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SI CHIUDE IL 2014. Un anno di Savoia Un’altalena di emozioni. Dalla tanto attesa vittoria in serie D alla sofferenza della Lega Pro. In mezzo tanti aneddoti e risvolti societari

scarpa12Un 2014 vissuto sull’ottovolante delle sensazioni. Dalla vittoria a Torrescuso (5 gennaio) alla sconfitta interna con la Casertana (20 dicembre), dalla ‘D’ alla Lega Pro, un’altalena di emozioni e di stati d’animo diversi. Si è passati dall’esaltazione pura per la vittoria del campionato di quarta serie alle preoccupazioni di classifica e non solo di questo inizio di stagione in ‘C’. Le ultime notizie in tal senso, con l’ingresso deciso della proprietà e la ‘rimozione’ di Maglione, reo di una gestione al di sotto delle aspettative, ha comunque dato nuova linfa alle speranze del popolo torrese. La nuova sfida porta il nome di Eupremio Carruezzo, grande attaccante dei bianchi a fine anni novanta, cui è stato affidato il mercato di gennaio. Il nostro consueto appuntamento di fine anno è dedicato a ripercorrere le tappe fondamentali di questo 2014.

DA TORRECUSO AD AGRIGENTO – Il Savoia aveva chiuso l’anno 2013 col rocambolesco pari di Messina (da 3-0 a 3-3) che aveva comunque consentito ai bianchi di fregiarsi del titolo di Campione d’Inverno. Il nuovo anno inizia con la delicatissima trasferta dell’Ocone’, contro la squadra rivelazione del torneo che pochi turni prima aveva battuto l’Akragas. Termina 1-2 per la capolista a conclusione di un match emozionante. Il gol decisivo è di Mario Terracciano, la cui punizione dal limite è deviata da un difensore. Il successo dà nuova forza ai torresi che arrivano al ‘match of the year’ di Agrigento (19 gennaio) con tre punti di vantaggio. Finisce 0-0 in un ‘Esseneto’ con 8.000 spettatori sugli spalti, tutti di fede akragantina (fu vietata la trasferta ai tifosi del Savoia). Quel pari sancisce la vittoria del campionato. L’Akragas subisce il contraccolpo psicologico del mancato aggancio e perde clamorosamente terreno nelle successive gare.

SAVOIA, BELLO DI NOTTE – Una della cartoline del 2014 rimarrà la cornice del Giraud nel serale contro la Battipagliese. In 7.000 assiepano l’impianto torrese in un gioco di luci, cori e colori. Finirà 5-1 sul campo. Le immagini di quella festa saranno diffuse anche da Sky. Con il successo sulle zebrette i torresi impongono la propria supremazia regionale. Vinti tutti i derby (in casa e fuori), solo un pari a Cava (3-3).

LA GRANDE FESTA – Il Savoia ottiene la vittoria matematica del campionato nel match del Giovedì Santo contro il Licata. A Torre può partire la festa, caroselli di tifosi esprimono tutta la propria gioia per le strade cittadine. Ma non è ancora finita. I bianchi sono alla ricerca dell’ultimo record di una stagione indimenticabile. Col Città di Messina, all’ultima di campionato, arriva anche questo primato: 17 vittorie su altrettante gare interne al Giraud (1-0 il finale con gol partita di Del Sorbo).

E’ LEGA PRODopo 13 lunghi anni di sofferenze e delusioni, contraddistinti da due fallimenti, il Savoia torna tra i Professionisti. Un successo di un’intera dirigenza con il patron Lazzaro Luce (forzatamente non più presente dal 7 novembre 2013) ed i suoi soci Quirico Manca, Orlando Santaniello e Gianluca Marciano in grado di compiere il ‘miracolo’ calcistico di restituire la giusta dignità al vessillo biancoscudato, all’intera città di Torre Annunziata.

TENSIONI ESTIVELa Lega Pro è un altro mondo, sia sotto l’aspetto economico che dell’organizzazione. A Francesco Maglione è affidato l’incarico di amministratore unico. Sarà lui a gestire la macchina Savoia. La proprietà si occupa dell’aspetto finanziario, sua è la fidejussione di 600mila euro che consente l’iscrizione. Mentre procede il mercato estivo con Giovanni Bucaro chiamato alla guida tecnica, le tensioni aumentano sul caso-Giraud. Lo stadio non è agibile per la nuova serie. C’è bisogno di una serie di interventi strutturali e di messa in sicurezza, su tutti l’installazione delle videocamere interne ed esterne all’impianto per il servizio di ordine pubblico. Il sindaco Starita si impegna in prima persona.

IL MERCATO – Maglione rifonda il Savoia. Tutti via o quasi gli eroi della promozione. Ne restano in cinque: Scarpa, Del Sorbo, Esposito, Gargiulo e Panariello. Arriva una schiera di giovani ‘sconosciuti’ e qualche nome di grido, su tutti Giacomo Cipriani voluto fortemente dall’amministratore.

