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LA VERGOGNA. Lo sport è una cosa seria Tanto clamore e una foto ‘rubata’ nello spogliatoio del Giraud per ‘festeggiare’ l’impresa. Gesto di cattivo gusto, a Torre impartiamo lezioni di ospitalità

casertana3Lo sport è una cosa seria. Ieri pomeriggio al Giraud si è assistito a qualcosa di davvero sconcertante. Riteniamo giusto rimarcarlo e non per ‘invidia’ nei confronti di chi ha vinto. D’altronde, quest’anno, già tre squadre hanno violato l’impianto di Piazzale Gargiulo ma mai nessuno era arrivato a tanto. Ci riferiamo alla irridente foto che giocatori e dirigenti della Casertana, figlio del presidente Lombardi (assente!) compreso, si son fatti scattare all’interno dello spogliatoio del Giraud. Tutti ad esibire in bella mostra il numero ‘tre’ con le dita, a simboleggiare il risultato finale, con il dirigente accompagnatore ad evidenziarlo sul tabellone delle sostituzioni. Un gesto di cattivissimo gusto, anche perché chi ha scattato la foto è stato il più alto dirigente ieri presente allo stadio: l’attuale direttore generale della Casertana, ex Savoia, Guglielmo Accardi. Lo scatto è da ieri, in bella mostra quasi come fosse un trofeo, sulla pagina ufficiale facebook del club rossoblu. Con tanto di commento e dedica ai tifosi, l’immagine è stata oggetto di un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale della società, come se si potesse andare fieri di quello scatto ‘rubato’ nello spogliatoio del Giraud. E pensare che la Casertana ieri si è presentata allo stadio ‘accompagnata’ da cinque funzionari del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caserta, quasi come se a Torre fosse pronto qualcosa di pericoloso, si andasse a fare la ‘guerra’. La nostra città, la nostra società hanno dimostrato sportività e ospitalità. Si può perdere, come accaduto ieri, ma sempre a testa alta, con rispetto. Probabilmente nel capoluogo di Terra di Lavoro temevano di ricevere un’accoglienza simile a quella del 30 maggio 2004, quando al ‘Pinto’ ci fu un vero e proprio ‘agguato’ alla squadra ed ai tifosi del Savoia. Basti ricordare che all’arrivo del pullman dei bianchi, l’auto di scorta della polizia scomparve e fuori dai cancelli i giocatori furono insultati, con il torpedone bersaglio di oggetti. Un clima di pura intimidazione costruito a tavolino. In campo qualcuno dello staff della Casertana aprì volutamente i cancelli consentendo a teppisti di entrare sul terreno di gioco. Ci fu una vera e propria caccia all’uomo nei confronti dei giocatori ospiti. E per chiudere il cerchio, a fine gara, quattro giornalisti di Torre, i compianti Catello Coppola e Silvestro Di Maria, giunti allo stadio insieme a Vincenzo Pinto e Rodolfo Nastro, all’esterno della struttura furono accerchiati ed apostrofati con fare minaccioso da tifosi della Casertana, senza che le forze dell’ordine a pochi metri muovessero un dito. Quella giornata fu una vergogna di cui Caserta si è macchiata. Per questo ci sentiamo di dire con forza che questo non è calcio, non è civiltà. Quella di ieri della Casertana è stata una vittoria di Pirro. Ma forse abbiamo capito del perché di tanto clamore per questo successo. I falchetti non avevano mai vinto nella loro storia al Giraud. E noi della ‘nostra’ storia ne andiamo fieri!

(Redazione)





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