30-11-2014 – E’ il gran giorno di Juve Stabia-Savoia, il derby più giocato nell’ultracentenaria storia dei bianchi che oggi conta la sfida numero 83 tra torresi e stabiesi. Basterebbe solo questo dato per evidenziare l’importanza di una gara che vive di una storica rivalità tra città confinanti. Rivalità che c’è da sempre come dimostra anche il racconto del ritrovamento dell’Effigie di Maria Santissima della Neve, contesa tra i pescatori delle due città e poi attribuita alla nostra. Campanilismo a 360° che vede nella stretta attualità calcistica valori di classifica diametralmente opposti. Lo Stabia è quarto a 29 punti in graduatoria, il Savoia terz’ultimo con soli 9 punti. Venti lunghezze di distanza che lasciano intendere una sfida impossibile sulla carta, possibile sotto il profilo emotivo di un derby così sentito. Insomma un lunch match dai mille risvolti che preannuncia grandi emozioni.
GUERRA DI NERVI – Chi subirà la pressione psicologica della gara è indubbiamente la Juve Stabia. Quarti in classifica, gli stabiesi giocano in casa (è il primo derby stagionale al ‘Menti’) e sono chiamati a vincere per non perdere contatto con l’attuale capolista Benevento (32 punti con una gara in più) vittorioso ieri pomeriggio a Reggio Calabria (0-2), il Lecce (31 punti con una gara in più) che ha strapazzato ieri il Melfi (4-1) ed in attesa della Salernitana (31 punti) che subito dopo il derby del ‘Menti’ giocherà ad Aprilia contro la Lupa Roma in una sfida alla portata degli uomini di Menichini. Le vespe non possono più nascondersi e mirano alla promozione diretta in serie B. Tutti elementi che portano all’obbligo dei tre punti per gli uomini di Pancaro. A questo aggiungiamo che oggi lo stadio sarà di due ‘soli’ colori, quelli gialloblu, a chiudere il cerchio di un ‘delitto perfetto’ con un clima rovente sugli spalti ed un gran caldo sul terreno di gioco in sintetico con ben 26° previsti, una coda d’estate in pieno autunno. E il Savoia? I torresi in questa gara non hanno nulla da perdere, sembrano la vittima sacrificale da immolare all’altare stabiese. Sotto il profilo tecnico sono ampiamente inferiori all’avversario, la classifica lo evidenzia in maniera impietosa. Eppure nel calcio c’è sempre l’imprevisto dietro l’angolo. Non è la prima volta che il Davide di turno sorprende ed ha la meglio sul favorito Golia. Noi vogliamo crederci. L’effetto sorpresa, aggiunto a cuore e voglia di riscatto, potrebbe confermare ‘il bello del calcio’. A ora di pranzo ce ne accorgeremo.
C’ERA UNA VOLTA… IL GEMELLAGGIO – L’ultimo incontro a Castellammare nel campionato 2003-‘04 in D vide la conferma di un gemellaggio che sembrava forte, quasi intoccabile, voluto dai capi storici delle rispettive tifoserie: Tonino Ercolano per gli stabiesi, il mai troppo compianto Alfonso Di Nocera sulla sponda torrese. Come dimenticare le immagini dei trentamila del ‘Partenio’ che il 13 giugno 1999 assieparono gli spalti per l’accesso alla serie ‘B’. Sul campo vinse il Savoia, sugli spalti le due tifoserie con cori ed applausi reciproci. Poi qualcosa si è rotto qualche anno fa e questo ha portato al divieto per i torresi di assistere alla gara di oggi pomeriggio. Peccato.
LA CARICA DEI TIFOSI – Ieri mattina una rappresentanza degli ultras ha incontrato la squadra prima che iniziasse la rifinitura. Impegno, determinazione, cuore: questo hanno chiesto i tifosi a Scarpa e compagni. I giocatori si sono stretti in un ‘patto d’onore’ per la maglia, per lo scudo. Oggi al ‘Menti’ in undici saranno in campo, in migliaia a pochi chilometri di distanza, costretti a restare a casa, spingeranno i propri beniamini a tentare l’impresa (diretta streaming su www.sportube.tv). Un carica unica che potrebbe essere il vero valore aggiunto di un derby altrimenti già perso.
LE SCELTE – Ieri la rifinitura è stata aperta al pubblico. Ugolotti ha mischiato le carte per non far capire le sue vere intenzioni. Dalle sue parole in conferenza stampa qualcosa in più si è capito, almeno per quanto riguarda il modulo. “Cercheremo di dare continuità al nostro assetto di gioco”, come a dire conferma del 4-3-3 già opposto a Catanzaro e Cosenza. Staremo a vedere. Noi per il momento abbozziamo a quelle che potrebbero essere le scelte ed avanziamo l’ipotesi di due novità rispetto all’undici iniziale schierato contro i silani nell’ultima di campionato. Ballottagio tra Verruschi (65%) e Cremaschi (35%) per la fascia destra di difesa, lo stesso in avanti con D’Appolonia (55%) leggermente favorito su Sanseverino (45%). Al centro dell’attacco la scelta dovrebbe cadere sullo ‘stabiese’ Antonio Del Sorbo (un passato nel settore giovanile dello Stabia), voglioso di tirare uno scherzetto ai suoi concittadini. In campo ci sarà anche un ex di lusso, il difensore Di Nunzio, 25 presenze lo scorso campionato di B a Castellammare, mentre in panchina potrebbe esserci Alessio Gargiulo, due anni da protagonista nel settore giovanile stabiese, al punto che Braglia lo notò facendolo esordire in B a soli 18 anni. Poi il passaggio al Savoia la scorsa stagione.
LA FORMAZIONE – Questo il probabile 4-3-3 scelto da Ugolotti. Tra i pali Santurro; difesa a quattro con Verruschi (dx) e Sabatino (sx) sugli out, al centro la coppia Di Nunzio-Sirigu. In mediana Calzi sarà affiancato da Malaccari (dx) e Gallo (sx); tridente offensivo con D’Appolonia a destra e capitan Scarpa a sinistra, puntero centrale sarà il ‘bandito’ Del Sorbo. Dirigerà il match il signor Daniele Martinelli di Roma, ad assisterlo Salvatore Stasi e Luigi Lanotte entrambi di Barletta.
Siamo abituati a vincere le grandi battaglie, quelle che contano, quelle che restano nella storia. Gonfiate il petto dove poggia lo scudo e con onore combattete!
Ecco i possibili undici che scenderanno in campo:
(Redazione)