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L’ISCHIA. Progetto ambizioso per gli isolani Pino Taglialatela è il presidente del club, Maione il vice: “Tra due anni punteremo al salto tra i cadetti”. Gialloblù a quota 6 come il Savoia

L’ISCHIA. Progetto ambizioso per gli isolani

02-10-2014 –Stavolta il nostro appuntamento con l’AVVERSARIO DI TURNO è di giovedì. Il primo dei tre consecutivi anticipi al sabato ci impone un altro cambio di programma rispetto alla consuetudine del venerdì. Poco male, vi accompagniamo a scoprire pregi e difetti dell’Ischia che ha nell’ex portiere del Napoli Pino Taglialatela il suo presidente ed in Giuseppe Iodice, già segretario del Savoia ai tempi di Moxedano, il diesse.

I NUMERISei i punti in classifica, tanti quanti il Savoia. Identico lo score: 1 vittoria, 3 pareggi e due sconfitte. Dopo le prime tre gare senza reti, gli uomini di Porta hanno cominciato a segnare: 4 i gol realizzati, 5 quelli subiti. Gli isolani sono reduci dal successo ad Aversa (1-2) che come per il Savoia ha sancito l’allontanamento della crisi di risultati. Tanti i giovani in rosa tra i quali Luca (classe ’95), figlio di Pino Taglialatela, manco a dirlo, portiere. In attacco, invece, c’è esperienza: Ciotola e Schetter assicurano un reparto di categoria. Il probabile arrivo a centrocampo di De Liguori, tra i protagonisti della promozione del Savoia, farà salire il livello della squadra.

I PRECEDENTI (A Cura di Giuseppe Lucibelli) – Sfida numero 29: mezzo secolo. La vita del derby Savoia-Ischia è racchiusa tutta qui. Son passati cinquantuno anni dalla prima sfida, dal 15 dicembre 1963. Netto 3-1, vantaggio ischitano con Di Meglio (30’), pareggio dell’ala Nicola Rana (36’), sorpasso firmato da Biemmi (63’) e tris di Francesco Tortora (82’).

Il derby si trasferisce per sette stagioni in serie D, cominciando da quella datata 1966-‘67. Alla quinta giornata arriva l’Ischia. E’ il 23 ottobre 1966. Confermata la regola del 3. Rossi (27’), Esposito (31’) e Carnevale (75’) definiscono il risultato. Anche nella stagione successiva il Savoia batte l’Ischia al “Comunale”. Sempre alla quinta giornata, giorno della festa patronale, il 22 ottobre 1967. Un gol al 90’ di Terreri regala la vittoria (1-0). La serie favorevole ai bianchi di Torre continua anche nella stagione 1968-‘69: 2-0.

Trasferta amara per l’Ischia anche il 21 dicembre 1969. Basta un gol all’inizio, al primo minuto di gioco, del bomber Silvano Villa per festeggiare l’ottava vittoria stagionale. Di nuovo insieme nella stagione 1972-‘73, in serie D. Alla quattordicesima giornata finisce 1-1, al gol isolano di Granata (45’) risponde Curatoli su calcio di rigore (69’). Ritorna a vincere il Savoia dopo quattro anni, sempre in serie D. Il 25 aprile 1976, è Gustavo Valeri a firmare la vittoria (1-0) con un gran gol all’83’. Anche il 4 dicembre 1977, nell’ultima sfida del campionato di serie D, i bianchi stendono i “cugini” isolani 2-1.

Negli anni ’90 si sale di categoria, prima in serie C2. E’ il 14 aprile 1991. Un gol di Domenico Uscidda (68’) illude la torcida biancoscudata, una deviazione vincente di Tommasino (85’), smorza gli entusiasmi e regala il secondo pareggio all’Ischia nella storia del derby.

In serie C1, nella stagione 1995-‘96, il 3 dicembre 1995, l’Ischia espugna il “Giraud”, conquistando la prima vittoria a Torre Annunziata. E’ Matrone a realizzare il gol della vittoria (0-1). Si gioca al “San Paolo” il derby nella stagione 1996-‘97, è 0-0. L’ultima sfida in serie C1 è datata 22 marzo 1998, campo neutro di Agropoli, per la squalifica del “Giraud”, dopo i drammatici fatti di Torre del Greco, in occasione del derby con la Turris. L’Ischia ritorna a vincere nettamente al di là del risultato finale (3-4).

