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ESCLUSIVA. Macalli: “I gironi non si toccano” Intervista al massimo esponente della Lega Pro. Sarà il campionato dei tifosi, Manca è d’accordo: “I derby porteranno tanto entusiasmo”

ESCLUSIVA. Macalli: “I gironi non si toccano”

07-08-2014 – Fermezza, inflessibilità, parità di trattamento. Sono questi i pilastri della nuova serie C Unica. A rimarcarli con decisione è il numero uno del terzo campionato professionistico nazionale, primo per numero di partecipanti, Mario Macalli (nella foto). Con SoloSavoia.it il presidente ha affrontato temi delicati, questioni spinose. Su tutto abbiamo avuto una risposta chiara e inequivocabile.

CRITERI SUI GIRONI – Quella della perfetta suddivisione territoriale è stata una delle vittorie di Mario Macalli. Non aver ceduto alle ‘pressioni’ di qualche presidente che voleva degli accomodamenti, ha fatto acquisire maggior forza alla Lega Pro.

“Era chiaro. L’ho detto da subito. Già nell’intervista che vi ho rilasciato a maggio avevo detto che non avremo fatto sconti a nessuno e così è stato. E poi, ditemi una cosa. Ma è proprio sicuro che essere spostati in altri gironi avrebbe assicurato la vittoria del campionato? Io credo proprio di no. Lo scorso anno nel girone A sono approdate alla serie superiore compagini che non avevano i favori del pronostico. La vittoria la si conquista sul campo, non a suon di parole di addetti ai lavori che magari per nascondere le proprie inefficienze se la prendono con gli altri”.

IL CAMPIONATO DEI TIFOSI – Macalli va fiero dei tanti derby che caratterizzeranno i tre giorni. In quello meridionale ci saranno scontri davvero ‘caldi’.

“Che ben vengano. La volontà del Consiglio Direttivo di formare gironi con tante straregionali è stata mirata proprio a dare l’opportunità ai tifosi di vivere gare dal fascino particolare. Starà adesso alle diverse tifoserie dimostrare che la fiducia accordata è ben riposta. Non bisogna commettere errori perché altrimenti le autorità preposte potrebbero usare il pugno di ferro. Ma io ho fiducia e credo che la stragrande maggioranza dei sostenitori verrà allo stadio per divertirsi e godere lo spettacolo e non certo per delinquere. Anzi, che i violenti vengano emarginati per fare in modo che non mettano più piede in una struttura sportiva. Le leggi ci sono, facciamole rispettare”.

LA GRANDE ‘C’ – Con la riforma la terza serie è tornata al passato.

“Si rivivranno i grandi scontri di qualche anno fa. Non esagero se dico che nei nostri gironi ci saranno partite molto più importanti che in alcune gare di serie superiore. Ma questo lo dice la storia e la tradizione delle compagini che caratterizzeranno la nostra serie”.

LE STRUTTURE – Macalli ci tiene a chiudere le polemiche di chi ha visto nella bocciatura di Akragas e Correggese una chiusura totale verso la D.

“Il regolamento era chiaro, quello degli impianti è un falso problema. Le compagini non ripescate non avevano acquisito alcun diritto di partecipare alla Lega Pro, non avevano vinto nulla. Le deroghe sugli impianti sono state concesse alle società che hanno vinto i propri gironi perché sportivamente avevano acquisito un diritto sul campo”.

Il Savoia per esempio.

“Si, il Savoia rientra tra i club che hanno usufruito della deroga perché avevano vinto il campionato”.

Ma sulle strutture il presidente è molto determinato.

“Basta scaricare il barile delle responsabilità. La colpa dell’inadempienza degli stadi è tutta delle Amministrazioni comunali. Chi non ha messo in regola la propria struttura è perché probabilmente è il territorio che ha rifiutato il calcio e non viceversa”.

