30-11-2014 – Nel post partita sensazioni e stati d’animo completamente opposti. La Juve Stabia riacciuffa la seconda posizione, il Savoia si conferma terz’ultimo. I due allenatori tirano acqua al proprio mulino e guardano le rispettive squadre.
UGOLOTTI – Il volto di Ugolotti è tutto un programma. Evidente l’amarezza sul viso del tecnico costretto a masticare ancora amaro.
Domenica scorsa al 95’ il Savoia ha subìto il pari dal Cosenza. Oggi, minuto più minuto meno, Scarpa prima e Cipriani poi non sono riusciti a metterla dentro.
“Le difficoltà ci sono. Primo tempo alla pari, loro più decisivi per l’indubbia qualità. Abbiamo cercato di manovrare le azioni ma i nostri limiti in avanti sono evidenti. A questo si aggiunge che non ce ne va bene una, al primo episodio sfavorevole veniamo puniti. La nostra reazione è stata confusionaria, eppure se avessimo pareggiato nessuno avrebbe potuto dire nulla”.
La differenza l’hanno fatta gli episodi?
“Proprio così, quelli a nostro sfavore hanno fatto calare il sipario sulla testa di qualche giocatore”.
E’ evidente che l’attacco non punge. Cosa si può fare?
“Lavorerò con il materiale umano che ho a disposizione poi la società deciderà se e come intervenire sul mercato. Per ora penso alla prossima gara nella quale ci mancheranno tre giocatori dell’importanza di Calzi, Gallo e Di Nunzio”.
Mancando contemporaneamente due centrocampisti, potrebbe essere rispolverato Gargiulo?
“Non mi piace parlare dei singoli. In settimana valuterò cosa fare. Potrei anche modificare il modulo”.
PANCARO – E’ entusiasta il tecnico delle vespe. Una vera e propria esaltazione del suo lavoro che si conclude nascondendosi dietro gli obiettivi stagionali.
“Questa squadra ha fatto 32 punti dopo 15 turni, ha il miglior attacco ed una delle migliori difese. Abbiamo uno degli organici più giovani di tutti e tre i gironi. Ci attribuiscono di lottare per la promozione per il blasone e perché proveniamo dalla B, ma il nostro obiettivo è la salvezza con il minutaggio dei giovani”.
Eppure la classifica vede le vespe a stretto contatto con Salernitana, Benevento e Lecce.
“Non ci tiriamo certo indietro, stiamo ballando e balliamo, ma riconoscete il merito a questi ragazzi per il grande campionato che stanno disputando”.
Per ampia parte della gara non si è vista la differenza di classifica tra Savoia e Stabia. Come mai?
“Non possiamo pensare di vincere le partite senza soffrire. Oggi è stato così e dedico la vittoria ai tifosi che ci avevano chiesto di battere il Savoia non tanto perché era un derby ma per la nostra classifica”.
Domenica prossima farete visita alla capolista.
“Contro la Salernitana sarà un bel match. Sono convinto che giocheremo una gran partita grazie allo spirito di sacrificio di questi ragazzi”.
(Giovanni Caracciolo)