30-09-2014 – La sesta giornata ci regala 21 reti e due vittorie esterne. Di rilievo l’1-5 della Casertana ai danni del Messina che accusa la seconda debacle consecutiva interna e spinge mister Grassadonia sul banco degli imputati insieme ad un undici assolutamente inguardabile. In classifica il pari interno della Salernitana favorisce il Benevento che sale in cima raggiungendo i granata a quota 14. La vera novità è però rappresentata dalla matricola Matera che si insedia al posto d’onore davanti a squadroni come il Lecce, vanta il miglior attacco del girone insieme alla Casertana (12 gol all’attivo), gioca bene e fa sognare i tifosi biancazzurri. Questa la ‘sintesi’ della giornata analizzata nel nostro PUNTO SUL GIRONE ‘C’, conclusasi ieri sera con il pareggio a reti bianche tra Barletta e Savoia.
ISCHIA CORSARO – Doppio Ingretolli e l’Ischia coglie la prima vittoria in campionato dopo cinque turni. Ancora a secco l’Aversa di Novelli, al secondo ko interno consecutivo. Decisiva per l’inerzia della gara l’espulsione di Carbonaro per doppia ammonizione che lascia i granata in dieci favorendo gli isolani puntualissimi a sfruttare la superiorità numerica.
SALERNITANA, CHE PAURA! – Sorpresa all’Arechi dove la Salernitana rischia grosso. Un Melfi attento e volenteroso porta via un punto frenando la corsa dei granata che nelle tre gare interne hanno vinto una sola volta (4-3 sull’Aversa). Non basta la spinta di settemila per lanciare verso i tre punti la capolista. Ed è andata pure bene se è vero che Fella & C. si sono resi assai più pericolosi soprattutto nella prima frazione di gioco.
MICCOLI PIEGA LA PAGANESE - Bella partita al “Via del Mare” dove il Lecce trova i tre punti ma suda oltre il dovuto per avere la meglio di una Paganese mai doma e fermata solo da un immenso Caglioni che all’ultimo respiro di partita compie un miracolo su punizione di Caccavallo. Per i salentini terzo successo casalingo di fila.
BENEVENTO, OK SOLO I TRE PUNTI – Prova non entusiasmante per il Benevento che si lascia imbrigliare da un quadrato Martina affidandosi solo a giocate individuali. Ci pensa Doninelli di testa ad avere ragione dei pugliesi ultimi in graduatoria.
LAMEZIA E FOGGIA, VINCE LA NOIA – Partita priva di grandi spunti quella tra biancoverdi e pugliesi. Meglio la ripresa se non altro per le emozioni derivanti dai gol. Passano in vantaggio i locali con Scarsella ma ad un minuto dal novantesimo ci pensa Gigliotti a ristabilire le distanze.
CASERTANA ‘FORZA CINQUE’ - Il Messina riesce a ripetere la poco onorevole impresa di subire un pokerissimo nella prima frazione di gioco. Dopo il Matera tocca alla Casertana “scherzare” con i giallorossi di patron Lomonaco in chiara crisi di gioco e di risultati. Rispetto alla gara con i lucani, per gli uomini di Grassadonia la soddisfazione, comunque magra, del gol della bandiera di Stefani su rigore.
JUVE STABIA CINICA – Vittoria di rimonta per la Juve Stabia che va ad insediarsi nel gruppo delle più dirette inseguitrici delle battistrada. Il vantaggio calabrese di Armellino viene immediatamente annullato da Di Carmine, al terzo centro in campionato. Ci pensa poi Romeo a regalare i tre punti alla formazione di Pancaro sfruttando l’ennesimo errore difensivo dei granata troppo svagati in terza linea.
TUTTI CONTENTI IN CALABRIA – Derby a viso aperto tra Cosenza e Catanzaro. Le due compagini non si risparmiano alla ricerca dei tre punti ma le difese hanno avuto la meglio sulle prime linee e dunque bisogna accontentarsi di un punto ciascuno. Per il Cosenza è ossigeno puro dopo tre sconfitte consecutive. Al Catanzaro serve per allinearsi al gruppone che bracca Salernitana e Benevento.
IL MATERA ‘AZZANNA’ LA LUPA - Un Matera sontuoso schianta i capitolini davanti a ben 6000 spettatori entusiasti. Con la terza vittoria consecutiva la squadra di Auteri si va a collocare al secondo posto assoluto e comincia a sognare. Primo ko per la Lupa Roma che resta comunque nelle zone alte della classifica.
IL SAVOIA SI FERMA SUL DISCHETTO – Il rigore fallito da Scarpa al 39’ del primo tempo, con tanto di espulsione del barlettano Stendardo, segna la gara. Per il Savoia l’amarezza di non aver fatto tesoro della massima punizione. Così lo 0-0 finale sembra accontentare entrambe le compagini che muovono la loro classifica.
(Matteo Potenzieri)
