04-09-2014 – Secondo appuntamento stagionale con l’AVVERSARIO DI TURNO. Stavolta tocca alla Vigor Lamezia che lo scorso anno si è salvata in extremis ai danni del Gavorrano. I calabresi fanno parte della zona medio/bassa della forchetta di valori del nostro campionato, pertanto sono da intendersi come rivali del Savoia per la permanenza in categoria. I PRECEDENTI (A cura di Giuseppe Lucibelli) -Sarà la diciannovesima volta che le due squadre si incroceranno. La storia racconta che è sempre stata una sfida avvincente, combattuta, con i risultati sempre in bilico fino all’ultimo minuto. La prima volta fu il 17 dicembre 1978 alla dodicesima giornata del Campionato di Serie C2. Dopo 5 sconfitte, 4 pareggi e 2 vittorie, Mario Zurlini resiste sulla panchina del Savoia e inizia un percorso più lusinghiero, a partire proprio da Lamezia Terme, fino al raggiungimento della sesta posizione in classifica. La gara termina 2-2. L’anno successivo arriva sulla panchina del Savoia un ex calciatore del fortissimo Milan degli anni ’60: Mario Trebbi. Il feeling con la piazza è immediato. I bianchi rendono visita alla Vigor Lamezia alla ventitreesima giornata, il 9 marzo 1980. Finisce con il classico risultato ad occhiali (0-0).
Le due compagini si ritrovano nel Campionato Interregionale, stagione agonistica 1985-‘86. Il Savoia vive una stagione particolarmente difficile. L’Amministratore unico Pasquale Gallo si defila, il segretario Giuseppe Sasso per salvare il salvabile diventa Commissario Straordinario. Arriva la prima sconfitta in casa dei biancoverdi. Lamia e Grossi nel primo tempo chiudono la pratica, il gol della bandiera biancoscudata porta la firma del libero Mario Ciucci, su calcio di rigore (88’) per il 2-1. L’anno successivo, sempre nel Campionato Interregionale, le due squadre si affrontano alla seconda giornata, il 28 settembre 1986: i bianchi conquistano un punto a Lamezia Terme (0-0). Si ritorna in Serie C2 per ritrovare le due squadre, la stagione è datata 1990-‘91. Mario Schettino, che aveva condotto magistralmente la squadra nella vittoria del campionato Interregionale, viene confermato sulla panchina dai fratelli Farinelli. A Lamezia Terme, il 28 aprile 1991, alla 28.a giornata, arriva la seconda sconfitta, con il classico risultato all’inglese (2-0). I gol portano la firma di Giampà e Lorecchio. Con Sergio Eberini sulla panchina, nella stagione successiva, sempre in C2, i torresi conquistano un punto in terra calabra alla diciassettesima giornata (12 gennaio 1992). Pareggio a reti inviolate nella stagione 1992-‘93, alla 33.a giornata. Ancora in C2 le due squadre giocano insieme.
La stagione 1993-‘94 registra la prima ed unica vittoria del Savoia sul campo della Vigor Lamezia. Alla settima giornata, il 24 ottobre 1993, guidati da Mario Zurlini i bianchi espugnano il “Guido D’Ippolito”. Giovanni Esposito, da Castellammare di Stabia, realizza il gol della vittoria all’84’. L’ultima partita giocata dal Savoia sul campo della Vigor Lamezia risale al Campionato di serie D, 2002-‘03. Dario Pasquariello è il presidente, Alberto Urban inizia l’avventura sulla panchina del Savoia, poi gli subentrerà Guglielmo Ricciardi. Alla venticinquesima giornata, il 2 marzo 2003, i bianchi perdono 2-1. Dopo 11 anni ritorna la sfida in campionato con i biancoverdi, mai così in alto (terza serie), la n. 19 della storia dei due sodalizi, il bilancio pende leggermente a favore del Savoia (una vittoria in più).
LA ROSA – Sono 13 gli atleti confermati dalla scorsa stagione. La campagna acquisti ha portato in biancoverde ben 6 giocatori del Parma, il portiere Piacenti, il difensore Spirito, i mediani Maglia, Puccio e Rossini, il centravanti Brunori Sandri; dal Genoa sono arrivati il terzino Di Marco e la punta Held; e ancora, Improta e Montella, attaccanti, rispettivamente dall’Aquila e dall’Aprilia, i centrocampisti Battaglia, dalla Roma e Kostadinovic dalla Nocerina, il marcatore Di Bella, ex Barletta, ed il portiere Rosti, un prestito di ritorno dalla Torres.