IL CALENDARIO – Martedì prossimo, alle ore 11 a Firenze, saranno svelati i calendari, ultimo passaggio prima dell’inizio del campionato.

“E’ tutto pronto. Abbiamo rispettato tutti gli impegni presi. Ora si cominci a parlare di calcio giocato”.

I GIRONI NON SI TOCCANO – Eppure, presidente, il raggruppamento C è sub judice per l’intervento dell’Osservatorio. La Salernitana ha alzato la voce. Ma è evidente che i derby a rischio sono ben altri che quelli che vedono i granata di mister Somma impegnati. E questo non solo al Sud.

C’è il rischio che il giorno 11 ci possano essere rivoluzioni nelle composizioni dei raggruppamenti ‘B’ e ‘C’?

Lo escludo nel modo più assoluto. La competenza nell’aver formato i gironi è tutta nostra, ovvero del Consiglio Direttivo. In quest’ambito, con tutto il rispetto, il Ministero degli Interni non c’entra. Non è loro competenza farci cambiare gli organici, per buona pace di chi vorrebbe diversamente. La suddivisione è stata fatta e non sarà modificata”.

MANCA SU MACALLI – Dopo il nostro franco colloquio con il numero uno della Lega Pro, contattiamo il presidente del  Savoia, l’architetto Quirico Manca, per un commento sulle affermazioni di Macalli.

“Sono pienamente d’accordo con quanto detto dal presidente Macalli. La bellezza della prossima serie C starà nei derby. Vivremo grandi domeniche con tifosi entusiasti e stadi pieni”.

Sui gironi?

“Preferisco non entrare nel merito. Macalli ha spiegato perfettamente l’indirizzo. Va dato atto alla dirigenza della Lega di aver mantenuto una totale integrità e coerenza nelle scelte fatte”.

Il discorso si sposta poi sugli ultimi saluti alla maglia bianca, quelli di Manzo e Maiellaro.

“Mister Bucaro nella fase del ritiro ha valutato l’intero organico a disposizione, non solo i giocatori in prova. Nessuno ha il posto assicurato, l’allenatore decide di volta in volta. Chi è andato via, probabilmente, non ha compreso fino in fondo una logica di alternanza e concorrenza a livelli più elevati. Il Savoia è in Lega Pro, questo sia chiaro a tutti. Su Manzo dico che il ragazzo si è guardato intorno ed ha trovato maggior convenienza a tornare in quarta serie dove probabilmente giocherà titolare. Noi non tratteniamo nessuno e lo abbiamo lasciato libero”.

E su Maiellaro?

“Stamattina ho letto il suo post. Probabilmente il contenuto, ricco di entusiasmo per la nuova avventura, era legato ad eguale entusiasmo del presidente dell’Agropoli Cerruti che ieri sera in un incontro con l’avvocato Maglione ha avuto il via libera all’acquisizione del calciatore. Luigi non avrebbe avuto il posto da titolare assicurato, ha voluto rimettersi in gioco in D. Noi lo rispettiamo e tra le società di quarta serie che ce lo avevano chiesto abbiamo preferito andasse dall’amico Cerruti che è stato nostro gradito ospite a Torre contro la Battipagliese, con ricambio di visita nella gara che l’Agropoli ha sostenuto con le zebrette”.

Manca va oltre.

“Anzi, piuttosto che fare commenti su chi è andato via, dimenticando forse i numerosi giocatori arrivati, il mio personale plauso va a ragazzi come Francesco Scarpa e gli altri dello scorso anno che sono voluti restare alle nostre condizioni, onorati di indossare questa maglia senza se e senza ma”.

In chiusura un passaggio sulla gara di Coppa italia.

“Venerdì sera non potrò essere a Pagani. Seguirò la gara via streaming. Mi preme salutare il presidente della Paganese, Raffaele Trapani, convinto che al ‘Torre’ ci sarà un grande spettacolo tra due tifoserie e due società amiche”.

(Giovanni Caracciolo)





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