14-09-2014 – Il Savoia serve su un piatto d’argento la vittoria al Benevento che ringrazia e viòla il Giraud con un 2-3 dolorosissimo. I bianchi sono penultimi in graduatoria con un solo punto dopo tre partite. La situazione comincia a diventare critica, con la stessa tifoseria che, dopo aver sostenuto per l’intero corso della gara la squadra, al novantesimo ha espresso tutto il suo malumore fischiando sonoramente i giocatori all’uscita dal campo. Gli ultras si sono poi trasferiti a Piazzale Gargiulo per far sentire la loro voce.
I ‘COLPEVOLI’ – Oggetto delle giustificate ed ovvie contestazioni, il direttore generale Maglione e l’allenatore Bucaro con il suo staff. E’ evidente che il progetto tecnico portato avanti dall’avvocato napoletano sta naufragando malamente sotto i colpi delle avversarie. Dopo 5 gare ufficiali tra Coppa e campionato, un solo punto è davvero poca cosa per far stare tranquilli. Le preoccupazioni sono evidenti, bisogna fare qualcosa.
IL PRESIDENTE – All’uscita dallo stadio abbiamo incrociato il presidente Manca che ci ha rilasciato una dichiarazione molto importante.
“Entro le prossime 48 ore valuteremo con attenzione questo inizio di stagione e prenderemo le opportune decisioni”.
Il massimo dirigente non lo dice ma queste sono parole che fanno capire che per Maglione, Bucaro ed Obbedio potrebbe essere arrivato il capolinea.
LE SCELTE – Il tecnico palermitano rivoluziona il modulo e schiera il 3-5-2 con Cremaschi e Sabatino spostati a centrocampo. La linea difensiva è composta da Di Nunzio, Rinaldi e Checcucci. In avanti Scarpa supporta Di Piazza. Cirpiani neanche in panchina, Del Sorbo addirittura in tribuna!
PRONTI, VIA. OSPITI IN VANTAGGIO – Neanche il tempo per individuare schemi e marcature che gli ospiti si portano in vantaggio. Minuto 5: Gallo commette fallo su Melara, il direttore di gara è severissimo ed assegna la massima punizione. Sul dischetto si presenta Eusepi: portiere spiazzato, Benevento in vantaggio sotto la curva degli 800 sanniti.
PARI E SORPASSO – Il Savoia non ci sta. Sospinto dai 3500 del Giraud tenta la rimonta. Il pari arriva quasi subito. Siamo al 18’. Dagli sviluppi di un corner calciato da Malaccari, Scarpa tenta una mezza rovesciata, Piscitelli si oppone ma la palla arriva sui piedi di Sanseverino che mette in rete. E’ l’1-1. Al 25’ il Benevento si rende pericoloso con Pezzi, il suo tiro dalla distanza è ben parato da Santurro. Un minuto dopo Di Piazza sfiora il palo alla sinistra dell’estremo giallorosso. Al 32’ è ancora Savoia: tiro di Scarpa su punizione, si oppone Piscitelli. Il gol è nell’aria e arriva, meritatamente, al 38’. Cross di Scarpa dalla sinistra, spizza di testa Di Piazza, il portiere respinge, arriva Cremaschi che da pochi passi gonfia la rete. Il Savoia è in vantaggio per la gioia del Giraud. Si chiude così la prima frazione.
2-2 BENEVENTO – La ripresa si apre con un pericoloso tiro di Scarpa ben parato da Piscitelli (55’). E’ l’illusione che il Savoia possa tenere il campo, da lì a poco ci sarà harakiri. Minuto 59’: cross dalla destra di Alfageme, Checcucci nel tentativo di anticipare Marotta, mette il pallone nella propria rete.
IL CONTROSORPASSO – Neanche sessanta secondi ed il Benevento gela definitivamente il Giraud. Siamo al 60’ e Marotta supera Santurro su perfetto cross di Alafageme. Da non crederci.
TENTATIVI INUTILI – Inizia la girandola delle sostituzioni che non sortiranno alcun effetto. La partita va spegnendosi, eccezion fatta che per due occasioni capitate ai bianchi. All’81’ Scarpa colpisce la traversa su calcio di punizione, cinque minuti dopo è D’Appolonia, ben servito da Malaccari in area, a calciare debolmente tra le braccia di Piscitelli. Finisce così. Il Benevento vince per 3-2 e detronizza il primato di imbattibilità del Giraud nei derby che durava da oltre 5 anni.
SPETTACOLO IN CURVA – Chiudiamo con chi ha indubbiamente vinto questa partita. Ci riferiamo alle due tifoserie. Lo storico gemellaggio è stato confermato e rinsaldato nel caldo pomeriggio del Giraud. Una sbandierata ‘comune’ sul terreno di gioco sotto le due curve, cori e coreografie con i colori degli avversari. Tutto bello, anche l’emozionante ricordo che è stato tributato poco prima dell’inizio ad Alfonso Di Nocera, lo storico tifoso recentemente scomparso che ha lasciato un vuoto incolmabile in tutto il popolo torrese. A fine partita bellissimi i rispettivi attestati di stima delle due curve. L’appuntamento è alla gara di ritorno.
(Giovanni Caracciolo)
