23-03-2014 – L’avevamo salutato ieri sera in conferenza stampa, il giorno dopo lo ritroviamo, a bocce ferme, per una riflessione più profonda sullo spettacolo messo in scena nel Staurday Night. Con l’architetto Quirico Manca (nella foto), amministratore unico del Savoia, riprendiamo il filo di un discorso cominciato in estate con la prima intervista alla ‘mente’ della società, proseguito durante l’anno e giunto agli auspici espressi su SoloSavoia.it lunedì scorso.
CHE SODDISFAZIONE – Prima del derby con la Battipagliese, Manca aveva lanciato un invito alla tifoseria di astenersi dall’utilizzo di materiale pirotecnico ed a recarsi in massa ma in maniera ordinata al Giraud.
Il bilancio di questi inviti?
“Esame superato a pieni voti. Non dico di essere rimasto sorpreso ma certamente la mia soddisfazione per il comportamento della gente va al di là di ogni più rosea aspettativa. Una gioia collettiva contagiosa che nei miei pensieri ha offuscato il risultato del campo, per lasciare il posto al bellissimo spettacolo sugli spalti. Confesso che come era capitato a Lazzaro Luce nel match in serale con il Marcianise, ieri sera anch’io mi sono incantato a guardare curva, tribuna e distinti uniti nella voglia di divertirsi, di festeggiare con i propri beniamini. Ho visto una città allo stadio”.
Un elemento distintivo è stato quello di vedere tante donne e bambini ‘accompagnare’ gli assidui frequentatori delle domeniche pallonare.
“Ho notato anch’io questo elemento distintivo. Guardando le fotografie che avete pubblicato sulla vostra pagina facebook, a proposito della quale vi faccio i miei più vivi complimenti per i 3000 ‘mi piace’ ottenuti, compiacendomi per il vostro costante e preciso lavoro, ho visto volti sorridenti di giovanissimi tifosi, ragazze e donne insieme ai loro mariti e fidanzati. Si è voluto passare un sabato diverso, una sorta di evento all’inglese, che è stato capace di coinvolgere tantissima gente”.
ASSALTO AI BOTTEGHINI – La società si era anche appellata per chiedere ai tifosi di non assieparsi ai botteghini nelle ore precedenti la gara per evitare le file.
Anche questo risultato è stato raggiunto.
“A dire il vero siamo stati noi nelle prime ore ad avere qualche difficoltà. Non avevamo previsto un afflusso così intenso dal mattino e la prima stampa di biglietti non è stata sufficiente ad accontentare tutti. Nella tarda mattinata abbiamo risolto il problema con l’afflusso che è continuato costante fino all’inizio del match”.
SCOMMESSA VINTA – Eccezion fatta che per la prima fase di vendita dei biglietti, l’organizzazione ha risposto alla grande.
Manca è entusiasta.
“E’ andato tutto molto bene. Non abbiamo mai fallito i grandi appuntamenti e la gente ce ne ha dato atto. Il gran pubblico di ieri sera dimostra che Torre ci è vicina nel nostro ambizioso impegno che anche in Lega Pro vuol essere importante. Vi confesso che a fine gara mi sono guardato con i miei più stretti collaboratori considerando la possibilità che in futuro iniziative come quella di ieri sera possano essere ripetute per la gioia di tutti”.
LA CURVA – Un pensiero ‘speciale’ Manca lo rivolge agli ultras, ai gruppi organizzati della Curva Sud che ieri sera hanno ricordato il loro amico Fabio Montuori, scomparso un anno fa.
“Non sapevo quale sarebbe stata la coreografia che avrebbero messo in scena. Mi era stato confermato che c’era un’intesa di massima di non usare fumogeni o altro materiale pirotecnico. Ma quando ho visto quella bellissima cartolina iniziale con cartoncini bianchi ed argentati a far da cornice all’ingresso in campo delle squadre, ho avuto i brividi. E che dire poi della coreografia con le lucine dei cellulari accese contemporaneamente, un’idea geniale che solo la passione di questi ragazzi può realizzare. Piace a tutti questo Giraud, credo anche agli avversari che non possono restar insensibili a tale spettacolo. Mi vien da pensare a Squillante che dopo le dichiarazioni eccesive del derby d’andata, pur consapevole di essere beccato, non sé tirato indietro ed all’uscita dal campo ha anche messo in scena una specie di balletto. Ecco queste sono le parentesi simpatiche del gioco più bello del mondo”.
TUTTO SUL GIRAUD – Ormai il Giraud è diventato una sorta di tempio per i torresi.
Qui nessuno passa ma sarebbe ancor più bello se i tifosi potessero fruirne indipendentemente dall’ora e mezza di partita.
“Arriveremo a questo. Siamo in dirittura d’arrivo con la convenzione per il Giraud. Avremo la gestione dell’impianto ed è nelle nostre intenzioni utilizzare gli spazi interni ed esterni dell’impianto per creare luoghi di aggregazione come negozi per il merchandising ufficiale, una ludoteca, una buvette, uno spazio destinato ai bambini. Ci stiamo lavorando. Tutto ciò è facilitato anche dagli ottimi rapporti che abbiamo con il sindaco Starita con il quale siamo in perfetta sintonia. Sua moglie e suo figlio sono nostri tifosi sfegatati. Ieri sera lo stesso Giosuè (Starita ndr) è venuto allo stadio a salutarci. Ritengo che la costruttiva relazione tra chi vuol investire in un territorio e gli amministratori locali faccia, alla fine, la differenza”.
GRAZIE TORRE – L’ultimo passaggio della nostra intervista è un vero e proprio messaggio ai tifosi.
“Ringrazio Torre Annunziata di vero cuore. Ieri sera ci siamo sentiti parte della città, i nostri cuori pulsavano con quelle delle migliaia di torresi presenti sugli spalti. Abbiamo condiviso con loro la passione e l’entusiasmo di una grande serata. Ci aspetta un futuro importante in Lega Pro da vivere intensamente”.
(Giovanni Caracciolo)