http://www.solosavoia.it/2014/12/11/farsa-allitaliana-il-fallimento-della-supporters-card/

FARSA ALL’ITALIANA. Il fallimento della Supporter Card Stadi sempre più vuoti, il calcio nel Bel Paese è in crisi. A cosa serve tesserarsi se persistono i divieti di seguire la squadra in trasferta?

trasferte_libere11-12-2014 – Sul sito ufficiale dell’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive fa bella mostra, tra gli approfondimenti, il ‘Laboratorio Lega Pro’. Un punto d’orgoglio del sistema Italia nato nel maggio 2012 per combattere la violenza negli stadi. Il protocollo d’intesa fu sottoscritto tra i massimi vertici del Ministero degli Interni e della Lega Pro. Nel dettaglio era prevista la nascita della Supporter Card per abbattere le barriere negli stadi. Veniva istituita la figura societaria del dirigente addetto ai rapporti con la tifoseria, veniva costituito il G.O.S. (Gruppo Operativo di Sicurezza), una sorta di tavolo di regia con i rappresentanti delle singole società e delle forze dell’ordine. Davvero una bella storia, una di quelle da portare come esempio. C’è un però: i divieti non sono cessati e gli stadi anziché diventare ‘senza barriere’ hanno ‘alzato i muri’. Un vero e proprio fallimento del progetto con la Supporter Card a fare bella mostra di questo insuccesso.

DIVIETI CONTINUI – Chi ha subito più di altri la non adeguatezza del sistema al progetto sono stati i tifosi. Clamoroso il divieto imposto ai sostenitori della Nocerina (Lega Pro) nel derby contro la Salernitana dello scorso anno, quello che  ne è derivato rappresenta un’esasperazione di un clima di tensione che va condannato ma, allo stesso tempo, è sintomatico di un malumore generale. Per non andare troppo lontano chi ha dovuto pagare più degli altri è proprio la tifoseria del Savoia. Il girone d’andata non è ancora terminato e già in tre circostanze è giunto il divieto di trasferta. A Matera, Castellammare e da ultimo Aprilia.

LA SUPPORTER CARD – Quella dei continui divieti è una situazione davvero assurda. C’è da chiedersi: qual è l’utilità della Supporter Card in situazioni del genere? Il presidente della Lega Pro Macalli nella nostra intervista di domenica scorsa, a precisa domanda, ci ha risposto: “La Supporter Card è un modo per consentire a chi vuole godersi lo spettacolo di andare fuori casa ma quando ci sono teppisti che fanno danni a tutti, tesserati compresi ne subiscono le conseguenze”. Come dire, la regola sul tesseramento c’è, ma alla fine chi decide sono gli organismi preposti dell’ordine pubblico, per cui a pagare sono i tifosi veri che vanno allo stadio solo per divertirsi. Un’ammissione neanche tanto velata del fallimento del progetto di tesseramento considerando che pochi teppisti (è stato istituito il Daspo, quindi nei loro confronti c’è possibilità di limitazione) compromettono tutto.

TENTATIVI FALLITI – All’appello lanciato dai tifosi è seguito il deciso intervento del Savoia attraverso il proprio amministratore unico Maglione non ha sortito alcun effetto. Siamo a giovedì sera e nessuna ‘apertura’ è in vista. E’ difficile, per non dire impossibile, che il Prefetto di Latina possa ‘correggere’ la sua precedente decisione, aprendo le porte dello stadio di Aprilia ai tifosi del Savoia. Un’altra sconfitta del calcio sta per essere perpetrata nella più classica delle storie all’italiana nelle quali a pagare è sempre l’anello debole, ovvero i tifosi. Chi è più su, anziché ‘impegnarsi’ nel leggere e comprendere la realtà dei fatti, preferisce inibire, tanto è la soluzione più facile al problema.

(Giuseppe D’Ambrosio)

 





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