LE PRIME USCITE – Non proprio brillantissimo l’approccio alla nuova stagione. In Coppa Italia, il Lamezia è stato sconfitto per 3-1 a Matera ed ha pareggiato 2-2 con il Martina Franca grazie ad un gol su rigore di Improta in pieno recupero. Per l’indisponibilità del D’Ippolito, la gara con i pugliesi si è giocata allo stadio Tursi di Martina ma a porte chiuse. In campionato, ancora un pareggio ad Aversa con rete del vantaggio di Del Sante. Con il Savoia non ci sarà il centrale di difesa Gattari che sconta un turno di squalifica per la doppia ammonizione e conseguente espulsione subìta con l’Aversa.
L’ALLENATORE – Alessandro Erra è al debutto assoluto tra i professionisti. Da tecnico ha esordito con la Nocerina dove sostituisce Paolucci. Di seguito, dirigerà l’Angri, poi tre anni con il Sambiase e due con la Gelbison ottenendo sempre lusinghieri risultati. Nel passaggio del Savoia da Contino a Luce è stato per qualche giorno allenatore dei bianchi. Lo raggiungiamo al telefono.
Mister, a Lamezia è praticamente di casa. Sulla sponda Sambiase ha fatto faville.
“Effettivamente il triennio con il Sambiase mi ha dato soddisfazioni. Sono stato bene, abbiamo raggiunto traguardi insperati (due salvezze tranquille ed un quarto posto nel torneo 2010-‘11 con primo turno play-off superato ai danni della Casertana ndr), mostrando anche un gioco non disprezzabile. Evidentemente ho seminato bene se è vero che la Vigor Lamezia mi ha concesso la grande opportunità di allenare i professionisti dopo sette anni di D”.
Cosa le ha chiesto il presidente Arpaia?
“Semplicemente di lavorare per una salvezza senza patemi”.
In rosa ci sono molti confermati dalla scorsa stagione. E’ stata una scelta sua?
“Una scelta condivisa perfettamente in linea con i programmi della società: un mix tra giovani di buone prospettive e sette, otto giocatori di esperienza e di categoria”.
La sua squadra, come il Savoia di Bucaro, è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale.
“E’ vero. Devo però sottolineare che abbiamo sempre giocato fuori casa ottenendo due pareggi. A Matera poi, nonostante la sconfitta (3-1, ndr), non abbiamo fatto così male. E poi, diciamo pure che la Coppa Italia conta relativamente poco e a noi è servita come tappa di avvicinamento al campionato. Ad Aversa, infatti, la squadra non mi è affatto dispiaciuta ed ha guadagnato un punto meritato”.
Cosa si aspetta dal debutto al D’Ippolito’?
“Maggiore continuità, maggiore intensità, una crescita nella prestazione, nel minutaggio… e i tre punti contro il Savoia”.
A proposito del Savoia, lei è stato per almeno 48 ore allenatore dei bianchi. Ci racconti questa vera e propria stranezza.
“Effettivamente avevo raggiunto un accordo con l’allora presidente Contino ed avevamo già scelto Grottaminarda quale sede del ritiro. Nei miei confronti si respirava un’aria positiva. A poche ore dall’ufficializzazione, però, lo stesso presidente mi avvertiva della cessione del club…”.
Che idea si è fatto di questo girone di LegaPro?
“Non ho ancora una opinione precisa. Si dice che sarà un torneo diviso in due tronconi: il primo costituito da quelle sei o sette squadre che lotterebbero per i play-off e la promozione diretta, poi tutti gli altri a disputarsi la salvezza. A giudicare dalla prima giornata, però, non si direbbe. La vittoria della Lupa Roma sul Lecce è emblematica in tal senso. Vedremo”.
Ha già colto qualche differenza con i Dilettanti?
“No. Credo che le diversità cominceranno ad evidenziarsi quando andremo ad incontrare le big ”.
(Matteo Potenzieri)