06-05-2014 – Bomber a confronto. Presente e passato in chiave biancoscudata ritornano in un accostamento che vede protagonisti Antonio Del Sorbo e Stefano Ghirardello. Attaccanti da record che hanno tanto da raccontare in una doppia intervista dai toni inediti che SoloSavoia.it regala ai tifosi di due generazioni nel ripercorrere 14 anni di storia dei bianchi.
UOMINI RECORD – Del Sorbo è un vero esperto nel realizzare primati. Quest’anno ne conta ben quattro: il gol-vittoria contro l’HinteReggio che ha segnato l’ottava vittoria consecutiva da inizio campionato, la realizzazione più veloce nell’ultracentenaria storia del Savoia, con la palla messa in fondo al sacco dopo appena 12” nel match d’andata contro il Due Torri, il sigillo di domenica scorsa contro il Città di Messina che ha segnato la diciassettesima vittoria su altrettante gare disputate al Giraud in stagione. In questo tripudio torrese è giunta anche la sua centesima realizzazione in carriera nel 3-1 sull’Orlandina al Giraud.
Antonio, ma segni solo gol importanti?
“Proprio così (ampio il suo sorriso ad evidenziare il suo stato d’animo ndr), i gol che contano meno li faccio fare agli altri, io metto solo sigilli di spessore”.
Scherzi a parte, Del Sorbo ci svela un retroscena che ha preceduto il match dell’Esseneto dello scorso 19 gennaio.
“Prima della partita, Scarpa mi disse che avrei deciso la partita considerando che sono l’esperto dei record. Quella volta, però, non è andata come previsto”.
Ma la vittoria ad Agrigento non avrebbe portato a nessun record.
“Vero, ecco perché non ho segnato”.
Se mister 100 gol ha caratterizzato momenti fondamentali di questa stagione, non da meno si è comportato Stefano Ghirardello, il bomber del Savoia in B che nella stagione 1999/2000 si fregiò di un record quasi inarrivabile.
E’ lo stesso attuale allenatore delle giovanili del Verona a ricordarcelo.
“Nelle prime sette giornate di campionato tutti i gol siglati dal Savoia (8 ndr) portarono la mia firma. Su tutti ricordo la rete dell’esordio a Brescia, dopo 50 anni di assenza dei torresi dalla cadetteria, ed il gol partita sette giorni dopo, in casa, contro l’Empoli (1-0 il risultato finale ndr) su penalty. Segnai sotto la Curva, un’emozione che non dimenticherò mai”.
IL CONFRONTO – Per Ghirardello i record di Del Sorbo hanno una sola risposta.
“E’ un predestinato. Segnare con così tanta continuità nella stessa stagione non credo sia un caso. Mi sa che il destino ha voluto che ciò accadesse”.
Per l’attuale bomber, Ghirardello è un modello da imitare.
“Come caratteristiche siamo simili. Entrambi attaccanti d’area, bravi di testa. Lui quell’anno era anche il rigorista, io sono bravo dal dischetto ma quest’anno c’è il capitano che ha la priorità. Il gol che ricordo meglio di quell’anno in B fu la sua semirovesciata a Pistoia (la gara terminò 2-1 per i toscani ndr). Un gesto tecnico davvero unico. Quello si che è stato un bomber di razza”.
EMOZIONI SULLA PELLE – Del Sorbo è reduce dal bagno di folla per le strade della città.
Ancora stenta a credere delle tante emozioni vissute domenica pomeriggio.
“Ne parlavo sul trenino con Di Pietro. Gli ho detto ‘Andrea guarda che siamo stati capaci di fare’ indicando la gente che come un fiume umano ci circondava. Migliaia di persone festanti alle quali abbiamo regalato una gioia immensa. Per un giocatore è davvero il massimo”.
Per Ghirardello i ricordi torresi sono un po’ più sbiaditi ma solo nel tempo, perché nel cuore sono vivissimi. Ce lo dimostra la voce quasi spezzata dall’emozione quando ci racconta quell’annata.
“Mi vengono ancora i brividi a pensarci. Ho vissuto emozioni viscerali che non ho mai più provato da nessun’altra parte. Confesso a voi di SoloSavoia qualcosa che mi sono tenuto sempre dentro in questi anni. Quando la domenica scendevo in campo non mi sentivo un giocatore qualunque che gioca per professione. Ero una sorta di re, con tanto di scettro e corona, osannato da un popolo che aspettava di far festa con i miei gol. Quell’inizio di campionato fu unico. Ho sentito quella maglia come una seconda pelle, giocavo per la gente, per vederla sorridere. La città mi dava una marcia in più. Quando sono venuto a Torre alla festa di addio di Cristiano Masitto, appena ho messo piede al Giraud, ho ripercorso il film di quell’annata”.
FUTURO ALLENATORE - Stefano ci fa una confessione.
“Spero un giorno di poter essere l’allenatore del Savoia. Ne sarei orgoglioso, fiero. Non appena ho l’occasione, passo in città per salutare gli amici tra i quali Salvatore Gallo ed Antonino Albergatore. Con il primo mi sento da 15 anni, con le sue foto mi ha accompagnato nella mia esperienza torrese. Antonino l’ho conosciuto l’anno scorso ed ho subito legato con lui. Forse il prossimo 28 giugno parteciperò alla partita della solidarietà. Se non dovessi riuscirci, la mia promessa è di passare qualche giorno in città durante l’estate”.
LA RICONFERMA – Se Ghirardello aspira un domani a ricoprire il ruolo di tecnico, le aspettative di Antonio Del Sorbo sono molto più vicine.
“Mi auguro di essere riconfermato. Credo di aver meritato la fiducia dell’allenatore e della società. Sarei felice di giocarmi la C a Torre. Vorrei proprio che ad agosto mio figlio che sta per nascere indossi subito una piccola maglia bianca”.
E per la Poule Scudetto dobbiamo attenderci qualche altro tuo record?
“Abbiate fede. E’ la prima volta che il Savoia la gioca, è evidente che sarò io a siglare un altro gol da guinnes, sempre che mister Feola mi faccia giocare (ed un altro sorriso viene spontaneo ndr)”.
(Giovanni Caracciolo)