ESORDIO IN ‘TRASFERTA’ – Il Savoia ottiene l’iscrizione con indicazione del Giraud come stadio. Le soluzioni alternative di Castellammare, Pagani e Benevento non hanno esito. Ma la prima, nonostante il calendario la collochi in casa’, si gioca lontano da Torre. Si emigra a Frattamaggiore. Il 31 agosto è il giorno dell’esordio in Lega Pro. Col Melfi finisce 1-1, il primo gol tra i Pro è realizzato di Giulio Sanseverino.

IL ‘GOLPE’ FALLITO – Terza giornata, il Savoia perde al Giraud contro il Benevento (2-3). Un solo punto in tre gare e l’eliminazione dalla Coppa Italia già incassata inducono il presidente Manca a cambiare. Il 16 settembre è pronto l’esonero di Bucaro e le dimissioni di Maglione. In serata il colpo di scena. Maglione si tira indietro e non si dimette, vuol continuare: si apre una crepa tra le parti che sarà il leit motiv fino a questi giorni. La squadra ne risente, i tifosi sono disorientati. La proprietà non viene più al Giraud, Maglione è sempre più solo.

FALLIMENTO TECNICO – Il primo campanello d’allarme del fallimento tecnico targato Maglione arriva con l’esonero del suo ‘pupillo’ Bucaro dopo la sconfitta interna con il Martina. Sulla panchina si siede Guido Ugolotti. Il Savoia è al terz’ultimo posto dopo 10 turni, lo sarà anche alla diciottesima dopo la sconfitta interna con la Casertana (0-3).

L’EPURAZIONE DI FINE ANNOMaglione nella conferenza stampa ‘monologo’ del 18 dicembre mette le mani avanti. Dichiara di volersi dimettere a metà gennaio (aveva fatto lo stesso a fine settembre senza dar seguito a quanto detto), giusto in tempo per fare il mercato dopo i tantissimi errori di valutazione anche economica (Cipriani ha un contratto faraonico così come qualche altro). Nella stessa sede parla di pesanti debiti della proprietà che sarebbe addirittura in ‘liquidazione’. La risposta della Segesta non tarda ad arrivare e con una dura nota stampa l’architetto Manca, ‘sbugiarda’ tutto il castello di parole di Maglione: il Savoia ha una proprietà nel pieno delle sue funzioni e senza debiti. Si è alla resa dei conti che arriva il 29 dicembre. Maglione ed il suo consulente De Vita sono convocati dalla proprietà, la volontà è quella di ‘leggere’ il bilancio ed i dati economici. Maglione non si presenta all’incontro. La proprietà, all’unanimità, decide di sollevarlo dall’incarico senza attendere altro tempo. Il comunicato della Segesta è chiaro. Ad Eupremio Carruezzo è affidato il compito di consulente di mercato. Si chiude così il ‘complicato’ anno dei bianchi che termina con importanti auspici di un 2015 in ascesa. L’obiettivo è conservare la categoria e mantenere l’equilibrio economico.

I NUMERI – Chiudiamo il nostro ‘anno di Savoia’ con i ‘numeri dei bianchi’ curati con la solita dovizia di particolari dal collega Giuseppe Lucibelli. Serie ‘D’: nelle 17 partite disputate dall’inizio dell’anno si contano ben 11 vittorie, 6 pareggi e nessuna sconfitta: questo il cammino fino al 4 maggio. Con una serie positiva di 21 risultati utili consecutivi. 40 i gol realizzati da Scarpa e compagni, solo 15 quelli subiti. Incredibile il cammino al “Giraud”: 17 vittorie su 17 partite giocate. Un vero record. La prima sconfitta del 2014 arriva nella Poule scudetto. Dopo lo 0-0 casalingo contro il Matera, il 18 maggio a Fiumicino con la Lupa Roma si perde 2-1. Si passa alla Lega Pro. Tra Bucaro ed Ugolotti 13 sono i punti complessivi. Il tecnico palermitano aveva raccolto in 10 partite 7 punti, il nuovo arrivato ha totalizzato 6 punti in 8 partite. La media, più o meno, resta uguale. 2 le vittorie, 7 i pareggi conquistati, di cui 4 in casa e 3 fuori. Per il resto solo sconfitte (9), 4 in casa e 5 fuori. Il bottino di gol al “Giraud” è davvero insignificante. Su 9 partite soltanto 8 gol fatti e 12 quelli subiti. Peggio lontano da Torre Annunziata con 7 gol all’attivo e 13 al passivo. In totale sono 15 i gol realizzati e 25 quelli subiti. Un po’ di rammarico c’è. Dopo i primi 45 minuti, in casa, il Savoia avrebbe avuto 17 punti in più… al 90’ sono diventati soltanto 3. Da aggiungere i due calci di rigore sbagliati a Barletta e contro il Martina Franca.

Con 33 presenze Francesco Scarpa è il calciatore che ha giocato più partite con la maglia del Savoia nell’anno 2014. A ruota lo segue Antonio Del Sorbo con 26 presenze. Entrambi sono anche i goleador più prolifici. Il primo ha realizzato 14 gol (5 su calci di rigore), il secondo 7.

(Redazione)





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