20-12-2014 – La Casertana umilia il Savoia ed espugna con un netto 0-3 il Giraud di Torre Annunziata, ancora una volta terra di conquista. Per i bianchi un solo punto nei 4 derby finora disputati tra le mura ‘amiche’ (1-1 con l’Ischia), poi solo delusioni contro Benevento, Paganese ed oggi Casertana. I sonori fischi che ‘salutano’ la squadra al termine del match, la dicono lunga sullo stato d’animo della piazza. Sconforto, delusione, timore di perdere la categoria: queste le sensazioni che si vivono in un pomeriggio da dimenticare. Adesso la sosta natalizia, subito dopo l’apertura del mercato. Dopo le parole di Maglione sembra, però, complicato rinforzare la squadra con le attuali finanze. Si corre il rischio di una fuga di calciatori senza che nessuno arrivi alla corte di un preoccupatissimo Ugolotti.
CHIACCHIERE DI DISTRAZIONE – La tempesta scatenatasi questa settimana dopo le tensioni tra l’amministratore Maglione e la squadra al momento del pagamento degli stipendi e la successiva conferenza stampa con la quale il dirigente ha annunciato le sue dimissioni, quasi come una resa sotto l’aspetto societario, hanno ovviamente inciso sulla squadra. Non è bastata la grandissima prova di maturità degli ultras che hanno chiamato a raccolta la città (oggi al Giraud presenti però poco più di 1000 spettatori paganti) e quella di capitan Scarpa con il suo accorato post su facebook. Troppe le ‘distrazioni’ che sono state portate inesorabilmente oggi sul terreno di gioco. La gara ne è stata lo specchio fedele. Fin quando i bianchi sono rimasti compatti ed ordinati, la partita è stata in equilibrio. E’ bastata la disattenzione di Malaccari prima e di Sirigu poi, a dare il via alla disfatta. E’ ovvio che così non si va da nessuna parte. Occorre una svolta decisa. La proprietà latita, totalmente assente, non compare da mesi. Il miracolo promozione costruito con tanti sacrifici, si sta sgretolando come un castello di sabbia colpito dalle acque del mare.
LE SCELTE – Ugolotti, ex col dente avvelenato, voleva tirare un brutto scherzo a Campilongo. Non gli sono affatto piaciute le parole che l’attuale allenatore dei falchetti aveva espresso in settimana riferendosi al suo Savoia: ‘I torresi sono scarsi’, aveva asserito l’ex tecnico dell’Ischia, facendo andare su tutte le furie Ugolotti.
Il Savoia si schiera con un attentissimo 4-4-1-1 che all’occasione si trasforma in 4-5-1. Gallo è il perno tra attacco e mediana. Sirigu è preferito a Verruschi, D’Appolonia la spunta su Sanseverino, Di Piazza non è in distinta, gioca a sorpresa Cipriani. Sul fronte opposto Campilongo schiera il 4-3-3.
LA PARTITA - Per tutto il primo tempo, nonostante la supremazie territoriale degli ospiti che tengono più palla, il Savoia è attento e non rischia nulla. Nella ripresa i bianchi si sciolgono sotto i colpi, neanche tanto intensi, della Casertana. L’unica nota di cronaca della prima frazione si registra alla mezz’ora: una punizione dal limite di Bianco viene deviata in angolo da Santurro. Poi solo tanto possesso di palla e nulla più.
IL SOLITO ERRORE – Come accade sempre più sovente, è il Savoia a farsi male da solo. La ripresa è iniziata da due minuti quando Malaccari perde ingenuamente un pallone a centrocampo. Se ne impossessa Diakitè che giunge indisturbato fino al limite dell’area. Sirigu non chiude la marcatura ed il numero 9 ospite supera in diagonale Santurro in uscita. E’ lo 0-1, un film già visto in questa stagione.
PROTESTE – Il Savoia non ci sta e si getta a capofitto in avanti. Minuto 49: D’Appolonia viene atterrato all’ingresso in area, per l’arbitro, distante di circa 10 metri dall’azione, non è rigore ma solo punizione dal limite. Sul tiro di Sevieri, Mancini intercetta con la mano, ma tra lo stupore generale, l’insufficiente Mainardi fa continuare sotto gli occhi di Roberto Rosetti, designatore della CAN di Lega Pro, oggi al Giraud. Al 54’ ancora proteste in casa Savoia. Stavolta è Cipriani che si vede contrastato in area. Neanche questa volta per il direttore di gara ci sono gli estremi per il penalty. Addirittura il numero 11 torrese viene ammonito per proteste.
BIS E TRIS – Si spengono praticamente qui le velleità del Savoia che subisce il raddoppio al 63’. Calcio d’angolo di Bianco, Murolo salta indisturbato e di testa insacca. Ennesima rete subita su calcio da fermo, altra pecca irrisolta di questo deludente Savoia. Gara finita? Per nulla. All’85’ Diakitè colpisce la traversa e nell’ultimo dei 5 minuti di recupero arriva anche l’umiliazione del terzo gol. Mattera lancia Mancosu che entra indisturbato in area. Saltato Santurro in uscita, è lo 0-3. Notte fonda al Giraud.
(Giovanni Caracciolo)