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IL SAVOIA DEI TORRESI. In società Ferraro e Carpentieri L’ex diesse dei bianchi coprirà il ruolo di Capo Scouting per la ricerca di giovani promesse. ‘Lolò’ curerà i rapporti con la tifoseria

IL SAVOIA DEI TORRESI. In società Ferraro e Carpentieri

25-07-2014 – Ieri è stata la giornata dei ‘torresi’. Il Savoia ha lanciato un messaggio forte e chiaro: la squadra fa parte della città ed è giusto che si avvalga anche di forze locali. Così sono arrivati alla corte del presidente Manca, Felicio Ferraro e Salvatore Carpentieri, cui si è aggiunto Antonio Marasco nuovo responsabile del settore giovanile. Chi ha avuto modo di vedere o sentire Ferraro e Carpentieri in queste ultime ore, ha sicuramente ‘letto’ nei loro volti, nella loro voce, l’emozione forte e la gioia di entrare a far parte della famiglia biancoscudata che per un torrese è sempre un motivo d’orgoglio. A SoloSavoia.it registriamo le prime parole dei due neo dirigenti che si raccontano e dimostrano di avere già le idee chiare sul ruolo assegnato.

FERRAROFelicio Ferraro, alias ‘Chiarugi’ per la somiglianza con l’ex giocatore della Fiorentina, torna ‘a casa’ dopo 6 anni.

La sua ultima esperienza con Gannatiempo nel 2008, culminata con le dimissioni dall’incarico.

“Sono felicissimo. Ringrazio in primis l’avvocato Maglione che mi ha voluto con sé. Ha dimostrato di essere una persona di parola. Ieri mi ha detto alcune frasi che resteranno sempre con me. Non mi vergogno a dire che al momento del conferimento dell’incarico ho pianto di gioia. Le persone che erano presenti, tra le quali Rodolfo Nastro e Nino Sellitti che conosco da anni, hanno notato questa mia emozione, complimentandosi con me. Permettetemi di porgere il mio grazie anche alla società ed in particolare al presidente Manca. Non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo di persona, mi prometto di farlo al più presto”.

Cosa significa tornare a lavoro con il Savoia?

“Tantissimo. Nei miei 34 anni di calcio, 25 li ho trascorsi con i bianchi. Sono nato a 100 metri dallo stadio ed il Savoia è qualcosa che ho da sempre nel cuore. Tornare a farne parte è un orgoglio ed una responsabilità. Darò il massimo per non tradire la fiducia di chi ha creduto in me”.

Ferraro sottolinea un concetto importante.

“Nella mia carriera ho sempre fatto gli interessi della società. Non ho mai fatto prevalere le convenienze personali come purtroppo fanno tanti in questo mondo. Probabilmente Maglione ha voluto premiare proprio questa mia caratteristica, considerato che mi consoce da una vita, dai tempi in cui portava suon figlio a vedere le partite del grande Foggia di Zeman”.

Il Savoia punta sui giovani. Tutti i tesserati della prima squadra sono a titolo definitivo ad evidenziare la politica della società. L’incarico di Capo Scouting si inserisce in maniera primaria in questo contesto.

Si sente pronto?

“Prontissimo. Già stanotte pensavo alla squadra di osservatori di cui mi avverrò. Nei prossimi giorni avrò degli incontri poi sciolte le riserve mi confronterò con Maglione e cominceremo a girare l’Italia per cercare nuovi talenti per il futuro del Savoia”.

CARPENTIERI - Ieri pomeriggio non appena la società ha diramato la nota stampa con la quale ha ufficializzato anche l’incarico di Salvatore Carpentieri, ‘Lolò’ per tutti, quale dirigente addetto ai rapporti con la tifoseria, il web si è scatenato per complimentarsi con lui.

A distanza di quasi 24 ore l’emozione è sempre la stessa.

“Vi confesso che sono l’uomo più felice del mondo. Non potete immaginare cosa abbia provato quando la società mi ha proposto questo ruolo. Ho accettato subito perché il Savoia ce l’ho nel sangue e credo di essere in grado di portare avanti questo compito con la giusta dose di passione e responsabilità”.

Una domanda ‘ simpatica’ che molti stanno ponendo a Lolò è: quale sarà il futuro del suo megafono?

Il megafono fa parte del mio personaggio e non lo darò a nessuno. Continuerò ad utilizzarlo dai distinti. L’ho sempre fatto, nei momenti di gioia e in quelli difficili, non vedo perché non continuare. Poi se il mio ruolo mi imporrà di stare sul terreno di gioco, sarò costretto a riporlo ma solo momentaneamente, statene sicuri!”.

Qual è il primo messaggio che rivolgi ai tifosi?

“Ieri ho già avuto modo di parlare con qualche responsabile del tifo. La prossima settimana è mia intenzione riunirmi con una rappresentanza dei gruppi organizzati per esporre le regole da seguire il prossimo anno. Dobbiamo capire che la Lega Pro è un’altra cosa, un mondo diverso rispetto ai dilettanti e bisogna adeguarsi pur mantenendo sempre la nostra unica fede”.

A proposito di regole. Il tuo primo momento ‘ufficiale’ è stata la partecipazione in Questura alla riunione del G.O.S. (Gruppo Operativo di Sicurezza). Che sensazioni hai avuto nell’interloquire con le forze dell’ordine?

Massima disponibilità da parte loro. Si sono congratulati per il comportamento della tifoseria durante lo scorso campionato. Hanno apprezzato molto l’atteggiamento collaborativo e mi hanno chiesto di invitare tutti a continuare sotto questo aspetto, naturalmente migliorando sempre più. Ci dovrà essere uno spirito comune perché i tifosi ed il Savoia dovranno essere un vero modello per gli altri. In caso negativo si andrà incontro ad una naturale rigidità degli organi di sicurezza ed il rischio di emissione dei Daspo è dietro l’angolo. Non possiamo sbagliare. Pensiamo solo a dare il nostro calore ai ragazzi in campo sostenendo i sacrifici della società”.

(Giovanni Caracciolo)





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