01-10-2014 – Un mercoledì per tessere una fitta ragnatela di dubbi e sospetti. Così l’amministratore unico Francesco Maglione (nella foto) ha programmato, nei minimi particolari, questa giornata. Un incontro con la squadra e lo staff, un altro voluto con la stampa, l’ultimo chiesto ai tifosi. Così, a due giorni da quelle che saranno le comunicazioni ufficiali sul nuovo riassetto societario, l’avvocato napoletano costruisce il suo paradigma.
MAGLIONE E LA SQUADRA – Prima che iniziasse l’allenamento, intorno alle 14.00, il diggì ha parlato con la squadra, lo staff tecnico ed i collaboratori. Un incontro durato circa 30 minuti per ribadire, a quanto ci è dato sapere, la sua posizione di ‘forza’ in questo momento. Maglione si sarebbe fatto portavoce con i giocatori di impegnarsi con la tifoseria ad evitare qualsiasi contestazione alla squadra. Un’attenzione superflua perché i tifosi non hanno mai rivolto i loro ‘strali’ contro i giocatori ma hanno fatto proprio di Maglione il loro principale ‘bersaglio’. Quasi un voler distrarre l’attenzione nei suoi confronti come quella evidenziata successivamente con il portare alla platea dei media la nostra intervista a mister Bucaro nella quale, probabilmente, ha dato fastidio all’amministratore che il tecnico abbia dichiarato di non aver problemi a restare qualora Maglione facesse le valige 15 anni dopo quelle già fatte con i Moxedano.
MAGLIONE E I MEDIA – In tarda mattinata è giunta la comunicazione informale di un incontro con la stampa. Oggi pomeriggio al Giraud, intorno alle 16.30, erano presenti diversi colleghi.
Come sempre quello di Maglione è un monologo.
“Vi anticipo che venerdì intorno alle 12 la società emetterà un comunicato per annunciare il nuovo assetto. Lo sto dicendo alla stampa e non lo dirò dopo ai tifosi ai quali chiederò solo tranquillità e serenità. Si tratterà di un comunicato per fare chiarezza su quello che è stato l’ultimo periodo abbastanza tortuoso e confuso. D’intesa con la controparte annunceremo l’assetto definitivo”.
Vien fatto notare l’ambiguo vocabolo utilizzato da Maglione nel definire la ‘controparte’.
A chi si riferisce?
“E’ la proprietà. Io ho sempre detto di rappresentare la società ma non la proprietà”.
L’avvocato prosegue.
“La mia presenza oggi evidenzia che il primo passo del nuovo assetto è la mia personale conferma nel management. L’ho comunicato prima alla squadra, adesso lo dico a voi. Ci sarà una rinnovata unità d’intenti che capirete solo nel contenuto della nota stampa che emetteremo. Diciamo che con un ritardo di cinque mesi, dopo aver costruito il palazzo Savoia, stiamo mettendo mano alle fondamenta”.
MAGLIONE E I TIFOSI – Il lungo ‘piano’ Maglione si chiude intorno alle 18 con l’annunciato incontro con la tifoseria. Oltre 60 persone in sala stampa, presenti quasi tutti i gruppi organizzati e numerosi tifosi ‘storici’.
Nel corso del suo intervento il diggì comunica subito la notizia del comunicato stampa di venerdì (neanche un’ora prima aveva affermato di non volerne far parola con i tifosi!) nel quale sarà annunciata la nuova proprietà. A suo dire il compito che si è prefissato è quello di traghettare la società fino all’arrivo di nuovi capitali che lui cercherebbe personalmente, con l’uscita definitiva degli attuali soci che hanno costruito il ritorno tra i Professionisti. Motivo? Economico. Maglione avrebbe parlato di ‘casse vuote’ nonostante abbia anticipato che non vi sarebbero problemi con i prossimi stipendi, non riuscendo a fugare i dubbi in merito. Un arrampicarsi sugli specchi davvero stucchevole sul quale bisogna prestare la massima attenzione.
Con ogni probabilità la nuova proprietà imporrà al diggì di rispettare i canoni che si era imposto con la politica di austerity e rispetto dei criteri di bilancio, davanti ai quali l’amministratore unico ne risponderà, in caso di inadempienze, in prima persona.
(Redazione)