Le squadre attraversano un periodo di crisi profonda, precipitando nel campionato di Eccellenza. E’ la stagione agonistica 2001-‘02. Il 4 novembre 2001 il Savoia vince il derby di misura grazie al gol del centrocampista Ciro Ianniello (2’ s.t.).  L’ultima sfida risale alla stagione 2007-‘08, campionato di serie D. Il 16 settembre 2007, alla terza giornata, Savoia e Ischia impattano 2-2.

L’AVVERSARIO – Dopo la “rivoluzione” determinata dall’uscita del presidente della Carpisa, Lello Carlino che ha preferito affiancare il club come sponsor, a Ischia nasce un inedito Comitato Tecnico Consultivo che vede nella figura di vice presidente il nostro interlocutore Roberto Maione, scenografo Rai e grande appassionato di calcio.

All’inizio della vostra avventura societaria sono stati illustrati programmi molto ambiziosi. Adesso, invece, nonostante due promozioni consecutive, non sembra esserci lo stesso entusiasmo. Cosa è successo?

“Niente di particolare. Si tratta solo di programmazione. E’ una questione di tempi che peraltro stiamo rispettando. Una volta raggiunto il traguardo della Lega Pro, una società piccola come l’Ischia deve avere i giusti tempi per potersi strutturare al meglio prima di provare a compiere il grande salto tra i cadetti. Due anni almeno di permanenza in questa categoria e poi si potrà cominciare a parlare di traguardi più ambiziosi”.

Ritiene possibile una sinergia con le altre realtà calcistiche dell’isola?

“Credo fermamente in un discorso di questo tipo soprattutto per noi che viviamo di “insularità”. Abbiamo avviato un serio lavoro sui giovani e non potendo pensare di pescare altrove per problemi logistici. E’ conseguenziale che i nostri primi interlocutori siano tutte quelle società che operano sull’isola”.

Nonostante l’accesso alla Lega Pro e il passaggio al turno eliminatorio in Coppa Italia, è bastato un inizio incerto in campionato per mettere in discussione mister Porta.

“Non direi. Abbiamo operato uno profondo svecchiamento della rosa dello scorso anno, sono rimasti appena in tre. Tra luglio e agosto abbiamo dragato le Primavere dei club di massima serie alla ricerca di giovani che facessero al nostro caso e abbiamo chiesto a Porta di lavorarci su. E’ normale che una squadra composta da molti under possa avere delle prestazioni altalenanti ed è normalissimo che si debba avere molta pazienza prima di cominciare a vedere qualche frutto. Credo sia molto difficile nell’intero panorama calcistico nazionale  trovare club che allestiscono rose tutte nuove e che sappiano gestirle così bene da ottenere subito i risultati senza nessun contraccolpo”.

Cosa si attende dalla sua squadra?

“Nel rispetto dei programmi, puntiamo decisamente ad una tranquilla salvezza. Ne abbiamo tutte le potenzialità”.

Dopo sei partite di campionato, l’Ischia denota una maggiore propensione ad esprimersi meglio in trasferta. Al ‘Mazzella’ avete conquistato appena un punto in tre partite.

“I nostri under in casa sentono naturalmente il peso della responsabilità di giocare davanti al pubblico amico e di fare bene. Ovviamente, la pressione porta a sbagliare più facilmente ed in queste categorie nessuno ti perdona nulla”.

Pensa che una eventuale vittoria del Savoia o dell’Ischia possa incidere sul prosieguo del torneo?

“Assolutamente no. Siamo ancora ad inizio campionato ed un successo sarebbe da considerare solo come tre punti in più in classifica senza fare voli pindarici. Mi preme però sottolineare una cosa: credo che ambedue le squadre siano di prospettiva, ed esprimano un buon gioco. Non mi sorprenderei se a breve potessero dar fastidio alle big del torneo”.

L’ex del Savoia De Liguori è stato affiancato all’Ischia. Può dirci qualcosa in proposito?

“Nell’ambito societario ho la delega sugli aspetti legati allo stadio. Non so assolutamente nulla di questa presunta trattativa. D’altronde non potrei anticiparvi altro”.  

(Matteo Potenzieri)





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