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SAVOIA-ISCHIA. Il pagellone Santurro perde l’imbattibilità dopo 353’. Di Piazza ‘zittisce’ il pubblico e si becca i fischi. Rinaldi-Di Nunzio si intendono, Sanseverino evanescente

SAVOIA-ISCHIA. Il pagellone

05-10-2014 – SANTURRO 6,5 – Perde l’imbattibilità dopo 353 minuti ad opera di Ciotola. Anche ieri è stato tra i protagonisti del match. Decisivo un suo intervento al 39’, quando ha deviato oltre la traversa un insidiosissimo tiro di Empereur ‘sporcato’ nella traiettoria da un difensore torrese.

SIRIGU 5,5 – Bucaro lo conferma dopo l’esordio con il Barletta. Il difensore ci mette tempo prima di prendere confidenza con il campo. Al 17’ un suo errore consente ad Ingretolli di sforare il vantaggio, fortuna che lo stesso numero due ci mette una pezza salvando sulla linea.

SABATINO 5,5 – La sua gara è incolore. Svolge il compitino assegnato senza prendersi responsabilità. Dalla sua fascia non vengono cross o azioni ficcanti.

RINALDI 6,5 – Un’altra partita più che positiva. ‘Comanda’ la difesa dettando i tempi, è sempre più un punto di riferimento per i compagni. Non ha problemi, quando occorre, a gettare il pallone in tribuna pur di evitare rischi maggiori.

CALZI 6 – Il voto è per il ‘coraggio’ del mediano che nonostante un problema al menisco vuol essere in campo. Per il resto si è visto troppo poco. Dopo mezz’ora il fastidio si riacutizza e Bucaro è costretto a sostituirlo (dal 31’ p.t. SEVIERI 6 – Entra con lo spirito giusto. Prende subito le misure e la posizione. Partecipa nella ripresa a numerose azioni d’attacco. Si rivela utilissimo alla causa).

DI NUNZIO 6,5 – Giudizio simile a quello di Rinaldi. Ormai i due difensori di ‘esperienza’ che avevano fatto storcere il naso dopo le prime esibizioni, hanno preso in mano il reparto arretrato. Francesco gioca in scioltezza al punto che tenta anche la via del gol. Peccato che la sua punizione, a nove dal termine, sia stata deviata da Mennella.

CREMASCHI 5 – Un solo lampo in tutta la gara, il cross per il gol del vantaggio di Di Piazza, poi sempre in difficoltà. Sbaglia la diagonale e si perde Ciotola che pareggia ad inizio ripresa. Troppo spesso resta a metà strada tra difesa e centrocampo. Quando avanza lo fa senza convinzione.

SANSEVERINO 5 – E’ beccato dal pubblico in più occasioni. Nel mercato estivo era stato presentato come un vero talento ‘strappato’ al Palermo. Finora si è visto davvero poco e la gente comincia a spazientirsi. Sbaglia troppo, sembra non riuscire mai a trovare la posizione giusta. Probabilmente soffre il centrocampo a cinque. Conseguenziale la sua sostituzione (dal 17’ s.t. D’APPOLONIA 6 – Il talentuoso attaccante, ex Vicenza, sta trovando poco spazio nel nuovo modulo di Bucaro. Eppure le qualità ci sono. Messo in campo nella ripresa fa di tutto per alzare il baricentro del gioco e ci riesce. Peccato per qualche pallone perso in avanti).

DI PIAZZA 4 – Il gol del momentaneo vantaggio è totalmente annullato dal brutto gesto fatto dopo la marcatura. ‘Zittire’ il pubblico è da censurare. Fa bene Bucaro a sostituirlo dopo poco. Naturali i fischi al momento del cambio (dal 9’ s.t. DEL SORBO 6 – Il ‘bandito’ entra tra gli applausi del Giraud che stridono come una sentenza popolare con i fischi a Di Piazza. E’ uno dei beniamini di casa ed il suo apporto è subito evidente. Fa salire la squadra. Peccato per il gol che ‘divora’ al 77’ quando, tutto solo, a porta sguarnita, mette fuori).

SCARPA 5,5 – Il capitano sta vivendo una fase di calo fisico. Non gli si può chiedere di essere sempre il migliore e di tirare il ‘carro’. La sua generosità va oltre ogni limite. Va preservato, è un patrimonio per questa squadra. L’unico lampo è il cross che mette Del Sorbo davanti alla porta.

GALLO 6 – Perso Calzi, l’uomo di quantità della mediana diventa l’ex Chievo. Gran lavoro di contenimento, partecipa alle azioni d’attacco. Non la sua migliore partita ma la sufficienza è più che meritata.

BUCARO 5,5 – A fine gara ammette che la squadra ha fatto un passo indietro rispetto le ultime esibizioni e di questo gliene va dato atto. Bravo quando sostituisce Di Piazza dopo il gesto rivolto al pubblico, facendogli ‘ascoltare’ i fischi dello stadio. Il voto non sufficiente è legato a Calzi. In concorso di ‘colpe’ con lo staff medico, lo manda in campo nonostante i conclamati problemi al menisco. Conseguenza? Dopo mezz’ora brucia la prima sostituzione. Non tiene la giustificazione che è stato lo stesso Calzi a voler giocare. In casi del genere tecnico e sanitari decidono il da farsi.

(Redazione)





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