30-11-2014 – Il Savoia gioca ma non concretizza, la Juve Stabia approfitta degli errori avversari e vince. Il 2-1 finale premia il cinismo dei padroni di casa e condanna i bianchi, vittime dei soliti svarioni difensivi e dell’evanescenza dell’attacco. Un film già visto, un tunnel iniziato con la partita di Salerno e del quale non si riesce ancora a vedere la luce d’uscita. Ancora una volta siamo a registrare una prestazione generosa, a tratti gagliarda, degli uomini di Ugolotti che dominano nel primo tempo ma non riescono mai ad impensierire seriamente la porta di Pisseri. Nella ripresa un errore di posizione di Santurro ed una sfortunata deviazione di Di Nunzio condanno il Savoia all’ottava sconfitta in quindici turni. Uno score davvero preoccupante, da retrocessione.
FINALE CONVULSO – Cominciamo dalle ultime fasi. Al minuto 91, sul 2-0 per lo Stabia, il Savoia batte un calcio d’angolo. La palla arriva nell’area piccola, Del Sorbo non riesce ad impattare, lo anticipa di stinco Jidayi che mette la sfera nella propria porta. E’ il 2-1. I bianchi ci credono. Al 93’ punizione dal limite, si incarica della battuta Scarpa. Il capitano indovina l’angolo giusto, l’incrocio dei pali alla sinistra di Pisseri. Sembra fatta per l’insperato pareggio ma la manona dell’estremo stabiese devia in angolo. Sul susseguente tiro dalla bandierina, Cipriani tutto solo di testa manda clamorosamente fuori. Finisce qui con tanto amaro in bocca ed una coda al veleno. In mezzo al campo si scatena una rissa. Tutti contro tutti. Si fanno notare Scarpa e Vella che vengono quasi alle mani. A fatica l’assistente di linea allontana il numero dieci torrese portandolo negli spogliatoi. Scene non belle che vedono anche i dirigenti Improta ed Obbedio a confronto. Fortunatamente finisce qui e negli spogliatoi la situazione torna alla normalità.
PRIMO TEMPO D’AUTORITA’ – Riavvolgiamo il film del derby e partiamo dall’inizio. Ugolotti conferma il 4-3-3 preferendo Verruschi a Cremaschi, per il resto è lo stesso undici inizialmente opposto al Cosenza otto giorni fa. Malaccari è avanzato nel tridente d’attacco, Scarpa quasi in contenimento, Gallo viene spostato a destra. Il Savoia parte col piglio giusto, sorprende gli avversari che sembrano quasi impotenti davanti alle belle trame di Del Sorbo e compagni. Ne esce una gara piacevole con gli ospiti più intraprendenti. Al 10’ dal limite ci prova Calzi, para a terra Pisseri. Un minuto dopo la risposta delle vespe: cross di Contessa in piena area, Di Carmine va al tiro, blocca Santurro. Al 22’ Nicastro ha l’opportunità di portare in vantaggio le vespe di Castellammare, ma a tu per tu con il numero uno dei bianchi si lascia ipnotizzare la conclusione ravvicinata. Tre minuti dopo la risposta del Savoia con Di Nunzio che ci prova su calcio di punizione dai 20 metri: la palla è alta. Ultima emozione al 46’ con Bombagi che da calcio di punizione sfiora l’incrocio dei pali.
IL REGALO ALLO STABIA – La ripresa evidenzia un ritmo più elevato. Il Savoia è ‘costretto’ ad arretrare il baricentro offrendo maggior campo agli avversari. La gara diventa più equilibrata. Al 49’ prima Scarpa, poi sul rovesciamento di fronte Di Carmine, vanno vicini al gol. Al 57’ arriva il vantaggio gialloblu: Di Carmine dal limite si libera dalla marcatura, ‘vede’ Santurro fuori dai pali e fa partire un tiro che si insacca sotto la traversa: è l’1-0. Il ‘Menti’ esplode, consapevole che il gol del vantaggio allontana i fantasmi di una gara non certo esaltante dei propri beniamini.
QUANTA SFORTUNA – Il Savoia accusa il colpo e ci mette qualche minuto per riprendersi. I padroni di casa premono il piede sull’acceleratore per cercare di chiudere il match. Al 66’ arriva il raddoppio. Calzi perde ingenuamente palla a centrocampo, Bombagi la recupera e calcia dal limite. La sfera deviata da Di Nunzio scavalca Santurro ancora fuori dai pali. Davvero sfortunati i bianchi puniti oltre ogni demerito da due infortuni difensivi. Poco dopo Di Nunzio, già ammonito, commette un inutile quanto grave fallo a centrocampo. Conseguente il secondo giallo cui segue il rosso. Il Savoia rimane in dieci uomini. Al 79’ ancora Di Carmine costringe Santurro agli straordinari con una deviazione sul suo perfetto diagonale. Quanto accaduto dal novantesimo in poi è già stato raccontato.
SAVOIA FALCIDIATO – Sembra piovere davvero sul bagnato per i bianchi. La coda dei provvedimenti disciplinari, porterà il Savoia a dover rinunciare, per la sfida salvezza contro la Reggina, a tre giocatori certamente squalificati: Gallo, Calzi e Di Nunzio, con il concreto rischio che capitan Scarpa possa essere fermato per quanto accaduto a fine partita. Dipenderà tutto dal referto del direttore di gara. Inizia già in salita il match contro gli amaranto di Reggio. Ci attende una settimana davvero ‘calda’.
(Giovanni Caracciolo)