25-11-2014 – Un campionato vinto sulla panchina del Savoia che ha segnato il ritorno dei bianchi di Torre Annunziata tra i Professionisti dopo 13 anni di dilettantismo, cinque stagioni da protagonista sul campo, secondo per numero di presenze di sempre, nella storia della Juve Stabia. Chi meglio di Vincenzo Feola può presentarci il derbissimo del ‘Menti’? L’ex allenatore dei bianchi, attualmente all’Akgragas, ‘sceglie’ SoloSavoia.it per raccontare il suo derby.
PIAZZE STUPENDE – Rispettato e stimato in entrambe le città, Vincenzo Feola non ha bisogno di accattivarsi l’una o l’altra tifoseria. Come sempre è schietto e non le manda a dire.
Cosa pensa di Torre e Castellammare?
“Sono due pizze stupende dove il calcio conta davvero tanto. Allo Stabia ho giocato cinque anni indimenticabili, dopo Amodio ho il record di presenze in C e questo rimane un punto d’orgoglio. A Torre ho vinto il campionatopiù importante dell’ultimo decennio, con pieno merito e dando il mio contributo. Aver trionfato con il Savoia è qualcosa che non si può spiegare, vi confesso che mi vengono ancora i brividi a ricordarlo”.
DERBY A META’ – La riflessione di Feola diventa amara quando passiamo a parlare dei tifosi.
L’assenza ‘obbligata’ di quelli torresi è sempre più probabile. Si attende solo l’ufficialità ma sembra che arriverà il divieto di trasferta nella vicina Castellammare, una grande mancanza.
“E’ la vera sconfitta del calcio. Non è giusto negare ad una tifoseria di vivere e seguire la propria squadra specie nei match più sentiti. Peccato, anche perchè una volta c’era un bel gemellaggio. Il fatto che i rapporti con il tempo si siano incrinati mi dispiace davvero. Purtroppo senza i tifosi del Savoia questo sarebbe un derby a metà”.
Lo scorso anno la partita decisiva dell’Esseneto di Agrigento vide il divieto per i supporters torresi. Eppure il Savoia sfoderò una super prestazione.
Ritiene che la probabile assenza dei tifosi possa ulteriormente caricare la squadra per l’impresa?
“Dipende molto dal carattere dei singoli giocatori. Conoscevo i ‘miei’ dello scorso anno ed erano tutti carichi. Voi di SoloSavoia eravate presenti ad Agrigento ed avete vissuto sul campo tutta la nostra determinazione, avevamo negli occhi la voglia di arrivare primi all’obiettivo, quindi potete comprendere le mie parole. Non so le caratteristiche dei calciatori di quest’anno. Di certo Scarpa e Del Sorbo saranno molto carichi”.
IL SAVOIA – Pur se da lontano Feola sta seguendo le vicissitudini dei bianchi.
Che idea se n’è fatta?
“Bisogna a tutti i costi mantenere la categoria. Ne parlo con Armando Fucci e Pasquale Suppa, entrambi legatissimi a Torre ed al Savoia. Dopo tanti sacrifici fatti per arrivarci non sarebbe giusto perdere la Lega Pro. Mi sarebbe piaciuto esserci ancora, purtroppo una persona non ha voluto e questo me lo porterò sempre con me. Ma non voglio fare alcuna polemica. Il Savoia mi è entrato nel cuore e sono un tifoso dei bianchi”.
LA JUVE STABIA – Stabia seconda in classifica, a due punti dalla vetta.
Se l’aspettava?
“Quest’anno ho visto al ‘Menti’ tre partite e sono rimasto subito impressionato dall’orgnazizazione di gioco di Pancaro. Devo ammettere che ha dimostrato di saperci fare, una piacevole sorpresa che in pochi si attendevano. Sono certo che lotteranno fino alla fine per il primo posto. Hanno una squadra di livello ed una società forte alle spalle”.
LO SPAREGGIO DEL 1999 – L’ultima volta che Savoia e Juve Stabia si sono incrociati tra i Professionisti è stato il 13 giungo 1999 al ‘Partenio’ di Avellino. Finalissima per l’accesso in B. Il doppio sigillo di Masitto e Nocerino mandò ilSavoia in paradiso, lo Stabia all’inferno.
Feola vestiva la maglia gialloblù. Quali i ricordi?
“E’ una ferita ancora aperta. Ogni volta che ci penso mi viene il magone. La nostra vittoria avrebbe potuto rappresentare la grande svolta della mia carriera. Non fu così. Passò il Savoia. Devo ammettere, però, che la vittoria del campionato lo scorso anno è riuscita a farmi dimenticare quella grande amarezza. La gioia di vincere a Torre, di far felice tanta gente, mi ha dato grinta e stimoli e mi ha restituito serenità”.
I PUNTI DI FORZA – Giochiamo il derby.
Quali i giocatori che potrebbero decidere il match?
“Per il Savoia spero possano essere Scarpa e Del Sorbo che tra l’altro è di Castellammare e quindi vivrà questa partita in maniera particolare. Sul fronte delle ‘vespe’ ritengo che l’attacco sia il punto di forza. Ripa e Di Carmine fanno la differenza in questa categoria”.
IL PRONOSTICO – Ci sembra giusto chiudere con il pronostico di Feola.
Come finirà Juve Stabia-Savoia?
“Non voglio scontentare nessuno, per questo vedrei un bell’X”.
(Giovanni Caracciolo)