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CHE INGIUSTIZIA! Macalli: “Andrò fino in fondo” Savoia multato, Foggia ‘indenne’. Eppure allo ‘Zaccheria’ abbiamo assistito ad uno spettacolo spregevole. Interverrà il presidente della Lega Pro

CHE INGIUSTIZIA! Macalli: “Andrò fino in fondo”

21-10-2014 – ‘Che bello è quando scoppia il Vesuvio, scorre tutta la lava, scompare la Campania’. Questo il becero ritornello, cantato a gran voce, da tutto lo stadio ‘Zaccheria’ sabato scorso nel match contro il Savoia. Un episodio gravissimo sul quale immediatamente SoloSavoia.it, presente sul posto, ha alzato il velo, denunciando quanto accaduto. Lo stesso sindaco di Torre Annunziata, da noi interpellato, si è espresso in maniera dura chiedendo le scuse ufficiali al primo cittadino di Foggia. Ad oggi nulla è ancora accaduto. Eravamo convinti che almeno la giustizia sportiva prendesse i giusti provvedimenti, atti a condannare quanto di incivile vissuto in una partita di calcio. Ma con nostro gran stupore, nel comunicato ufficiale odierno, nulla è stato comminato al Foggia.

L’ATTACCO FOGGIANOFoggia ‘innocente’, Savoia ‘colpevole’. Emerge questo dal comunicato che ha inflitto alla società torrese una multa di 3.000 € perché, secondo quanto riportato nel testo del dispositivo, ‘propri sostenitori, in campo avverso,  introducevano e facevano esplodere nel proprio settore tre petardi di notevole potenza; i medesimi lanciavano nel settore occupato dall’opposta tifoseria pietre di piccole dimensioni, il tutto senza  conseguenze’. Orbene, non entriamo nel merito di quanto scritto, oggetto del referto presentato al giudice sportivo, ma noi abbiamo visto ben altro. Per l’esattezza dal settore Curva Nord, attiguo a quello riservato agli ospiti, in tanti sono scesi e si sono portati verso la tifoseria biancoscudata con fare minaccioso, lanciando oggetti.

IL CORO DELLA VERGOGNA – Ma non finisce qui. A Foggia lo stadio ha intonato il ‘coro della vergogna’ con il ritornello che abbiamo riportato in testa al nostro articolo. Anche questo episodio è stato ‘dimenticato’, come nulla fosse accaduto. Eppure, nello stesso comunicato diramato in giornata, il Prato calcio è stato multato di 3.000 € perché ‘propri sostenitori, più volte durante la gara, intonavano cori offensivi verso l’arbitro e l’opposta tifoseria’. Ci sembra evidente che siano stati usati due pesi e due misure, tutti a senso unico, ovvero per tutelare la tifoseria foggiana, condannando unicamente quella ospite.

LA PROMESSA DI MACALLI – Non ci è sembrato giusto chiudere qui il discorso. SoloSavoia.it vuole andare fino in fondo a questa vicenda, così abbiamo contattato il presidente della Lega Pro, nonché vice presidente della F.I.G.C., Mario Macalli (nella foto) per ‘informarlo’ di quanto accaduto.

Ecco la sua risposta.

“Vorrei chiarire che il giudice sportivo ha deciso in base a referti scritti che gli sono stati posti all’Attenzione da chi era competente a farlo nella gara di Foggia. Mi riferisco al direttore di gara, ai suoi assistenti, ai commissari di Lega e, se presente, all’Ufficio Indagini F.I.G.C. Non dimentichiamo inoltre che da quest’anno i cori di discriminazione territoriale sono stati limati nel sistema sanzionatorio”.

Presidente, ma il Prato la sua multa l’ha avuta per cori contro i tifosi avversari. A Foggia è stata offesa un’intera Regione.

Il presidente ascolta con interesse, poi ci fa una promessa molto importante.

“Ho motivo di credere a tutto quanto voi affermiate anche perché lo avete documentato. Per tale ragione vi prometto che in prima persona mi informerò di quanto accaduto a Foggia per caprie le motivazioni che hanno indotto chi c’era a non riportare nulla nel referto. Andrò in fondo per rispetto della verità e dello sport. Ci potete contare”.

Ci speriamo davvero.

(Giovanni Caracciolo)

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