20-12-2014 – In una sala stampa affollata, uno dopo l’altro, arrivano i protagonisti del match. Due per parte per raccontare la gara. Su tutti, forti le parole di mister Ugolotti che risponde piccato a quanto affermato da Campilongo e lancia un grido d’allarme alla società in prospettiva futura.
UGOLOTTI – L’allenatore (nella foto) non attende neanche che giornalisti gli pongano la prima domanda.
Troppa è la sua voglia di chiarire alcuni concetti.
“Le problematiche di questa settimana hanno influito sulla partita. Abbiamo fatto il possibile, ma quanto successo è troppo grosso. Per tre giorni la testa è stata altrove”.
Poi la disamina sul match.
“La differenza di valori tra le due squadre è lampante ma fin quando non siamo passati in svantaggio la gara è stata in equilibrio. Dopo il gol poi ci siamo sgonfiati. Quando siamo propositivi rischiamo in contropiede e commettiamo i soliti errori. Cipriani e Di Piazza non danno una mano nella fase di non possesso. Senza Calzi perdiamo di qualità. Questa squadra manca di un esterno destro e di un difensore centrale alla Rinaldi”.
L’APPELLO ALLA SOCIETA’ – Il pensiero di Ugolotti si trasferisce nuovamente alle problematiche fuori dal campo.
“Adesso mi piacerebbe capire cosa vuol fare la società. Questa squadra va rinforzata, alcuni giocatori andranno via anche a seguito di quanto accaduto in settimana”.
LA STOCCATA A CAMPILONGO – Ugolotti ne ha davvero per tutti. Sotto i suoi strali finisce anche il tecnico della Casertana, Campilongo, che aveva parlato di problema mentale, commentando la situazione del Savoia.
“Farebbe meglio che pensasse a se stesso. Io non guardo mai in casa altrui. In settimana aveva definito il Savoia una squadra scarsa. Davvero poco corretto questo atteggiamento”.
CIPRIANI – Giacomo Cipriani è tra i giocatori finiti da subito nell’occhio del ciclone. Spesso beccato dalla tifoseria. Il suo rendimento è stato nettamente inferiore a quanto ci si potesse attendere.
Potrebbe lasciare il Savoia a gennaio?
“E’ dal secondo giorno che sono qui che sono sul mercato”.
Poi un commento sulla gara e sul gol che gli è stato annullato.
“Mi è stato detto fosse regolare. Credo che l’arbitro abbia commesso tanti errori perché era troppo nervoso a fine primo tempo e questo non va bene per chi deve dirigere una partita così delicata e sentita”.
Sulla Casertana.
“Ha dimostrato di essere una grande squadra. Ha approfittato dei nostri errori per punirci. Noi ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo dimostrato di essere professionisti seri nonostante i problemi accaduti in settimana. Abbiamo onorato la maglia, spero però si faccia chiarezza in questi giorni. La piazza è esigente e la gente deve esserci vicina”.
CAMPILONGO – Come sempre Sasà Campilongo è ‘esplosivo’. Esalta i suoi, dedica la vittoria a tifosi, parla del Savoia.
“Siamo partiti un po’ contratti, sentivamo questa partita. Abbiamo cominciato con un baricentro un po’ basso. Domenica ho visto il Savoia ad Aprilia e credo che il problema di questa squadra è di origine psicologica più che di uomini. Il primo tempo è stato equilibrato, poi un’invenzione di Diakitè ci ha permesso di passare in vantaggio. Dopo abbiamo gestito la gara senza preoccupazioni, segnando altre due reti. Dedico questa vittoria ai nostri tifosi cui è stato vietato di venire qui. Sono contrario alla tessera del tifoso e alle altre limitazioni. Così si ammazza il calcio”.
DIAKITE’ – ‘The man of the match’ arriva in sala stampa accompagnato dal figlio del presidente Lombardi.
Ci racconta il suo gol.
“Appena ho visto lo spazio ho puntato il difensore e sono arrivato fino al tiro vincente, speravo di poter fare quella giocata e ci sono riuscito. Pensavo di aver segnato anche un altro gol perché sulla traversa ero convinto che la palla avesse varcato la linea ma il guardalinee ha lasciato continuare”.
Un pensiero ai tifosi.
“A fine partita abbiamo esultato con i pochi tifosi presenti allo stadio. Ovviamente non ha fatto piacere ai sostenitori del Savoia, da lì il battibecco con Scarpa”.
(Giovanni Caracciolo)