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RISCHIO DIVIETO. La parola a Starita e Macalli Gli scontri del dopo Cosenza tra un gruppo di tifosi torresi e le forze dell’ordine sembrerebbe la causa dei continui veti di trasferta

starita-macalli07-12-2014 – Lupa Roma-Savoia a rischio divieto per i tifosi torresi: la parola passa alle Istituzioni. SoloSavoia.it, dopo aver lanciato ‘l’allarme’ sull’alta probabilità che il match di domenica prossima ad Aprilia possa essere inibito ai sostenitori torresi, nonostante il giorno festivo ha chiesto ed ottenuto con la massima cortesia di poter sentire Giosuè Starita, sindaco di Torre Annunziata in rappresentanza delle istituzioni locali, e Mario Macalli, presidente della Lega Pro, massimo dirigente dell’Istituzione sportiva nel cui campionato è impegnato il Savoia. Parole ‘diplomatiche’ le loro che lasciano aperta una possibilità di intervento diretto ma allo stesso tempo una sorta di ’un’alzata di mani’ sulle decisioni degli organi di Pubblica Sicurezza che hanno l’ultima parola per questioni di ordine pubblico.

IL FATTOL’Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive con determinazione n. 45 datata 3 dicembre ma resa nota solo questa mattina ha stabilito che ‘Per l’incontro di calcio “Lupa Roma – Savoia” si richiede un approfondimento al Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ai fini dell’individuazione di misure organizzative di rigore’. Un rinvio che sa tanto di sentenza già scritta con il divieto che tra qualche giorno, dopo l’esame del Casms, passerà sul tavolo del Prefetto che disporrà la chiusura del settore ospiti e la vendita dei tagliandi ai soli residenti in provincia di Roma.

IL MOTIVO – Da ambienti vicini alle forze dell’ordine sembra che gli incidenti occorsi al termine di Savoia-Cosenza che hanno visto protagonisti un gruppo di tifosi in tafferugli con polizia e carabinieri, per il tentativo mancato di contatto con la tifoseria cosentina, abbiano indotto i componenti del G.O.S. a fornire note negative sulle trasferte per la tifoseria torrese. Castellammare ed Aprilia confermerebbero questa possibilità.

IL SINDACO – In attesa di leggere le motivazioni che hanno indotto gli organi precostituiti a decidere con così tanta fermezza (i dispositivi possono essere anche non contenere ragioni specifiche limitandosi ad accampare un generico pericolo di ordine pubblico) abbiamo ascoltato il primo cittadino di Torre Annunziata, Giosuè Starita.

“Emettere un atto del genere è fuori logica. La città non merita un simile trattamento. La più ampia parte della tifoseria del Savoia ha dimostrato di essere matura e sportiva. Interverrò personalmente con il Prefetto per invitarlo a rivalutare la sua decisione. Bisognerà comunque capire quali siano gli effettivi motivi che hanno indotto l’Osservatorio prima ed il Casms poi a determinare con tanto rigore”.

IL PRESIDENTE – A distanza di una settimana dal divieto di Castellammare di Stabia, siamo nuovamente ad ascoltare il massimo dirigente della Lega Pro.

Mario Macalli riflette su questo nuovo ‘caso Savoia’.

“Vi confesso che soltanto adesso vengo a conoscenza di questa determinazione dell’Osservatorio. Ovviamente mi informerò attraverso i canali ufficiali per comprendere cosa abbia portato a questa ennesima misura nei confronti della tifoseria di Torre Annunziata”.

Il discorso di Macalli si fa più ampio quando ci racconta dell’incontro avuto al ‘Viminale’ con il Ministro degli Interni,  Angelino Alfano.

“Lo scorso 4 dicembre sono stato al Ministero insieme agli altri presidenti delle Leghe, al presidente del Coni ed ai rappresentanti delle forze dell’ordine. In quel consesso il ministro Alfano ha ribadito la tolleranza zero nei confronti di qualsiasi episodio di violenza. La posizione presa contro la tifoseria dell’Atalanta è sotto gli occhi di tutti. Non ci saranno più falle nel sistema. Saranno prese le identiche decisioni dalla A ai dilettanti. Lo stesso Malagò (presidente del Coni ndr) ha ribadito la piena sintonia con le parole del Ministro. D’altronde ogni fine settimana si registrano costi sociali altissimi per l’invio delle forze dell’ordine negli stadi”.

Presidente, ma allora è un fallimento la Supporter Card?

La presa di posizione di Alfano va al di là di qualsiasi tesseramento. Bisogna colpire chi delinque, chi va allo stadio per creare turbative, per attaccare forze dell’ordine, tifosi avversari, squadre. E’ finito il tempo del permissivismo. Su questo tema nessuno può più transigere. La Supporter Card è un modo per consentire a chi vuol godesi lo spettacolo di andare anche fuori casa ma quando ci sono dei teppisti che fanno danni, tutti, tesserati compresi, ne subiscono le conseguenze. E’ necessario isolare questa gente”.

Presidente, torniamo al Savoia. Contro la Lupa Roma è una gara senza una storia pregressa. Non ci sono precedenti di scontri o avversione tra le due tifoserie. Perché privare i sostenitori torresi di seguire la squadra ad Aprilia?

“Le ribadisco che solo oggi ho appreso la notizia, siete stati voi a comunicarmela, pertanto, prima di assumere qualsiasi posizione ufficiale, devo capire cosa c’è dietro questa determinazione. E’ ovvio che chi ha deciso non l’ha fatto per divertimento, ci sarà qualcosa di concreto che non deve necessariamente essere collegato alla specifica gara in questione (queste parole confermerebbero l’ipotesi degli incidenti del dopo Savoia-Cosenza ndr). Vedremo anche se in questi casi, come sottolineato dal Ministro, l’unica competenza è delle autorità governative e le Istituzioni sportive non possono che prenderne atto”.

(Giovanni Caracciolo)

 





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