un record assoluto tra i Professionisti) i tifosi del Savoia non potranno recarsi in trasferta. Il ‘San Filippo’ è stato negato anche ai possessori della Supporter Card, così come era già avvenuto per le gare di Matera, Castellammare ed Aprilia. La motivazione stavolta non sta in rischio incidenti tra le tifoseria ma nella diatriba tra Comune di Messina e Prefettura della città peloritana, relativamente alle modalità di trasporto delle tifoserie ospiti dal porto allo stadio. L’Amministrazione non ha messo a disposizione mezzi pubblici (così come accaduto già con il Catanzaro) e così il massimo esponente del Governo della provincia messinese ha deciso per il divieto totale. Con il Benevento un’intesa strappata all’ultimo istante permise l’arrivo dei tifosi sanniti, stavolta non è stato così.
ATTENZIONE AL VENTO – Al ‘San Filippo’ (ore 11.00), che lo scorso luglio ha festeggiato il decennale dall’inaugurazione, la gara potrebbe essere influenzata da un forte vento di tramontana che soffierà per l’intero corso del match. Sul campo in erba naturale si percepirà un clima più freddo di quello effettivo (circa 15°). Esclusa la pioggia. Causa vento i palloni giocati potrebbero assumere traiettorie strane. Sarà un bel da fare per i portieri.
LE SCELTE – Stamattina la squadra ha sostenuto la rifinitura nel chiuso del Giraud. Poi tutti in albergo per il pranzo e partenza nel primo pomeriggio. Domani Ugolotti svelerà le sue scelte anche se la squadra è quasi obbligata. Ci saranno comunque due ballottaggi, uno in mediana, l’altro in attacco. Il modulo dovrebbe essere il 4-3-3. Difesa ‘fatta’ con Cremaschi, Verruschi, Sirigu e Checcucci. A centrocampo dovrebbe giocare Gargiulo, dubbio tra Sanseverino (55%) e Giordani (45%). In avanti certi D’Appolonia e Scarpa, la maglia di punta centrale se la giocheranno Di Piazza (60%) e Corsetti (40%).
LA FORMAZIONE – Dovrebbe essere questo l’undici anti-Messina. In porta confermato Santurro; difesa a quattro con Cremaschi (dx) e Verruschi (sx) sugli out, coppia centrale Checcucci-Sirigu. Mediana con Sevieri perno centrale, a destra Gargiulo, a sinistra Sanseverino; attacco con Di Piazza terminale di centro, D’Appolonia (dx) e Scarpa (sx) agiranno sulle fasce. Dirigerà il match il signor Giovanni Luciano di Lamezia Terme, ad assisterlo Nazzareno Manco di Vibo Valentia e Claudio Cantiani di Venosa.
‘Si accettano miracoli’. Che il film di Alessandro Siani, in questi giorni nelle sale cinematografiche, possa essere di buon auspicio per un Savoia rimaneggiato ma pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
(Redazione)
