24-09-2014 – Tanto rumore per nulla. La venuta a Torre del Lecce aveva suscitato timori e preoccupazioni. La favorita del torneo con giocatori del calibro di Miccoli, Moscardelli e Mannini, solo per fare qualche nome, sulla carta avrebbe dovuto fare un solo boccone della matricola Savoia. Invece, a conti fatti, chi esce rinforzato da questa sfida sono proprio i biancoscudati che si sono portati a casa un preziosissimo 0-0 (il primo di stagione) che muove la classifica e dà continuità alla vittoria di domenica pomeriggio ad Aversa.
SAVOIA CAMALEONTICO – Nella calda serata del Giraud con poco più di 3000 spettatori (paganti complessivi 2450) si è potuto ammirare un Savoia camaleontico. Messo in un ripostiglio il 4-3-3, salvo riutilizzarlo in tempi migliori, il nuovo modulo di Bucaro sta funzionando. Le caratteristiche dei giocatori sembrano essere perfette per il 3-5-2 che riesce ad esaltare le doti del centrocampo e a far ‘preoccupare’ di meno la difesa che per la seconda volta di fila non subisce gol. Un bel progresso in avanti considerando che nelle tre precedenti gare la porta di Santurro era stata perforata per ben 7 volte. Piccoli, grandi passi di una neopromossa che sta cominciando a ‘capire’ la nuova dimensione. E il pubblico, a fine gara, ha apprezzato con applausi e cori.
TIFOSI – Stasera si è assistito ad una separazione di alcuni gruppi organizzati dalla Curva. Oggetto del ‘contendere’ la supporter card che alcuni ultras hanno sottoscritto a differenza di altri. Così parte dalla Curva si è trasferita nei distinti, lasciando un parziale vuoto nella Sud che, ad inizio ripresa, ha esposto uno striscione di critica per la situazione societaria.
DUE SAVOIA A CONFRONTO – Mentre sul terreno di gioco il nuovo Savoia teneva testa al Lecce, in tribuna molti ex della grande stagione passata assistevano al match. C’era tutto lo staff tecnico con mister Feola, il suo secondo Suppa ed il preparatore atletico Fucci. Poi i giocatori, tutti applauditi ed osannati dalla folla: Tiscione, Maiellaro, Carotenuto. Un bel tuffo nel passato recente contraddistinto da bellissimi ricordi.
LA PARTITA – Bucaro conferma la staffetta Di Piazza/Cipriani ma non rinuncia al suo jolly di centrocampo Malaccari. Stavolta l’ex Gubbio agisce da esterno destro, pronto a dare una mano anche in difesa. Sanseverino rientra dal primo minuto. Dalla parte opposta Lerda, che sconta ancora la lunga squalifica dopo la finale play-off persa a Frosinone e sostituito in panchina dal suo secondo Giacomo Chini, oppone il 4-3-3 con Miccoli, Carrozza e Della Rocca a svariare in avanti. Il match vive di poche, vere emozioni. La squadre si studiano lungamente e sembra quasi non vogliano ‘rischiare’ di scoprirsi. Al punto che la prima emozione si registra al minuto 34’ quando su un perfetto cross dalla desta di Mannini, Carrozza si vede deviare il suo tiro a colpo sicuro da un reattivo Santurro. Due minuti dopo il numero uno torrese si ‘sporca’ nuovamente i guanti deviando un tiro di Della Rocca dal limite. L’occasionissima per il Savoia capita allo scadere di tempo. Scarpa serve in perfetto corridoio Sabatino, il numero tre tutto solo davanti a Caglioni è ‘infastidito’ da Sacilotto che lo spinge, l’esterno va lo stesso al tiro e sciupa tutto mandando a lato. Inutili le successive proteste nei confronti dell’arbitro. Si chiude così il primo tempo.
EQUILIBRIO TOTALE – La seconda frazione si apre con un Lecce spavaldo. Al 48’ tiro dal limite di Carini, respinta plastica di Santurro. Al 56’ l’episodio che potrebbe cambiare le sorti della gara: Salvi, ammonito un minuto prima per fallo a centrocampo, si lascia cadere in area. Per Pagliardini è evidente simulazione e come da regolamento ecco il secondo giallo. Il Savoia è in superiorità numerica. Bucaro inserisce Cipriani per uno spento Di Piazza ma sembra quasi che i bianchi giochino con il freno a mano tirato, temendo di subire le ripartenze dei salentini. La superiorità dura 20 minuti. Al 76’ anche i bianchi restano in dieci. Ingenuo fallo di Checcucchi da dietro, per il direttore di gara è giallo, il secondo: espulsione. L’equilibrio a questo punto è totale. Poco contano le altre azioni che si sviluppano nel corso della ripresa come quella capitata a Cipriani, imbeccato da Scarpa. L’ex Bologna entra in area ma si decentra ed il suo tiro va fuori (71’). Il finale è tutto giallorosso con un forcing che mette solo paura ma non frutta nulla. La gara si chiude dopo 3 minuti di recupero. Per la sesta di campionato, bianchi ospiti a Barletta nel Monday Night.
(Giovanni Caracciolo)